domenica 10 novembre 2013

Ridateci Luigino


Il Consiglio Comunale del 8 novembre 2013 si apre con le dichiarazioni del consigliere Scagliotti e del capogruppo Polese che si lamentano di un articolo di giornale a seguito di questo post e del consigliere Perut che prende le distanze da quest’altro. Polese dichiara anche che “alcuni consiglieri hanno deciso di rinviare al momento più opportuno l’accettazione della delega” ci si domanda cosa ci sia di inopportuno nell’accettare una delega quando viene disposta dal sindaco, immagino avremo risposta al momento opportuno.
L’assessore Oliva Quaia, interrogata da Civica Democratica sulla decisione di far alloggiare gli archeologi impegnati nello scavo del Palù a S.Giacomo anziché a S.Floriano, dichiara che la struttura era “overbooking”, ossia che nell’intero mese di settembre, di circa 30 posti letto disponibili non ce n’erano nemmeno 5 di liberi, costringendola così a noleggiare dei letti oltre che pagare l’affitto al prete. Buon per S.Floriano che avrà le casse piene, meno per il Comune che spende più del previsto.
Quando arriva il turno del consigliere Imperio il sindaco e il segretario d’improvviso si ricordano che alle interrogazioni non viene dato diritto di replica, il consigliere viene zittito e può dirsi solo “parzialmente soddisfatto”, poi però se ne dimenticano quando è il turno dell’interrogazione del consigliere Perut. Imperio si dichiara discriminato, ci si ride sopra.
L’assessore Quaia finalmente si espone più volte argomentando dettagliatamente riguardo i propri referati e legge con trasporto i propri interventi, ma quando il consigliere Imperio le ribatte le ruba la parola il sindaco premuroso come una chioccia. In ogni caso un cambiamento positivo, certo che la maggioranza senza il vicesindaco Del Fiol è come il Barcellona senza Messi.
All’interpellanza Primavera su che fine han fatto i piccoli interventi urgenti sul castello, votati su nostra mozione all’unanimità a seguito dei lavori di pulizia svolti dai volontari coordinati dal GrAPo, risponde l’assessore Pegoraro dicendo che “è allo studio una convenzione con il Grapo” e che due operai inizieranno “a breve” la manutenzione ordinaria. Nei sei mesi che sono occorsi a questi passi da gigante gli infestanti sono cresciute rigogliose vanificando il volontariato svolto, ma vediamo il lato positivo: se neanche una mozione approvata all’unanimità smuove l’amministrazione non ci crucciamo quando ce le bocciano.
Polcenigo Che Vorrei  espone il problema della cattiva gestione di una colonia felina a Coltura, l’amministrazione ribatte che ha fatto un sopraluogo e il problema non c'è, quindi i cittadini se ritengo davvero non si rispetti il decoro dovranno rivolgersi ai carabinieri. Nel dibattito si scatena una gran cagnara con il consigliere Lupano che s’inalbera, si alza e se ne và ma poi cambia idea e torna per votare contro.
Altra mozione Primavera, a proporre il coinvolgimento della Commissione Cultura per la stesura di qualche evento didattico, d’intrattenimento o quant’altro in occasione dell’adunata nazionale degli alpini prevista a Pordenone nel mese di maggio che coinvolgerà anche Polcenigo viste già le cospicue richieste di pernottamento. Il sindaco s’arrota dichiarandosi contrario alla rigida pianificazione e ammaliato dal leggero fascino del “serendipity” ossia delle piacevoli scoperte casuali, come se un evento didattico potesse nascere dalla fortuita combinazione d’un alpino che si smarrisce e arriva in un’aula scolastica. Gli fa eco l’assessore Quaia che dichiara di non poter intervenire sulla didattica, smentita da Perut e Santin. Interviene il consigliere Scagliotti, che dichiara che tutti gli alpini saranno giorno e notte impegnati a Pordenone come un sol uomo, il sindaco divaga su quando cantava nel coro e la mozione viene bocciata.
La maggioranza procede poi comunicando d’aver nominato l’organismo indipendente di valutazione identificandolo con il revisore dei conti, che collabora da sei anni con gli uffici del Comune. Santin ed Imperio gli fanno presente che manca d’imparzialità, avendo a lungo tempo collaborato con le persone che deve valutare. Il sindaco prima dichiara “che lo prevede la legge” ma viene smentito in quanto la legge lo consente, non lo prescrive. Poi dichiara che era la scelta economicamente più vantaggiosa, ma Santin lo mette all’angolo domandando se hanno sondato altre possibilità, altrimenti non possono dichiarare nemmeno quello. Allora Della Toffola chiude dicendo che “la scelta più semplice è la migliore”, cita a sproposito il rasoio di Occam e poi tanto era solo una comunicazione, neanche si votava.
C’è ancora tempo per l’approvazione del piano comunale di classificazione acustica, i consiglieri Lupano, Perut e Imperio abbandonano l’aula perché essendo la documentazione resa disponile a ridosso del Consiglio non hanno avuto tempo per visionarla, Santin farebbe altrettanto ma invece rimane perché interessato a far domande, noi il piano l’abbiam letto e non ci convince, gli altri rimangono perché devono votarlo. Il piano manca di visione politica, classifica praticamente tutto il territorio di Polcenigo come zona mista residenziale (anche la Santissima, Palù, le colline, le risorgive, ..) si dimentica della biblioteca, non propone nulla  di concreto per risolvere il problema della rumorosità vicino alle scuole, mortifica i locali pubblici che propongono intrattenimento ma viene ugualmente difeso dal sindaco e approvato compattamente dalla maggioranza.
Si chiude il sipario.