domenica 3 giugno 2012

I Duellanti

Alla seduta pubblica del Consiglio Comunale di venerdì 1 Giugno stavolta eravamo in molti, non mi è interessato contarci ma spero che alla prossima seduta, anche grazie a questo resoconto interminabile (che non vi riproporrò), le persone presenti siano ancor di più. Bene, la mia personale e opinabile descrizione della serata che segue potrà sembrarvi frutto della mia immaginazione, ma mi sono attenuto al vero. 



Nel salotto buono di Polcenigo il numerosissimo pubblico, che ha richiesto un cospicuo numero di sedie extra e merendine dal distributore automatico, ha assistito ad un Consiglio Comunale interminabile (come questo post) in cui in molti hanno tenuto la parola ben più di quanto fosse necessario per esprimere il loro discorso e non si è arrivati nemmeno a metà dei punti all'ordine del giorno. Nondimeno lo spettacolo è stato interessante/sconfortante come una puntata di Report al punto che qualcuno tra i polcenighesi presenti ha provato pure a chiedere di intervenire senza purtroppo riuscirci.
Si inizia con il consigliere Imperio che ha chiesto alla Giunta di impegnarsi nel privilegiare le ristrutturazioni alle nuove costruzioni, si sono detti tutti d'accordo ma risponde il sindaco coadiuvato dell'assessore Sanchini che alcuni incentivi ci sono già e Imperio non ne indica di precisi. Il consigliere Venier ricorda che lo strumento per la pianificazione del territorio è il Piano Regolatore, che è fermo da un bel po' e invoca l'intervento dell'assessore De Val che con candore si copre il capo di cenere dicendo di essersi dimesso per l'incapacità di approvare il piano regolatore e si augura che il suo successore riesca in  dove lui non è riuscito. Aggiunge poi che bisognerebbe fare un censimento delle case diroccate e abbandonate. Quaia si dice d'accordo, sottolineando l'importanza del Piano Regolatore e compara le buono proposte di incentivi a voler il cappello da taxista e immaginarsi al volante senza prima avere un taxi. Curiosa la posizione della Lega Nord, che dovrebbe essere radicata al territorio, non cementificarlo: Imperio mentre parla bacchetta il consigliere Perut sorpreso a parlottare con il vicesindaco Santin e ne incassa in risposta uno dei suoi sporadici interventi al consiglio. Perut si dice contrario a sfavorire le nuove costruzioni applicandovi tasse e Santin arriva a fantasticare ipotizzando la scena idilliaca di un figlio che costruisce la casetta nel terreno di papà. Segue scenetta con il vicesindaco che si fa riprendere dalla segretaria per averle preso e corretto il verbale a matita.
I toni si sono alzati spesso con entusiasmanti escandescenze da più parti con protagonista ancora Santin che conti alla mano dichiara non un "autostrada" ma una "strada verde" che ha portato soldi extra dalla Regione a Polcenigo offrendo il fianco e facendosi impallinare un po' come un fagiano dal consigliere Della Toffola che ha subito precisato che ben 400mila euro della cifra fossero dovuti all'intervento della Protezione Civile, intervenuta per l'urgenza di ricreare l'argine del Gorgazzo, ceduto a causa della sua prolungata mancata manutenzione. Santin è costretto ad incassare, ma lancia la sfida a duello a Della Toffola, poi ci ripensa e sfida i consiglieri alla sua destra e duella con Quaia sul fatto di non aver però alzato tasse e imposte, ma gli si ribatte con l'adeguamento fin da subito all'aumento della tarsu che avrebbe permesso di esser graduale. Il sindaco brontola per lo spettacolo poco edificante e Santin nell'entusiasmo del palcoscenico si lascia scappare un amichevole "Sindaco, stia un attimo tranquillo" ma viene rimesso a posto dal sindaco Del Puppo che lo fulmina, prende la parola e riplaca gli animi. Non serve a nulla, perché arriva la resa dei conti, Santin è ancora in piedi ma si alza Venier che lo accusa di protagonismo e lo invita a smetterla di sfidarlo su giornali o nelle piazze perché occuparsi di lui non lo considera degno impiego della propria energia e tempo e invita quindi l'assessore Sanchini ad assisterlo nel suo operato d'assessore e vicesindaco come una maestra.
In seguito il consigliere Polese interviene per chiedere che la latteria non sia svenduta ad una seconda asta, è un lascito dei soci e tra gli impegni elettorali dell'attuale Amministrazione c'era la sua ristrutturazione e impiego. La giunta, passata una sfuriata dell'assessore De Val, si esprime d'accordo nel dire che la latteria non verrà svenduta ad un secondo bando e invita a formulare proposte sul da farsi. Si passa quindi ad una variazione di bilancio che fornisce l'occasione per un altro attacco delle opposizioni con  Quaia che chiede qual'è il costo delle medaglie che il vicesindaco sta distribuendo con allegria a tante le manifestazioni, non tanto per la cifra in sè, quanto per la cattiva previsione del bilancio che bisogna modificare. Circa a mezzanotte Venier si accorge che l'assessore Donazzon manca per l'ennesima volta a Consiglio, la Giunta conferma che è poco presente. La Sanchini quindi apre un discorso interessante descrivendo il piano di gestione del parco archeologico del Palù incontrando le simpatie di Imperio che si dichiara favorevole a patto che non se ne occupi Santin, osservazione che viene subito condivisa pubblicamente da Venier e Quaia e si procede unanimi al voto favorevole. De Val interviene sul mercato di Coltura, esponendo la sua volontà di privilegiare i servizi, come il calzolaio già introdotto, e si dice aperto a contatti e idee a riguardo. Si chiude con Santin che chiede che l'intitolazione del campo sportivo di v. Ciasaril a G.Della Fiorentina si ampli ponendo una targa agli altri due nomi proposti, il sindaco sbotta che non è un cimitero e si procede all'intitolazione pura e semplice, che vede quindi Santin votare contrario.