lunedì 7 ottobre 2013

E 'mo son Bazzi amari


Lo scorso Consiglio Comunale il gruppo Primavera ha formalizzato mediante interrogazione all'assessore e membro della Fondazione Bazzi Oliva Quaia la richiesta di incontro pubblico formulata (a maggio 2013 e presto dimenticata) per fare chiarezza sulla gestione del parco di S.Floriano.

Si interroga l’assessore e membro della Fondazione Bazzi Oliva Quaia sulla data in cui tale incontro pubblico avrà luogo, chiediamo nel frattempo di avere un primo ragguaglio riguardo la situazione patrimoniale della Fondazione, sulla sua capacità di solvenza nel lungo periodo nei confronti dei lavoratori operanti sul colle, sul piano di gestione di tali lavoratori, sui progetti futuri che la Fondazione sta predisponendo nel mantenimento della vocazione ambientale, didattica e naturalistica che ricordiamo il parco deve mantenere e quali risultati ci si aspetta di ottenere in che tempi.

La risposta arriva invece dal sindaco, che sostanzialmente non risponde alle domande sollevate e rimpalla la responsabilità all'autonomia di gestione della Fondazione, come se il Consiglio Comunale non avesse appena rieletto presidente Aldino Micco pagando ancora dazio alla determinante presenza della LegaNord sul territorio di Polcenigo.
Per chi fosse arrivato da poco vi riepilogo gli ultimi anni del parco in sintesi: nel 2010 l'amministrazione Tondo nella figura dell'assessore LegaNord Claudio Violino chiude i rubinetti all'europarco, fiore all'occhiello di Polcenigo. Non si sa più dove trovare i soldi per la gestione della fattoria didattica e le coltivazioni biologiche, si hanno grosse difficoltà di manutenzione. Alla guida della Fondazione Bazzi l'amministrazione Del Puppo sotto pressione LegaNord nomina Francesco Franco, che prima fa un tentativo di privatizzazione, poi gli va male e scappa. Al suo posto imperterriti i nostri amministratori nominano un altro leghista: Aldino Micco che raccoglie i cocci di una gestione che va verso lo scatafascio, s'inventa il passaggio ad agriturismo per fare cassa ma evidentemente l'operazione non ha il successo sperato, visto che il commercialista che seguiva il parco abbandona l'incarico e solo a settembre 2013 (dopo molta pressione da parte Primavera) porta in Consiglio d'Amministrazione il bilancio 2012. Un documento fondamentale per la gestione dell'Ente, in ritardo d'approvazione d'un anno abbondante, che non viene nemmeno messo ai voti per evitare l'imbarazzo d'esser bocciato. Del bilancio 2013 per ora non v'è traccia, in palese contraddizione con lo statuto della Fondazione. Nel frattempo si fa finta di niente e in occasione della Sagra dei cesti, come rivendicato dal sindaco nella risposta alla nostra interrogazione, il Parco di S.Floriano presenta le iniziative d'autunno 2013. Il presidente della fondazione non presenzia per evitare domande, tutto l'onere viene scaricato alla neoeletta segretaria lasciata sola sul palco. Più che del parco si presentano le iniziative attinenti alle attività dell'associazione Gr.O.P. mai discusse in Consiglio d'Amministrazione, che si basano su dei preventivi di spesa ignoti in una totale mancanza di trasparenza gestionale e decisionale.
In questi giorni sembra i nodi stiano venendo al pettine e sono prossime le riunioni del CdA della Fondazione in cui si porteranno in approvazione il bilancio 2012 ed il preventivo/consultivo 2013. Finalmente.
Fino a quel momento non c'è dato prospettare quale sia il futuro possibile per il parco di S.Floriano, ma possiamo basarci sui fatti per considerare la gestione affidata agli uomini LegaNord Violino/Franco/Micco parecchio deludente (per esser buoni) e molto poco trasparente. L'amministrazione Della Toffola ha la precisa responsabilità politica d'aver scelto di dare continuità alla discutibile gestione di Micco e da questi ora ne deve pretendere trasparenza prima di tutto, oltre che le risposte alle nostre interrogazioni, per avere un punto di partenza per la progettazione futura. Progettazione che non può rimandare la necessità di revisione dello Statuto, sottraendo il parco a criteri di opportunismo politico e inserendolo, nel rispetto della sua vocazione pubblica/naturalistica/didattica, in un piano di gestione di prospettive più ampie che ridurlo ad agriturismo o vigneto.

sabato 5 ottobre 2013

Habemus fibram!


