lunedì 21 dicembre 2009

Bianca Polcenigo



Molti di voi, compreso il sottoscritto, si sono svegliati sabato mattina e aprendo la finestra hanno visto davanti ai loro occhi uno spettacolo unico. Infatti già dalle prime ore di sabato a Polcenigo, come del resto in tutto il nord Italia, è arrivata la neve. Per tutta la mattinata sono scesi copiosamente soffici fiocchi di neve che hanno coperto i tetti e gli alberi rendendo Polcenigo un paese da cartolina. Ovviamente ci sono stati disagi alla circolazione (specialmente nella nottata tra sabato e domenica per via delle gelate notturne che hanno ghiacciato la neve) ma lo spettacolo a cui abbiamo assistito rimarrà per molto tempo nelle nostre menti. Come si sa, a Polcenigo la neve non è di casa ma quando ci concede giornate come quelle appena trascorse, e soprattutto in questo periodo natalizio, ci sentiamo tutti un po’ diversi. È come un regalo che non ti aspetti e quando lo ricevi sei davvero stupito e ne godi di ogni piccolo istante. Così ho fatto io, mi sentivo un bambino mentre camminavo sotto la neve. Forse non siamo più capaci di fare un pupazzo di neve ma tutti noi sappiamo commuoverci davanti a questa bianca Polcenigo.
Luca Varnier

lunedì 14 dicembre 2009

Ultimo treno per Polcenigo


Oggi vorrei porre alla vostra attenta attenzione un problema locale che mi è sciaguratamente capitato a inizio mese. Ognuno di noi la mattina fa un azione che a molti sembrerà semplice routine, ma che se si pone l’attenzione può rivelarsi conveniente per tutti. Infatti ognuno di noi dopo le abituali azioni di rito mattutine si reca a lavoro o a scuola. Io ho deciso, un po’ per risparmiare e un po’ per comodità di orari, di recarmi a lavoro in treno. Infatti molti di noi non lo sanno ma i Comuni di Polcenigo e Budoia sono dotati di una stazione ferroviaria sulla linea Sacile-Gemona. La stazione, situata nella frazione di Santa Lucia nel territorio comunale di Budoia, porta i segni di un tempo ormai passato quando il treno rappresentava una vera e propria risorsa per i nostri paesi. Ora, nel 2009, la stazione è ancora utilizzata da alcuni, permettetemi il termine, temerari pendolari tra cui molti giovani studenti. Anche se il numero di treni si è notevolmente ridotto negli anni, la tratta è servita da un nuovo treno (Minuetto) che ha sostituito la precedente caratteristica ma datata littorina. Dopo questa breve introduzione vi racconto il fattaccio. Martedì primo dicembre mi sono recato a lavoro come sempre in treno, e fin qui tutto normale. Nel pomeriggio si è abbattuto sulla nostra provincia un violento temporale che ha fatto saltare la linea ad alta tensione che serve anche le ferrovie. Conseguenza: la sera, quando mi sono recato in stazione a Sacile per prendere il treno per il ritorno mi sono trovato lì annuncio che anche il mio treno era in ritardo come quelli provenienti da Udine e da Venezia. Solo che il mio treno aveva un ritardo che aumentava di minuto in minuto fino a raggiungere l’ora di ritardo. A quel punto mi sono arrangiato e ho chiesto un passaggio in macchina per tornare a casa. Il giorno dopo mi hanno spiegato che c’era un guasto alla linea. Sfortunatamente (per me) il giorno dopo, 2 dicembre, la storia si è ripetuta: andata tutto tranquillo, la sera arrivo in stazione a Sacile e mi trovo già un ritardo di 60 minuti. La calma è la virtù dei forti ma la pazienza ha sempre un limite. Chiedo informazioni allo sportello e non mi sanno dire nulla. Chiedo di fare un reclamo e loro gentilmente mi hanno offerto un modulo da compilare e riconsegnare. Chiedo inoltre informazioni sul perché non è stata programmata una corriera sostitutiva: nessuna spiegazione. Dal giorno successivo mi reco a lavoro in macchina con un costo per me maggiore, senza tener conto dei rischi di incidenti. Si parla tanto di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici per abbattere l’inquinamento (infatti lo Stato viene incontro da due anni con il rimborso di parte dell’abbonamento a mezzi pubblici) e poi chi ha il monopolio sul settore non offre il servizio dovuto. Puntano sulla TAV ma non hanno capito che se seguissero gli orari ed evitassero disagi alla clientela, i viaggiatori sarebbero tutti contenti e non dovremmo ritrovarci costretti a sporgere gli inutili reclami. Chi ha il monopolio di un servizio pubblico dovrebbe avere la responsabilità di tale incarico...ma forse il Paese dei sogni dove i treni sono in orario è un utopia...in Italia.
Luca Varnier

