mercoledì 15 agosto 2012

Chi lascia la via vecchia per la nuova

Da domenica un nuovo sentiero è stato ufficialmente aperto sul colle di S. Floriano dal gruppo Montagne Basse, Il tracciato sale sul versante nord del colle ed offre interessanti inedite visuali sull'abitato di Polcenigo. In qualche punto strategico sarebbe opportuno sfrondare gli alberi per permettere di apprezzare la vista verso il castello, S.Giacomo e la piazza ma è già ugualmente una piacevole nota in controtendenza con lo sfascio del parco pubblico a cui siamo stati abituati in questi ultimi anni. Il sentiero è adeguatamente segnalato con i colori blu e bianco, stavolta è stato deliberatamente evitato di utilizzare il logo del Comune di Polcenigo perché in passato l'Amministrazione aveva contestato all'associazione l'uso indebito del proprio stemma. All'apertura del sentiero hanno preso parte Sindaco e Amministrazione, forse per ricucire uno strappo con chi d'iniziativa popria investe impegno, tempo e denaro per il bene pubblico e non aveva in certi casi riscontrato apprezzamento per i propri sforzi dalle pubbliche istituzioni.

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Mentre dei volenterosi misconosciuti privati aprono nuovi sentieri, neanche fossimo in campagna elettorale appare sul Messaggero un articolo con un sacco di nomi e cognomi per dire che i nostri politici congiuntamente alla nostra burocrazia non sembrano in grado di ricostruire un ponte di legno e fare l'impianto elettrico alla nuova caserma, che intanto ci si sta già premurando di intitolare a Falcone e Borsellino, senza dubbio grandissime personalità e servitori dello Stato ma che nulla hanno a che vedere con Polcenigo e la sua storia.
Messaggero Veneto 9 agosto 2012
POLCENIGO Il ponte va a pezzi e ci sono fondi bloccati in Regione: Polcenigo chiama Trieste. «Fondi bloccati in Regione da due anni per mettere in sicurezza un ponte di legno nel parco di San Floriano: dateci una mano». Il vicesindaco Egidio Santin con Tiziana Bravin, capogruppo consigliare di “Polcenigo avanti” e il consigliere Marco Perut, ha lanciato l’aut aut alla Regione. «Speriamo che l’assessore regionale Luca Ciriani ci aiuti – hanno detto segnalando il rischio ai passanti e ciclisti che tutti i giorni superano le transenne con il divieto –. Il finanziamento di 420 mila euro prevede la messa in sicurezza delle sponde della Livenza e del Gorgazzo. E del ponticello che collega il parco con il tratto verso la Santissima e Palù. Si trova nel sito pedonabile e ciclabile dell’itinerario Pedemontana pordenonese». Il ponte va a pezzi da quattro anni. La zona era stata allagata due anni fa e la Regione ha messo da parte il “tesoretto” per fare il lifting all’area complessiva di confluenza dei due corsi d’acqua, a Polcenigo. «I soldi non arrivano perché il progetto del ponte viene regolarmente bocciato, dalla direzione ambiente e sovrintendenza regionale – hanno continuato gli amministratori –. Abbiamo presentato un’altra modifica». Tempi tecnici stretti. «L’area messa in sicurezza prima delle piogge autunnali – fanno pressing –. Sponde e ponte non possono aspettare». Fondi bloccati anche per la nuova caserma dei carabinieri in via Pordenone: manca l’ok della Cassa depositi e prestiti di Roma. Serve per la copertura finanziaria del quarto lotto, degli impianti elettrici e altri dettagli. Il cantiere va avanti da nove anni, intanto l’Arma paga l’affitto della sede a un privato, nel cancello a fianco della nuova caserma. «La proposta personale – ha detto Egidio Santin – che spero di allargare al consiglio comunale e all’Arma, è quella di intitolare la caserma ai magistrati Borsellino, Falcone e alla moglie Morvillo». Il ventesimo anniversario della strage è stato ricordato davanti alla magnolia piantumata davanti alle scuole. «A Polcenigo – Santin ironizza sulla vicenda di Sacile, dove si vorrebbe abbattere l’albero di viale Zancanaro per far posto a una nuova rotonda – le magnolie non si sradicano». Chiara Benotti

lunedì 13 agosto 2012

D'amore e d'accordo

Continua la lotta di Palazzo tra Santin e tutti gli altri, giorni fa il vicesindaco dichiarava alla stampa: «La questione con De Val non finisce qui. Le accuse e gli insulti che ho ricevuto (sullo stato di salute e sul lavoro al di fuori degli incarichi amministrativi, ndr) meritavano delle prese di posizione da parte del sindaco che, invece, non ha agito. Di quelle accuse – conclude Santin – io ho il verbale e spero che la Lega Nord sappia decidere». [ Messaggero Veneto del 03 agosto 2012] ma perché limitarsi a litigare con i propri colleghi di giunta quando ci sono i Comuni vicini?

