In questi giorni è tornato in ribalta l'argomento parco di S.Floriano, questo perché aspettiamo sempre che una situazione diventi un'emergenza per dedicarle attenzione. Che il contratto dei sei lavoratori che curano il colle proprietà della Fondazione scadesse il 31 dicembre 2013 era noto da tre anni, ossia da quando la Fondazione Bazzi li ha presi in carico. Per evitarlo non è stato fatto nulla, oltre incrociare le dita sognando di nuovi generosi finanziamenti regionali. Che oggi la notizia faccia scalpore è dovuto all'atteggiamento di riservatezza perpetrato dal presidente Aldino Micco (LegaNord), eletto nel 2011 e poi rieletto in carica nel 2013 dall'amministrazione Della Toffola.
Micco, ora ufficialmente dimissionario, era stato rieletto a garanzia del finanziamento dalla Regione ma così non è stato ed inoltre in qualità di presidente è responsabile della situazione preoccupante del Parco di S.Floriano. Dal 2012 lo Statuto della Fondazione è violato nell'art.8 che prescrive l'approvazione da parte del Cda dei documenti di bilancio di previsione e conto consuntivo. I sindacati lamentano delle irregolarità nel trattamento dei lavoratori, abbiamo più volte
chiesto un incontro pubblico o in Consiglio Comunale al quale c'è stato risposto "picche" e ora che la nave affonda il capitano l'abbandona. Tutto sommato è il male minore, personalmente spero che il Cda ne accetti le dimissioni e si proceda quanto prima a girar pagina eleggendo un nuovo presidente.
Guardando al futuro il
gruppo Primavera ha studiato un pacchetto di proposte, una strategia di rilancio della gestione della Fondazione e del parco che abbiamo elaborato consultandoci con tecnici ed ex amministratori e sottoporremo all'attenzione del sindaco e del Consiglio Comunale, oltre che alla comunità organizzando incontri pubblici. Abbiamo improntato la strategia (qua il
file pdf) sviluppata in quattro capitoli:
- riforma della governance della Fondazione,
- utilizzo di strutture e forme di lavoro,
- promozione della vocazione pubblica, didattica e rurale,
- necessità di progettualità.
Le proposte di governance sono articolate secondo una nuova visione del ruolo del presidente, della finalità della fondazione, del regime fiscale. Le proposte su lavoratori e le strutture riguardano il ricorso ad una cooperativa di lavoro e servizi, l'affidamento tramite bandi e il volontariato di giovani e associazioni.
Grande importanza viene mantenuta all'aspetto didattico e naturalistico, con lo sviluppo di progetti per l'inserimento di giovani nell'agricoltura, per cultura dell'ambiente e della biodiversità e per la promozione storico-archeologica. Tutto questo per affrontare le criticità immediate nell'attesa di poter sviluppare un progetto d'ampio respiro.
Questo documento è teso all'individuare un nuovo presidente che lo sposi, impresa non da poco visto che dev'esser individuato tra i residenti a Polcenigo in un momento di grande difficoltà generale. Vogliamo che il prossimo presidente non sia solo un volontario a tempo perso ma una persona seria che si presenti con un programma, un mandato da attuare e verso il quale render conto alla comunità per evitare che episodi come quello d'oggi non ricapitino.