giovedì 10 dicembre 2009

Aspettando Polcenigo 2.0


Qualche settimana fa si è discusso dell'ipotesi di fare un giornalino web. Non voglio entrare in merito a questa proposta ma colgo l'occasione per discutere del rapporto tra Polcenigo e i mezzi di comunicazione di massa. Tutti quanti, spero, ci rendiamo conto che il futuro della comunicazione passa attraverso internet. E' vero che nel nostro comune ci sono molti anziani e l'amministrazione passata ha portato avanti l'iniziativa ammirevole di pubblicare e consegnare in ogni casa un giornalino comunale, "Polcenigo InForma", ma sto parlando del futuro. Gli anziani sono una risorsa, ma non sono il futuro. Internet è il futuro dei mezzi di comunicazione. Ok, nel nostro Comune non abbiamo un buon accesso internet, ma vabbè... nei prossimi 10 anni magari ce la faremo. Non so cosa stia facendo l'attuale amministrazione in merito, ma di certo non ha colto i suggerimenti a proseguire sulla buona strada della precendente, incentivando la partecipazione, soprattutto dei più giovani. Chiaramente il modo migliore per mantenersi aggiornati è parlare per davvero con le altre persone, condividendo attività e progetti. Ma quando si vuole parlare a grandi gruppi di persone, come nel nostro caso, si deve sfruttare un altro canale di comunicazione, più vasto, che possa raggiungere tutti quelli che sono troppo pigri per uscire di casa, lavorano, non hanno tempo. Credo fermamente che lo strumento più efficace ed economico sia senza dubbio internet, la carta stampata ha fatto il suo tempo. Da anni Astolfi svolge diligentemente il suo compito da bravo cittadino gestendo un blog, sul quale puntualmente intervengono a rotazione i soliti personaggi. Molte volte avevo notato che i commenti non erano attinenti alle linee guida del blog, perché talvolta le persone vogliono parlare di alcuni argomenti che gli stanno a cuore, che però magari non interessano affatto ad Astolfi . Allora avevo pensato di aprire un Forum, per dare ai Polcenighesi uno spazio dove confrontarsi online senza alcun limite di spazio, di argomento o quant'altro. Ciascuno poteva iscriversi e dire quello che voleva, rispondersi, isultarsi, libertà completa. Il progetto non ha riscontrato alcun successo. Quest'estate però ho creduto di aver avuto un'idea rivoluzionaria. Per intervenire su qualsiasi spazio in genere è necessaria una registrazione preliminare, cosa che molte volte dissuade la gente dall'apportare il proprio contributo. Qual'è la comunità online dove già tutti sono registrati? Facebook. Allora ho creato la pagina di Facebook del Comune, andando subito incontro a qualche ostacolo burocratico. Di fatto però ora esiste. I polcenighesi, attivissimi sulle proprie pagine personali, sono stati invitati a partecipare a questo spazio pubblico virtuale a pubblicarci i propri eventi, proposte, iniziare discussioni. Il morto interrogato non rispose. Dopo le elezioni Comunali, il sito è stato consegnato chiavi in mano a questa amministrazione..che tanto fece proclami di trasparenza, di puntare ai giovani e via dicendo. Ho spiegato in un incontro all'ass. Sanchini come funzionava il progetto FB e si è dimostrata entusiasta tanto da creare subito l'evento legato al primo Consiglio Comunale. Poi basta. Nessuna pubblicità, nessuna attività. Sono passati 6 mesi in cui la pagina è rimasta a galleggiare come un cadavere su un lago, ufficiosamente osservato da circa 170 persone iscritte alla sua pagina, che si sono ben guardate dal parteciparvi seriamente.
Dov'è la partecipazione nel nostro Comune? Non nelle piazze reali e nemmeno in quelle virtuali. Ho pensato che i polcenighesi avessero il sedere troppo pesante ma forse invece hanno semplicemente poco da dirsi.