sabato 29 settembre 2012

In guerra, la verità è la prima vittima


Dopo il Consiglio Comunale del 23 Settembre ecco l'articolo del Messaggero:
POLCENIGO. L’ultima seduta del consiglio comunale (la seconda di settembre) ha fatto registrare la concreta difficoltà in cui versa l’attuale maggioranza, che è andata sotto nella votazione sulla presentazione del nuovo piano di telefonia mobile. Il risultato è maturato per effetto del voto contrario di parte delle minoranza (il Pdl si è astenuto), ma soprattutto per il voto contrario di “Sviluppo e Crescita civica”, il nuovo soggetto politico composto da Egidio Santin, Marco Perut e Adriano Fantin (appena fuoriusciti dalla Lega) e di “Polcenigo Avanti” di Tiziana Bravin. Dal punto di vista politico, oltre che amministrativo, dopo le numerose avvisaglie avute nell’arco di questo mandato, questo è il primo concreto campanello d’allarme per il sindaco Luigino Del Puppo che si trova oggi, dopo la formazione del nuovo soggetto politico, a dover fronteggiare una rottura evidente all’interno della maggioranza. Nella sostanza “Sviluppo e Crescita Civica” insieme con “Polcenigo, Avanti” pur garantendo l’appartenenza alla maggioranza rappresentano una sorta di pericolo potenziale per Del Puppo e i suoi ogni qualvolta si affrontano temi la cui operatività non è condivisa dai due gruppi sopra citati. La preoccupazione per il sindaco arriva anche dal lato amministrativo, visto che quello della telefonia mobile rimane un tema delicato che sta a cuore di tutta la cittadinanza e il cui ulteriore rinvio (per effetto del voto negativo di martedì) non fa che aumentare i malumori della cittadinanza. Se da un lato Del Puppo incassa il voto positivo su un’altra variazione di bilancio, dall’altro si trova ora a dover dirimere una delicata questione interna alla maggioranza, che qui alla fine del mandato potrebbe procurargli qualche altro grattacapo. Sul tema della telefonia mobile durissima è stata la contestazione di parte delle opposizioni, con Quaia e Venier impegnati a dimostrare come il piano presentato non era altro che una riproposizione di quello abbozzato durante l’amministrazione Toppani, poi rimasto in sospeso perché era sopraggiunto il termine di quel mandato, che doveva solo essere modificato nella ricerca di siti nuovi dove posizionare la strumentazione. Tra le variazioni di bilancio risulta positivo l’inserimento di 15 mila euro destinati alle malghe, risultato che le minoranza rivendicano fortemente in quanto ottenuto grazie all’interessamento del presidente della commissione Alpeggio che ha trovato il modo di intercedere in Provincia per facilitare lo sblocco di questo fondo. Positiva l’interpretazione della mozione proposta da Polcenigo Avanti, che chiedeva l’istituzione di un piano di emergenza a seguito di calamità naturali. [Maurizio Capobianco]