Venerdì 4 Ottobre si è tenuto al Cinemateatro l’incontro con l’amministratore delegato di NCS, Angelo Abruzzese, che ha illustrato alla cittadinanza le caratteristiche e le modalità di contratto per l’attivazione del servizio di banda larga.
La serata inizia con la rivendicazione del risultato ottenuto dal sindaco Mario Della Toffola che seguendo il principio di continuità amministrativa ha proseguito l’iter avviato dalla precedente amministrazione: NCS era stata la sola ditta a manifestare interesse per la cablatura di Polcenigo, bisognava però ancora renderle disponibile l’accesso alla rete di illuminazione per raggiungere le case e così è stato fatto.
NCS è un’azienda con sede a Pordenone, che conta circa 2200 clienti in tutta la provincia, di cui 240 nella vicina Budoia. Fornisce un collegamento mediante fibra ottica, che assicura una velocità molto elevata sia in upload che in download con una banda che corrisponde a quanto dichiarato e nessun limite di protocollo. Ossia, se il vostro contratto prevede 3Mb, voi caricate e scaricate effettivamente a 3Mb.

Vediamo cosa prevede il contratto d’utenza:
- la rete che verrà posata è di proprietà NCS
- il router che vi viene installato in casa non è wi-fi e viene dato in comodato d’uso (ma hanno assicurato assistenza a chi si compra e installa un router wi-fi)
- le tariffe sono flat, senza limite di traffico 24h al giorno
- viene fornito un IP pubblico, diciamo un’identità del vostro collegamento sulla rete
- per raggiungere le case molto lontane dalla rete di pubblica illuminazione sarà necessario fare degli scavi, il costo del collegamento delle utenze è compreso nel prezzo dell’attivazione di 150€+IVA (per certe situazioni “estreme” polcenighesi a tale riguardo nutro dei dubbi, anche se hanno rassicurato esser proprio così)
- questa offerta è valida fino al 31 Dicembre, dopo tale data la ditta provvederà a soddisfare le nuove richieste d’attivazione singolarmente e quindi con costi maggiori rispetto alla fase iniziale in cui si prevede aderiscano molte persone tutte assieme.

Le tariffe sono divise in base alla larghezza della banda, tale divisione ha senso essenzialmente per il numero di collegamenti simultanei che si effettuano, per cui ad un ufficio con molteplici accessi internet è necessario fornire più banda che ad una famiglia. La tariffa base prevede 2Mb al canone mensile di 20,00€+IVA, se vi sembra poco traffico per quel prezzo è perché altri operatori fanno confusione nel promettere banda massima teorica e banda minima garantita; inoltre grazie al collegamento diretto in fibra col MIX di Milano il ping è estremamente vantaggioso (sembra sia sui 5ms). Il sig. Abruzzese vi assicura che potrete vedere tranquillamente video da internet, navigare, scaricare e quant’altro intendiate fare molto più velocemente che con i servizi Alice promossi da Telecom.
Oltre a questo se volete c’è la possibilità di mantenere il proprio numero fisso con il servizio Voip di NCS, al canone di 60€/anno+IVA oltre a una spesa di 40€+IVA per l’attivazione.

Il Cinemateatro non era stracolmo come ci si aspettava alla vigilia ma alla serata erano presenti molte persone che han fatto parecchie domande contribuendo a rendere più chiara e fruibile la presentazione. Ora il compito dell’amministrazione sta nel proseguire quest’opera d’informazione, perché quanti più cittadini verranno a sapere e comprendere della possibilità di connessione tante più adesioni ci potranno essere, risparmiando sul costo futuro delle attivazioni. Quest’amministrazione che ben ha saputo spendersi in campagna elettorale sull’argomento organizzando serate nelle varie frazioni così deve proseguire, perché limitare la pubblicità dell’offerta alla presentazione in una serata pubblica potrebbe rivelarsi un autogol.