Il Consiglio Comunale dell'11 Luglio vede le assenze dei consiglieri Santin e Lupano, si apre con un comunicato del
gruppo Primavera Polcenigo sulle
recenti vicende legate all'
affidamento di S.Floriano:
"Le dichiarazioni espresse dalla maggioranza secondo le quali la Giunta è estranea alle decisioni prese dalla Fondazione Bazzi sono irricevibili, confutate dal ruolo elettivo che il Consiglio Comunale svolge sul Cda della Fondazione, il ruolo di controllo che l’assistente al sociale (membro di diritto) dovrebbe svolgere e dalla presenza costante ed attiva di membri della Giunta alle riunioni del Cda. Quindi vi invitiamo a prendetevi la responsabilità delle vostre decisioni, anziché nascondervi dietro un dito.
Non avete voluto indire un bando pubblico né tantomeno criteri di selezione trasparenti. Come risultato sette mesi dopo la scadenza programmata (da tre anni) per partire con la nuova gestione si discute ancora l’approvazione del contratto con l’unico soggetto che è stato selezionato: una cooperativa di Mestre che guarda caso presenta come referente un consigliere di maggioranza. Questa settimana in Cda è stata espressa l’intenzione di concludere il contratto d’affidamento per una durata di 9 anni che coincide, non crediamo casualmente, con due legislature amministrative e solleva questa amministrazione da ogni preoccupazione legando le mani anche alla successiva. Lo riteniamo un gesto politico azzardato ed irresponsabile, oltre che un salto nel buio rischioso.
La cooperativa Controvento, a cui vanno i nostri auguri, si propone per prendere in affitto l’intero colle di S.Floriano per la cifra fuori mercato di 9.600 euro il primo anno e sta facendo leva sulla sua consapevolezza di essere l’unico offerente. Nella documentazione presentata per l'affidamento ci sono gravi mancanze: non c’è una stima aggiornata del parco macchine della Fondazione, le perizie sullo stato dell'arte degli impianti delle strutture (sicurezza). Inoltre viene a mancare il ruolo di garanzia sulla trattativa essendoci già stati accordi tra le controparti.
Denunciamo in Consiglio Comunale questa situazione al limite dello sciacallaggio, frutto dell’incapacità del suo presidente, Aldino Micco che da perpetuo dimissionario è opportuno se ne vada davvero e della Giunta che non ha saputo in sette mesi promuovere un bando serio con progetti concreti.
Il gruppo Primavera ritiene che in assenza di trasparenza e di offerte adeguate al valore del parco non si debba cedere un tale patrimonio per contingenza e convenga aspettare progetti migliori che sicuramente arriveranno con l'approvazione del nuovo PSR (Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020). Concludendo desideriamo ringraziare quanti si sono adoperati, secondo la propria sensibilità, per arginare questa situazione critica." Segue silenzio, nessuna replica. Il sindaco dice solo "grazie." e altrettanto fa il consigliere Riet. Si passa al punto successivo dell'
ordine del giorno.
Si sono poi votate le aliquote, tariffe e imposte comunali IUC, IRPEF, TASI ed IMU senza accadesse molto se non una discussione sul fatto che la maggioranza ha preteso il presidente e 5 membri su 9 delle Commissioni Consiliari e queste molto spesso non si riuniscono per mancanza di numero legale, quindi la Commissione Tributi non ha fornito alcun parere al Consiglio riguardo ai documenti da approvare. Per il sindaco ciò è dovuto ad acquazzoni e malattie, mentre mesi fa avevan proclamato che le Commissioni avrebbero funzionato molto bene grazie al fatto che erano tutte in mano loro. Sull'IMU abbiano nuovamente chiesto se si fosse tentato di modulare l'aliquota in base alle categorie catastali, il vicesindaco pur dimostrandosi d'accordo sulla proposta ha dichiarato che gli uffici non dispongono di risorse sufficienti per svolgere un lavoro così certosino, per quanto sarebbe opportuno.
Sull'ultimo punto trattato nella serata (la Prefettura ha chiesto agli Ambiti di collaborare con una cooperativa della Caritas per l'accoglienza temporanea dei migranti) abbiam fatto notare al sindaco ha lui si è già espresso contrario sui giornali e in sede della riunione dell'Ambito 6.1, che quindi l'opinione del Consiglio non gli interessa, altrimenti l'avrebbe richiesta prima e non dopo solo per validare una decisione già presa giusto per poi sbandierarla. Il dibattito si rivela degno del peggiore bar della provincia. Il consigliere A.Polese prende finalmente la parola per dire che in Spagna mostrano ai profughi le foto dei morti sui filo spinato per dissuaderli a partire, il sindaco pontifica delle politiche d'immigrazione della vicina Australia, solo l'assessore Pegoraro si dichiara a favore dell'opportunità di valorizzare la risorsa che i flussi migratori potrebbero essere per il Paese se ben organizzati ma poi ugualmente vota a sostegno del proprio sindaco. Unici a votare contro il consigliere L.Perut, Primavera e a sorpresa il consigliere E.Riet che rivendica la propria libertà di pensiero.
Questa la nostra dichiarazione depositata: "L'approvazione dell'intesa tra Stato-Regioni-Enti locali per la gestione dei profughi è un passo importante verso la realizzazione di un sistema ordinario di accoglienza nel nostro Paese. L’Italia dovrebbe dotarsi di un sistema di prima accoglienza vero, consolidato, non da approntare mese per mese. Una decisione dettata se non per spirito umanitario per la propria convenienza, perché lo vogliate o meno, i flussi migratori sono inarrestabili e nel tempo anzi destinati ad aumentare. Chiudersi a riccio, fare leva sulle paure, dichiarare che gli italiani in difficoltà vengono prima sono dichiarazioni ignoranti che nascondono l’incapacità di gestire una situazione difficile. Bisogna superare la cultura dell'emergenza per costruire, attraverso la collaborazione dei diversi livelli di governo, un percorso civile e condiviso di solidarietà.
Riteniamo che la convenzione, per essere efficace, si debba avvalere anche di un accordo, da approvare dalla Giunta comunale, con le principali associazioni del terzo settore operanti sul territorio. Un accordo che, a supporto della Prefettura, crei un supporto integrato di pronta accoglienza per il tempo strettamente necessario all’invio dei richiedenti asilo alle strutture previste dal sistema nazionale."