Ma credo sia giusto render giustizia fino in fondo ai nostri amministratori, raccontando come sono andate davvero le cose. L'ordine del giorno inizia con la capogruppo unicellulare del gruppo di maggioranza "Polcenigo, avanti" Tiziana Bravin che presenta una mozione per richiedere al sindaco la redazione di un piano di emergenza a seguito di calamità, da realizzare incaricando l'ufficio tecnico e la protezione civile. Il sindaco risponde che il piano già c'è (essendo entrambi in maggioranza non potevano parlarsi prima?) ma per vederlo bisogna accedere ad un area riservata del sito della protezione civile. Altrettanto priva di risultati è l'interrogazione su che fine abbia fatto il Piano Regolatore, il sindaco risponde elencando una lunga sequenza di inghippi e rallentamenti che ci tengono impiantati e segue breve litigata con De Val, assessore all'urbanistica, nessuna proposta per il futuro, si passa oltre. Attraverso un intervento di Venier, che ogni volta premette di esser sintetico e subito se ne dimentica, veniamo a sapere che Donazzon ha polemizzato sui giornali con le minoranze che lo accusano di essere un assessore fantasma. Pur chiamato in causa l'assessore non ritiene di intervenire per tutta la seduta comunale, a cui partecipa con trasporto tale da dimenticarsi anche di votare, richiamato dalla segretaria. Durante l'approvazione di bilancio, in seguito agli attacchi a tutto campo del vicendaco Santin all'assessore De Val, le minoranze fanno appello all'amor proprio del sindaco affinché applichi l'eutanasia a questa pittoresca Amministrazione tenuta insieme con il nastro adesivo, in cui nessuno collabora, pochi partecipano e i risultati sconfortanti sono sotto gli occhi di tutti. Perut invece definisce l'operato dell'amministrazione "buono ma migliorabile" e in materia telefonia pur di dar contro a De Val ribadisce il concetto già espresso da Santin, ossia che "non abbiamo problemi di ricezione a Polcenigo" esibendo una faccia di bronzo ammirabile. Il Sindaco quindi intuisce la situazione delicata, sospende la seduta e richiama la maggioranza nel suo studio per compattarla. Curiosamente rimangono al proprio posto assieme alle minoranze il vicesindaco, il fido scudiero Perut e Fantin, ossia il neonato gruppo consigliare "Sviluppo e crescita civica" che pur avendo dichiarato di sostenere la maggioranza, non si riunisce al loro sindaco nel momento del bisogno. Infatti si và alla votazione con Luigino Del Puppo che chiede l'approvazione del piano "come male minore" e il piano di telefonia viene bocciato. In realtà prima sbagliano a contare i voti e sembra si tratti di un pareggio, che lascia tutti perplessi perché nessuno, segretaria e sindaco compresi, sa che cosa succede in quel caso. Invece si tratta di una bocciatura, che a quanto pare consentirà alla compagnie telefoniche di contattare qualsiasi privato per l'installazione di antenne, con una perdita d'incasso per il Comune di Polcenigo stimabile attorno ai 20-25mila euro annui.
Come migliorare la situazione? Credo che una buona idea possa essere valorizzare i Consiglieri (tra parentesi ho riportato il numero di elettori che li hanno votati esprimendo preferenza) che non sono  abituati a prender parte in alcun modo al Consiglio Comunale se non alzando la mano quando lo fanno anche gli altri: Celant Marco (13), Fantin Adriano (10), Oliva Quaia (8). Potrebbero, vista la moda, riunirsi in un nuovo gruppo consigliare, "Polcenigo silente". 
Riporto infine numericamente quello che Della Toffola esprime a parole con chiarezza all'inizio della seduta, ossia che il vicesindaco era stato stabilito essere in quota Lega Nord, visto l'allora buono risultato elettorale del carroccio (429 voti di cui 166 esprimendo preferenza) e che l'attuale vicesindaco Santin (47) uscendo dal partito rimane di fatto a rappresentare una sessantina di persone (sommandogli Fantin e Perut), non certo gli altri 263 elettori Lega Nord che hanno votato solo il simbolo, senza alcuna preferenza. Questi elettori verdi hanno consentito a Luigino Del Puppo di essere eletto sindaco e  gli è stato promesso un vicesindaco padano, che ora non hanno più.

mercoledì 26 settembre 2012

In Egidiam


"Fino a quando dunque, Egidio, abuserai della nostra pazienza? Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi?"   A quanti sprechi di pubblico denaro dobbiamo ancora assistere prima che l'inerte sindaco intervenga? Dopo i soldi regalati alla Vigile S.Giorgio, i manifesti inutili, gli striscioni giganti dei propri assessorati destinati a far la polvere in qualche armadio, le medagliette del Comune (sempre con specificato i propri assessorati) distribuite come piovesse, la pittoresca richiesta di acquisto di cinque divise per rondisti ora riteniamo che la misura sia stata definitivamente colmata.

Sabato 22 settembre il vicesindaco ha deciso che era giunta l'ora di festeggiare. Celebrare cosa di preciso non c'è dato saperlo, interrogato in merito in Consiglio Comunale ha spiegato di "voler diffondere la cultura musicale del genere rock e sensibilizzare i giovani verso un consapevole consumo di alcolici". Wow. Ha scelto come location il parcheggio di piazza S.Giovanni, il che ha comportato ore di lavoro per gli operai comunali per smontare, trasportare e rimontare il palco che era già pronto in piazza Polcenigo dalla sagra dei cesti. Questa decisione era in realtà nata settimane prima, quando Santin si è inserito quasi per caso nell'organizzazione di una festa del bar Sprizzetto, che voleva festeggiare la fine dell'estate con l'elezione di una reginetta di bellezza. Percependo nell'iniziativa un sentore di "identità culturale", Santin ha deciso di coinvolgere anche il bar Nuovo, che non vedendo il senso dell'evento condiviso ha prima tentennato e poi risposto "no grazie". Imperterrito ha portato la decisione in Giunta, che gliel'ha bocciata facendo slittare la data e incasinando così l'organizzazione del bar Sprizzetto che si è visto sedotto e scaricato e quindi ha dovuto gestire l'evento in totale autonomia e in tempi molto ristretti, rinunciando ad esempio alla passerella all'esterno. Sabato quindi anziché una festa generale abbiamo assistito a due feste distinte, separate da meno di cento metri. Una è riuscita molto bene, l'altra decisamente no. La festa del vicesindaco inizia da manifesto alle ore 21.00 e ad aspettare il gruppo suonare ci sono forse cinque persone in tutto, vicesindaco compreso. Arriva poi il gruppo musicale, dei ragazzi di Padova pagati 450 euro, accompagnati dai propri genitori che perlomeno si siedono e occupano qualche sedia. Accanto alle numerose file di sedie vuote c'è un tavolino con delle bevande, tipo festa delle medie, ma con meno entusiasmo. Attorno alle ore 22.00, la festa raggiunge il climax, sfiorando la folla di una quarantina di persone. Alle 23.00 non faccio neanche in tempo a fotografare la desolazione in qualche volto, perché hanno già sbaraccato tutto. Non so con chi abbiano parlato gli alcolisti in trattamento invitati alla serata, perché tutti i giovani erano alla festa del bar Sprizzetto, a bere responsabilmente e incitare altrettanto responsabilmente le belle ragazze che sfilavano.