Messaggero Veneto
05 agosto 2012
BUDOIA Si apre una crepa, nei rapporti istituzionali tra l’amministrazione comunale di Budoia e quella di Polcenigo, all’indomani della richiesta ufficiale di chiarimento che il sindaco Roberto De Marchi ha inviato nella giornata di giovedì scorso al sindaco Luigino Del Puppo. Nella sua lettera, il sindaco di Budoia fa riferimento alle dichiarazioni del vicesindaco Egidio Santin, secondo cui per affrontare l’inadeguatezza della nuova scuola media ed elementare di Polcenigo, l’amministrazione budoiese avrebbe dovuto farsi carico dei propri residenti frequentanti le scuole del plesso polcenighese. Nella sua nota, De Marchi sottolinea come negli ultimi dieci anni il Comune di Budoia abbia affrontato scelte di investimento per soddisfare le nuove esigenze di sviluppo dell’offerta educativa: «Sono stati spesi circa 2 milioni di euro – ricorda De Marchi – per ingrandire e consolidare la suola media di Dardago e la scuola elementare di Budoia, strutture oggi in grado di ospitare con soddisfazione molti alunni provenienti da comuni limitrofi». Il sindaco di Budoia fa riferimento all’assoluta mancanza di richiesta da parte dell’amministrazione polcenighese di un confronto sul tema delle strutture scolastiche, una precisazione che viene accompagnata dal profondo disappunto legato ai modi con i quali il vicesindaco Santin ha ritenuto di evidenziare sia i termini sia le soluzioni del supposto problema. La nota si conclude una una formale richiesta di spiegazioni, che prevede innanzitutto di chiarire la posizione dell’amministrazione Del Puppo in merito alla gestione degli spazi scolastici frequentati dagli alunni residenti a Budoia, oltre alla volontà di ottenere una spiegazione delle esternazioni di Santin rispetto ai rapporti con il Comune di Budoia. Il tutto, accompagnato dalla evidente necessità di ottenere una garanzia della tenuta strutturale degli edifici frequentati dagli alunni residenti a Budoia, da comunicare per iscritto ai loro genitori. Maurizio Capobianco

e mi è stata inviata la risposta del consigliere d'opposizione Della Toffola, che pubblico:

Comunicato stampa con richiesta di pubblicazione:
Polcenigo 9 agosto 2012
Siamo alle solite, il vice sindaco Egidio Santin, oramai portavoce unico della giunta Del Puppo, nasconde le conseguenze della propria intettitudine come amministratore, adducendo scuse e cercando colpe che a suo parere ricadono su altri. Purtroppo, il vicesindaco non si rende conto che le sue continue esternazioni recano un grave danno al comune di Polcenigo e quindi ai suoi cittadini, poiché vanno a compromettere le necessarie relazioni che le amministrazioni comunali devono avere, con altri enti ed i comuni vicini, in primis Budoia. Se il vice sindaco Santin spera che con dichiarazioni minacciose si farà un nuovo ponte sul Gorgazzo o che la caserma dei carabinieri verrà utilizzata, si sbaglia di grosso. Ritengo, tuttavia, che la buona amministrazione non sia il suo obiettivo e che le continue uscite siano solo uno strumento propagandistico, purtroppo a danno della comunità polcenighese.
Mario Della Toffola
Capogruppo consiliare Popolo della Libertà


// Update // A seguito di un articolo apparso sul quotidiano Il Gazzettino (che non sono riuscito a leggere online, boh) in cui l'assessore Santin dichiarava di sentirsi "accerchiato" parlando di una "manovra per cacciarmi dalla giunta" e di un progetto di estromettere la Lega o parte di essa dalla maggioranza assemblando una nuova fantasiosa coalizione ecco ora la risposta per le rime del Sindaco in persona. Si spera così questo capitolo sia definitivamente chiuso, di certo non è uno spettacolo edificante.

martedì 7 agosto 2012

Su le antenne!!!


Visto che faccio parte della commissione ambiente aggiorno sulla questione antenne...
Qualche giorno fa la commissione si è riunita per discutere sull'argomento. In rappresentanza del consiglio c'era l'assessore De Val che ci ha messo al corrente della situazione.
Al momento a Polcenigo c'è un'antenna per la telefonia, a San Giovanni zona Favola, messa in accordi con un privato. Poi ce ne è un'altra a San Floriano ma è abusiva e il Comune ha vinto la causa e quindi deve essere rimossa.
Il problema antenne risale da un vecchio piano per la telefonia del 2007 mai approvato. Quel piano prevede l'installazione di 3 antenne in tutto il territorio comunale, una a Coltura, una a Range e l'ultima a San Giovanni. Installazioni su terreni/edifici del Comune.
Le alternative sono: approvare il piano e quindi installare quelle 3 antenne; continuare a far finta di nulla e magari rischiare che le compagnie telefoniche facciano causa al comune perchè non si decide, far fare a qualche studio un altro piano, lasciare che le 4 compagnie dell'ave maria prendano accordi con privati e le mettano lo stesso.
Ricordo che mettendole su terreni pubblici i soldi dell'affitto vanno al Comune. Rifacendo un altro piano si avrebbero dei costi. Altra cosa, prima di mettere ogni antenna c'è l'arpa che deve fare dei controlli. Il Comune non si può opporre a nuove antenne da privati a meno di rischi idrogeologici o vincoli paesaggistici.
A voi l'ardua sentenza.