Dopo il Consiglio Comunale del 23 Settembre ecco l'articolo del Messaggero:
POLCENIGO. L’ultima seduta del consiglio comunale (la seconda di settembre) ha fatto registrare la concreta difficoltà in cui versa l’attuale maggioranza, che è andata sotto nella votazione sulla presentazione del nuovo piano di telefonia mobile. Il risultato è maturato per effetto del voto contrario di parte delle minoranza (il Pdl si è astenuto), ma soprattutto per il voto contrario di “Sviluppo e Crescita civica”, il nuovo soggetto politico composto da Egidio Santin, Marco Perut e Adriano Fantin (appena fuoriusciti dalla Lega) e di “Polcenigo Avanti” di Tiziana Bravin. Dal punto di vista politico, oltre che amministrativo, dopo le numerose avvisaglie avute nell’arco di questo mandato, questo è il primo concreto campanello d’allarme per il sindaco Luigino Del Puppo che si trova oggi, dopo la formazione del nuovo soggetto politico, a dover fronteggiare una rottura evidente all’interno della maggioranza. Nella sostanza “Sviluppo e Crescita Civica” insieme con “Polcenigo, Avanti” pur garantendo l’appartenenza alla maggioranza rappresentano una sorta di pericolo potenziale per Del Puppo e i suoi ogni qualvolta si affrontano temi la cui operatività non è condivisa dai due gruppi sopra citati. La preoccupazione per il sindaco arriva anche dal lato amministrativo, visto che quello della telefonia mobile rimane un tema delicato che sta a cuore di tutta la cittadinanza e il cui ulteriore rinvio (per effetto del voto negativo di martedì) non fa che aumentare i malumori della cittadinanza. Se da un lato Del Puppo incassa il voto positivo su un’altra variazione di bilancio, dall’altro si trova ora a dover dirimere una delicata questione interna alla maggioranza, che qui alla fine del mandato potrebbe procurargli qualche altro grattacapo. Sul tema della telefonia mobile durissima è stata la contestazione di parte delle opposizioni, con Quaia e Venier impegnati a dimostrare come il piano presentato non era altro che una riproposizione di quello abbozzato durante l’amministrazione Toppani, poi rimasto in sospeso perché era sopraggiunto il termine di quel mandato, che doveva solo essere modificato nella ricerca di siti nuovi dove posizionare la strumentazione. Tra le variazioni di bilancio risulta positivo l’inserimento di 15 mila euro destinati alle malghe, risultato che le minoranza rivendicano fortemente in quanto ottenuto grazie all’interessamento del presidente della commissione Alpeggio che ha trovato il modo di intercedere in Provincia per facilitare lo sblocco di questo fondo. Positiva l’interpretazione della mozione proposta da Polcenigo Avanti, che chiedeva l’istituzione di un piano di emergenza a seguito di calamità naturali. [Maurizio Capobianco]
Ma credo sia giusto render giustizia fino in fondo ai nostri amministratori, raccontando come sono andate davvero le cose. L'ordine del giorno inizia con la capogruppo unicellulare del gruppo di maggioranza "Polcenigo, avanti" Tiziana Bravin che presenta una mozione per richiedere al sindaco la redazione di un piano di emergenza a seguito di calamità, da realizzare incaricando l'ufficio tecnico e la protezione civile. Il sindaco risponde che il piano già c'è (essendo entrambi in maggioranza non potevano parlarsi prima?) ma per vederlo bisogna accedere ad un area riservata del sito della protezione civile. Altrettanto priva di risultati è l'interrogazione su che fine abbia fatto il Piano Regolatore, il sindaco risponde elencando una lunga sequenza di inghippi e rallentamenti che ci tengono impiantati e segue breve litigata con De Val, assessore all'urbanistica, nessuna proposta per il futuro, si passa oltre. Attraverso un intervento di Venier, che ogni volta premette di esser sintetico e subito se ne dimentica, veniamo a sapere che Donazzon ha polemizzato sui giornali con le minoranze che lo accusano di essere un assessore fantasma. Pur chiamato in causa l'assessore non ritiene di intervenire per tutta la seduta comunale, a cui partecipa con trasporto tale da dimenticarsi anche di votare, richiamato dalla segretaria. Durante l'approvazione di bilancio, in seguito agli attacchi a tutto campo del vicendaco Santin all'assessore De Val, le minoranze fanno appello all'amor proprio del sindaco affinché applichi l'eutanasia a questa pittoresca Amministrazione tenuta insieme con il nastro adesivo, in cui nessuno collabora, pochi partecipano e i risultati sconfortanti sono sotto gli occhi di tutti. Perut invece definisce l'operato dell'amministrazione "buono ma migliorabile" e in materia telefonia pur di dar contro a De Val ribadisce il concetto già espresso da Santin, ossia che "non abbiamo problemi di ricezione a Polcenigo" esibendo una faccia di bronzo ammirabile. Il Sindaco quindi intuisce la situazione delicata, sospende la seduta e richiama la maggioranza nel suo studio per compattarla. Curiosamente rimangono al proprio posto assieme alle minoranze il vicesindaco, il fido scudiero Perut e Fantin, ossia il neonato gruppo consigliare "Sviluppo e crescita civica" che pur avendo dichiarato di sostenere la maggioranza, non si riunisce al loro sindaco nel momento del bisogno. Infatti si và alla votazione con Luigino Del Puppo che chiede l'approvazione del piano "come male minore" e il piano di telefonia viene bocciato. In realtà prima sbagliano a contare i voti e sembra si tratti di un pareggio, che lascia tutti perplessi perché nessuno, segretaria e sindaco compresi, sa che cosa succede in quel caso. Invece si tratta di una bocciatura, che a quanto pare consentirà alla compagnie telefoniche di contattare qualsiasi privato per l'installazione di antenne, con una perdita d'incasso per il Comune di Polcenigo stimabile attorno ai 20-25mila euro annui.
Come migliorare la situazione? Credo che una buona idea possa essere valorizzare i Consiglieri (tra parentesi ho riportato il numero di elettori che li hanno votati esprimendo preferenza) che non sono abituati a prender parte in alcun modo al Consiglio Comunale se non alzando la mano quando lo fanno anche gli altri: Celant Marco (13), Fantin Adriano (10), Oliva Quaia (8). Potrebbero, vista la moda, riunirsi in un nuovo gruppo consigliare, "Polcenigo silente".
Riporto infine numericamente quello che Della Toffola esprime a parole con chiarezza all'inizio della seduta, ossia che il vicesindaco era stato stabilito essere in quota Lega Nord, visto l'allora buono risultato elettorale del carroccio (429 voti di cui 166 esprimendo preferenza) e che l'attuale vicesindaco Santin (47) uscendo dal partito rimane di fatto a rappresentare una sessantina di persone (sommandogli Fantin e Perut), non certo gli altri 263 elettori Lega Nord che hanno votato solo il simbolo, senza alcuna preferenza. Questi elettori verdi hanno consentito a Luigino Del Puppo di essere eletto sindaco e gli è stato promesso un vicesindaco padano, che ora non hanno più.