Ora se può far sorridere l'ingenuità e l'inesperienza con la quale il vicesindaco ha gestito questa catastrofe di evento non dobbiamo dimenticare che lo ha fatto con i nostri soldi. Quanto ci è costata questa pagliacciata?! Che senso ha chiamare e pagare un gruppo facendolo arrivare da Padova (senza contare lo smarrimento di identità culturale), con tutti i ragazzi che suonano a Polcenigo e dintorni? Chi mai organizza una "festa rock" chiamando un solo gruppo musicale, sconosciuto? Quanto ci è costato l'allestimento del palco, delle luci, del generatore, delle fante&cocacole? Chi ha preparato i manifesti, quanto ci è costata la stampa? Quanti soldi pubblici sono stati allegramente gettati dalla finestra?! Chi pagherà per questo!?
Il vicesindaco prima di lamentarsi del budget ristretto con il quale è stato "costretto" ad organizzare la sagra dei sèst (circa 5mila euro) dovrebbe ricordarsi di come ha buttato e sta buttando i soldi dei polcenighesi dalla finestra. Dovrebbe anche mio parere, chiederci scusa per come ci sta amministrando. Chiederci scusa per lo spettacolo indecoroso che offre ogni seduta del Consiglio Comunale. E se fosse davvero coerente, riconoscere anche la sua sequenza imbarazzante di figuracce e insuccessi, ammettere la propria inadeguatezza amministrativa e dimettersi.

mercoledì 12 settembre 2012

Unicuique suum


Il Consiglio Comunale inizia alle 20.00 ma devono passare circa due ore perché si parli effettivamente di qualcosa. Il primo punto all'ordine del giorno è il dissociamento di Tiziana Bravin dal gruppo Lega Nord per formare la monoparticella civica "Polcenigo, Avanti", una sofferta decisione figlia della grande delusione  del disfacimento della millantata virtù etica del Carroccio, ma del quale la Bravin ci tiene a farci sapere che non rinnega i valori continuando a sognare un'Italia federalista. Ai giornali ha anche precisato che "Per il bene della cittadinanza, è necessario dare una decisa accelerata alle priorità della maggioranza, in particolare per quel che riguarda il tema caldi dei lavori pubblici" immagino attraverso il suo lavoro oscuro perché in tante occasioni l'unico momento in cui l'ho sentita prender parte al dibattito è stata questa sera per dire un sacco di cose che non c'entrano nulla con Polcenigo. Segue argomentato battibecco sulla presenza o meno del numero legale nel caso la suddetta Bravin abbandoni per motivi di salute la seduta, partecipano Venier, Santin, De Val e il sindaco. Quando si inizia davvero a discutere di qualcosa, sono già circa le ore 22.
La seduta se vi interessa la prossima volta ve la venite a vedere, io me la cavo scrivendo le pagelle.

consigliere Quaia, voto 8+. Particolarmente in forma, fa notare come l'assessore "capitan Fracassa" Santin stia prevaricando nelle loro competenze gli assessori Sanchini e De Val con dichiarazioni avventate sulla scuola ai giornali che il sindaco è poi costretto a rincorrere e smentire, manifesti sugli atleti olimpici che avrebbero potuto indignare un'eventuale comunità cinese polcenighese, litigare con gli esercenti con toni da bar sport minacciandoli velatamente di controlli fiscali, distribuire medagliette come se piovesse. Accusa l'inedia della restante amministrazione come complice di questa stravagante escalation del vicesindaco e conclude infervorato: "lei Santin è da disprezzare per come dileggia il ruolo dell'amministratore comunale". Condivide i propri occhiali con Venier ma ci vede bene, pungente.

