martedì 16 settembre 2014

Odio il piovedì


Sabato scorso a Budoia c'è stata l'interessante conferenza "Aspetti climatici del FVG" presentata all'interno della consueta sagra dei funghi, che si è arricchita presentandosi nella dicitura "Sagra dei funghi e dell'ambiente". I tre relatori, di cui non riporto i nomi perché ci sono state delle modifiche rispetto al programma, sono intervenuti per presentare il clima della Regione con le principali tendenze in cambiamento, le criticità della stagione nevosa e l'attività di ricerca del minimo di temperatura riscontrabile nelle doline.
Partendo dall'ultimo intervento è stato molto interessante scoprire come le caratteristiche geometriche delle doline contribuiscano a creare una situazione locale di aria esageratamente fredda che in contesti particolari (assenza di vento e nuvole) può portare alle temperature impressionanti di quasi -50°C. Gli altri due interventi hanno prospettato un preoccupante scenario futuro. Sull'arco montuoso friulano si formano facilmente le nuvole per l'incontro di venti caldi e freddi e pertanto piove molto o nevica. La neve però risente dell'aumento di temperatura globale e pertanto nella sua parte a contatto con il terreno non congela come in passato ma è soggetta a maggiori episodi di scorrimento. Detto più semplicemente: più neve e più valanghe. Anche a Piancavallo, dove però a causa dell'altitudine modesta il problema principale sembra essere che piove tantissimo e in quest'anno sono già stati raggiunti i 4 metri di pioggia. Nel complesso però in Regione la tendenza è verso una minore quantità di pioggia complessiva (circa -100ml) il che significa che piove di più e più intensamente in certe zone e parecchio di meno in altre. La temperature medie si stanno alzando e quello a cui stiamo assistendo è un prolungarsi delle instabilità della primavera dentro l'estate e dell'autunno dentro l'inverno. Il freddo e il caldo fanno capolino ma in maniera breve ed intensa, così com'è stato per quest'anno con le nevicate di fine inverno e il torrido ma breve mese di giugno. Questo in brevissimo quello che si è detto nelle quasi tre ore di conferenza, davvero molto interessanti. Il margine d'errore di queste previsioni ovviamente c'è ed è legato all'incertezza dovuta alla variabilità del clima e del tempo limitato delle osservazioni sperimentali; oltre ovviamente a non poter predire cosa avverrà quando il sistema climatico uscirà dall'equilibrio dinamico che stiamo alterando. In ogni caso sono stati fatti i complimenti dai relatori all'amministrazione per aver portato a conoscenza dei cittadini le problematiche dell'ambiente nell'occasione della sagra di paese e così già a pochi mesi dalla rielezione la rinnovata amministrazione De Marchi è già partita con il piede giusto.