sabato 27 aprile 2013

Non c'è due senza tre


Un po' in ritardo ecco i risultati commentati delle Elezioni Amministrative 2013 a Polcenigo, con il Consiglio Comunale così composto:


Sindaco: Mario Della Toffola (746)
(Prima Polcenigo! (256), Viva Polcenigo Viva  (209), Cambiamo assieme Polcenigo (196)
Trovo curioso come la lista "personale" di Della Toffola, Viva Polcenigo Viva, abbia preso meno voti (arrivando quinta su otto liste) dell'ex Lega Nord che evidentemente è un osso duro a mollare la presa a Polcenigo e fatto così nuovamente da traino per la coalizione. Auguro all'attuale sindaco maggiore fortuna nella gestione dei suoi alleati celtici rispetto al precedente.


Consiglieri in maggioranza:
(256) Prima Polcenigo!: Luigi Bravin (44), Oliva Quaia (26), Egor Riet (25), Giovanni Polese (4)
Molto furbi nel concentrare tutte le preferenze su solo tre candidati (due dei quali già eletti consiglieri nel 2009), in questo modo la lista "decide" già chi mandare in Consiglio Comunale e l'elettore-pecora esegue. 


(209) Viva Polcenigo Viva: Fabio Pegoraro (33), Giuseppe Gambron (22), Angelo Polese (16)
Nel 2009 lo stesso gruppo presentandosi come PDL era arrivato a quota 516 voti (perdendo), quindi ora risulta in forte calo nonostante le comparsate in campagna elettorale di Tondo (842 voti a Polcenigo) e Ciriani. Hanno scelto di creare una grossa coalizione a tre teste per vincere dopo la passata sconfitta e ci sono riusciti, dimostrando per la terza volta su tre che in un piccolo paese vale la regola elettorale che più numerosi si è più voti si prende.


(196) Cambiamo Insieme Polcenigo: Antonio Del Fiol (54), Gennaro Parisi (31), Robera Scagliotti (17)
Onestamente sono stupito dal fatto che il più votato in assoluto di tutte le elezioni sia un "outsider" come Antonio Del Fiol, che si dev'esser messo molto bene in mostra per meritarsele, ma sono ugualmente davvero tante per qualcuno nuovo sulla scena. Una spiegazione razionale potrebbe essere che Del Fiol abbia ricevuto l'investitura da parte di Della Toffola, che ha convogliato molte preferenze a suo favore assicurandoselo come vicesindaco, in cambio d'aver formato una lista elettorale "giovane" (Parisi è suo vicino di casa, in lista c'è pure la moglie) da affiancare a Viva Polcenigo. Anche così fosse non è mica illegale, però se fossi un loro elettore mi sentirei un po' preso per il culo.


Consiglieri in minoranza:

(290) Primavera Polcenigo: Marco De Carli, Martina Janes (19)
Primavera è la prima lista di Polcenigo, seppur di misura. Un risultato strepitoso (e meritato!) per una lista completamente nuova e un po' idealista che nulla ha potuto in confronto all'ipercoalizione di Della Toffola. Ci si propone ora in un'opposizione costruttiva ma critica, in parallelo con le attività del gruppo Primavera. Volevamo fare un balzo in avanti e siamo felici d'averci provato, ora più realisticamente siamo partiti con il piede giusto e continueremo ad alimentare questo progetto.

(270) Civica Polcenigo: Susy Lupano, Loredana Perut (36)
Due donne, una giovane ed una esperta scalzano dalla poltrona di consiglieri M.Quaia (11) e F.Venier (15), gli unici due senatori che anziché non partecipare (come Sanchini, Del Puppo, De Val, Donazzon, ... ) hanno preferito estinguersi sul campo. Un buon risultato elettorale ma tutto sommato per una lista rinfrescata che fa riferimento ad un tale bagaglio d'esperienza ci si poteva aspettare un risultato più corposo.

(239) Polcenigo che Vorrei: Luca Imperio
Grosso risultato per l'eterogeneo gruppo guidato da Imperio, già consigliere nel 2009 con Della Toffola, che ha avuto il merito di condurre una campagna elettorale pacata, costruttiva e propensa al coinvolgimento e alla partecipazione.