assessore Sanchini, voto 6. Viene ribatezzata da Quaia "assessore al Palù" visto che sembra dedicarsi a quello, lasciando spazio al vicesindaco nelle altre sue pertinenze ma si dimostra molto preparata sul tema quando il consigliere Imperio domanda, cascando dal pero, perché siano state tolte le tabelle archeologiche e perché molti sentieri non vengano più sfalciati. A quanto pare la civiltà delle persone del circondario è talmente bassa che sono state misure (in parte) richieste dalla Sovraintendenza per evitare che il sito archeologico venga preso d'assalto dai tombaroli. Si valuta anzi di realizzare una recinzione, in modo da poter chiudere per benino l'area e dimenticarcela per qualche altro migliaio d'anni. A difesa del volenteroso Imperio va notato come l'assessore manchi di comunicazione con i consiglieri, così come nulla si sapeva delle sorti del Palù niente si sa riguardo al progetto della scuola, mai presentato in Consiglio Comunale ma oggetto di osservazioni nella sua versione di progetto definitivo (non esecutivo) nell'ultima riunione della Commissione Lavori Pubblici. Timida.

consigliere Della Toffola, voto 7. Segnala le numerose variazioni in bilancio come sintomo di cattiva capacità di previsione e scarsa programmazione dell'amministrazione, lamenta il clima poco produttivo della seduta e invita la Giunta a prendere posizione per ridimensionare le competenze del superassessore Santin. Con pacatezza, cerca nei propri interventi di mantenersi essenziale ed è una qualità molto apprezzabile, nello sbracamento generale. Composto.

sindaco Del Puppo, voto 6,5. Recepisce il messaggio e mette in castigo Santin, negandogli la parola quand'è eccessivo. Risponde alle interrogazioni nel modo più accurato possibile, anche se con una voce monocorde che rende difficile seguire il suo intervento. Dichiara di occuparsi principalmente del bilancio e lasciar ai propri assessori le rispettive competenze ma questo suo essere accomodante e privo di audacia lo penalizza nel carisma, consentendo ai più intraprendenti di andare fuori dal seminato. Da segnalare la futura installazione di panchine nei cimiteri di Polcenigo, esemplificazione del nostro ridente futuro, e il botta e risposta con Imperio: "i sentieri sono allo sbando" e sindaco: "bene, e il resto del territorio com'è?!". Affidabile ma inerte.

consigliere Venier, voto 9. Rispolvera le sue doti da insegnante con gli allievi Perut e Santin spiegando loro perché la loro mozione ha sdegnato gli unici consiglieri che partecipano al Consiglio al punto da uscire dall'aula e rimanda entrambi gli allievi alla prossima seduta, speriamo che facciano un buon lavoro per evitare di perdere ulteriore tempo in chiacchere. Sul ponte ciclabile di S.Floriano lancia una granata al sindaco: un ponte costato 130 milioni di lire che dopo 12 anni è marcio è un danno che l'Amministrazione avrebbe dovuto cercar di recuperare facendosi promotore di un'azione verso l'impresa costruttrice. Quando parla  non brilla per la sintesi ma colpisce a segno. Astuto.

consigliere Santin, voto 6 politico. Viene messo in castigo per l'intraprendenza con cui occupa gli spazi lasciati  vuoti dalla Giunta. Le sue esuberanti iniziative han costretto il Sindaco a riparare e ridimensionarlo, pertanto non è incisivo e spettacolare come abitudine, si limita anzi a far riportare a verbale i punti più divertenti in cui i Consiglieri dell'opposizione lo attaccano. Annuncia iniziative culturali per Ottobre, il mese del libro, pooi un concerto rock "per allargare la conoscenza musicale e sensibilizzare sul consumo di alcolici"  e una collaborazione con il Cinema Zero di cui però deve "verificare la disponibilità". Quiescente.

consigliere Perut, voto 5. Prende la parola e propone una mozione che impegni il Consiglio a pronunciarsi contro qualsiasi ulteriore finanziamento verso la regione Sicilia. Perut incassa le dichiarazioni di sdegno e stupore dei capigruppo delle minoranze che abbandonano l'aula e quando anche Venier ha finito di parlare rimane il silenzio e la sola maggioranza, un po' in imbarazzo. A salvargli la situazione interviene Santin, che assicura che la mozione verrà ripresentata per testardaggine e perdere ulteriore tempo, sottratto a temi più attinenti all'amministrazione del territorio. Rimandato.