(173) +S!+L!+S!+P!: Egidio Santin
Consistente risultato elettorale per l'ex vicesindaco, che ha puntato molto in campagna elettorale sull'insicurezza delle persone riguardo furti ed onde elettromagnetiche, l'elargimento di finanziamenti alle associazioni, la riduzione dei compensi di Sindaco e Giunta ed attacchi personali a vario titolo a seconda di chi gli capitasse a tiro.

lunedì 15 aprile 2013

Davide e Golia


Tra sette giorni i cittadini di Polcenigo saranno chiamati a votare. In questa campagna elettorale si sono dette e fatte tante cose, ma quando si arriva al dunque si perdono le velleità e rimane il puro nocciolo della questione, quello che dal profondo anima i discorsi da bar, che spesso non sono raffinati confronti dialettici ma hanno il merito di ragionare con lo stomaco. Sei aspiranti sindaci sono troppi, disorientano l'elettore, lo frastornano e lui reagisce d'istinto eliminando mentalmente le liste civiche in modo impietoso. Via i doppioni, via i candidati poco convincenti, via quelli che non sono di Polcenigo. Il menù elettorale si riduce ad un sano bipolarismo: Primavera Polcenigo contro Coalizione Della Toffola.

Da un lato un gruppo solo, dall'altro tre gruppi. Pare una sciocchezza, ma la differenza è profonda. Si scontrano l'autenticità di un gruppo di ragazzi di Polcenigo che ha affrontato la sfida politica con entusiasmo, serietà e idee ed una coalizione enorme, la più numerosa che io ricordi. Così numerosa perché questo era il suo fine, avere tantissimi candidati secondo l'assioma +candidati = +voti. Tutti assieme in tre liste, moglie e marito, padre e figlia e via dicendo per una grande forza apparente ma anche fragilità intrinseca. Come se non bastasse al minestrone Della Toffola si è aggiunta per pressioni politiche la LegaNord, con il simpatico nome di "PrimaPolcenigo", che, sarò prevenuto, ma a me par voglia far fesso l'elettore. Se sei una lista di partito ti presenti come lista di partito, se ti mascheri da civica solo perché oggigiorno i partiti sono alla deriva mi appari come un voltagabbana. Negli ultimi dieci anni Polcenigo è stata amministrata da coalizioni di due liste, che hanno vinto e poi si sono divise litigando fino a rottura. Presentare una coalizione così numerosa non ci è sembrata una mossa lungimirante ed è per questo che Primavera Polcenigo corre da sola.
Ecco che gli elementi per il bipolarismo ci sono tutti. In campo ci sono due visioni politiche diverse (vincere per amministrare e vincere a tutti i costi) e due gruppi con metodologie profondamene diverse.
Da un lato un'impostazione classica, con il candidato Della Toffola brillantemente alla guida delle serate nelle varie frazioni, dall'altro un approccio trasversale. Il gruppo Primavera ha costruito il suo programma elettorale con la cittadinanza ed alle presentazioni nelle varie frazioni, in cui ciascun candidato ha esposto la propria parte di competenza, ha sempre affiancato delle attività, che intervenivano sui nervi scoperti della comunità per sensibilizzare su determinati temi (abbandono di castello, mezzomontelatterias.floriano, centro storico). Le attività allo stesso tempo sono state fondamentali per "fare gruppo" perché è costruendo davvero qualcosa che si comunica, ci si confronta e cresce assieme.
Tra sette giorni  i cittadini di Polcenigo saranno chiamati al voto e alla scelta tra due metodi diversi da applicare all'amministrazione, speriamo sia l'occasione buona perché giunga finalmente Primavera.

venerdì 5 aprile 2013

Idee che vorrei


Fa sempre piacere avere delle buone idee e condividere le idee è un'ottima idea. Oggi però leggendo il quotidiano ho avuto una sorpresa: la banca della memoria, un'iniziativa che stiamo portando avanti come gruppo Primavera (link al nostro bellissimo sito web) dall'ultima estate, cioè da quando abbiamo dato inizio a questa bella avventura è oggi rivendicata essere come un'esclusiva della lista Polcenigo che Vorrei. Ebbene sì, ho messo il link dei siti web delle due liste civiche proprio di proposito in modo che possiate fare un paragone, sono poco cavalleresco me ne rendo conto ma è la dura realtà.
Bene, quindi? Ci tengo a dire al candidato sindaco Luca Imperio che non è un problema se vuole inserire la banca della memoria nel suo programma elettorale, anzi..è un'ottima idea! Si ricordi però che mentre noi stavamo già pensando a come realizzarla il suo gruppo doveva ancora fare la sua prima riunione e quindi rivendicarne paternità ed esclusività non mi sembra invece una buona idea, anzi.