
Allora si è votato e ha vinto Luigino Del Puppo. Di 3478 aventi diritto, il 59,7% ha avuto l'interesse di andare a votare mentre 1399 persone sono rimaste a casa. Mi domando quale possa essere il loro ruolo all'interno della comunità se non si disturbano nemmeno a dare una preferenza riguardo a chi amministrerà il loro e Comune nei prossimi 5 anni.
Il 59,7% che è andato a votare, ossia 2079 persone, non si si è mosso in modo compatto. Appena il 9%, quindi nemmeno uno su 10, ha scelto la lista civica di Luigino Del Puppo, ma grazie al sostegno della Lega (12%) oggi si può dire che comunque in una stanza con 10 persone in 2 sostengono Del Puppo. Queste due persone a mio avviso la pensano diversamente riguardo ad alcuni punti fondamentali come l'immigrazione e la sicurezza, ma evidentemente hanno ritenuto di poter superare le loro divergenze unendo le forze nella corsa al Municipio.
Mauro Quaia con le sue due liste civiche raggiunge un 17%, molto lontano dal 24% di Del Puppo ma almeno ha dalla sua un elettorato compatto e che condivide i suoi progetti, e non è poco.
Il PDL da solo, con Delle Toffola al comando, arriva ad un 16% ragguardevole. L'incompatibilità con i leghisti a mio avviso è evidente, sia per come il PDL ha condotto la campagna elettorale sia per come l'ha condotta la Lega, sgambettando di continuo in modo lecito e meno lecito gli avversari.
Attualmente quindi le liste civiche di Quaia sono il gruppo più numeroso del Comune (17%), seguite dal PDL (16%) e dalla Lega (12%). La Lista civica di Del Puppo è stata di fatto l'ago della bilancia, che con il suo 9% ha fatto pendere l'ago nella direzione del carroccio.
Guardando i dati in diagonale è interessante anche notare come il 28% dei cittadini abbia scelto un partito e il 24% invece una lista civica, un leggero divario che secondo me significa che nel dubbio gli elettori hanno preferito puntare su un simbolo, quasi fosse una garanzia.
In ogni caso... se è realistico esemplificare la situazione del nostro Comune in questo modo c'è da mettersi le mani nei capelli. In una stanza ci sono 10 persone: un leghista, uno di forza italia, tre persone appartenenti a diverse liste civiche che non è detto vadano d'accordo, un indeciso, quattro che se ne stanno seduti in un angolo in silenzio. I quattro silenziosi non so cosa facciano, gli altri sei litigano su tutto. E devono amministrare Polcenigo. In bocca al lupo.
L'analisi è basata sui dati presi da qua, se ci sono delle piccole incongruenze nelle percentuali è perché sono risultati ufficiosi.
Il 59,7% che è andato a votare, ossia 2079 persone, non si si è mosso in modo compatto. Appena il 9%, quindi nemmeno uno su 10, ha scelto la lista civica di Luigino Del Puppo, ma grazie al sostegno della Lega (12%) oggi si può dire che comunque in una stanza con 10 persone in 2 sostengono Del Puppo. Queste due persone a mio avviso la pensano diversamente riguardo ad alcuni punti fondamentali come l'immigrazione e la sicurezza, ma evidentemente hanno ritenuto di poter superare le loro divergenze unendo le forze nella corsa al Municipio.
Mauro Quaia con le sue due liste civiche raggiunge un 17%, molto lontano dal 24% di Del Puppo ma almeno ha dalla sua un elettorato compatto e che condivide i suoi progetti, e non è poco.
Il PDL da solo, con Delle Toffola al comando, arriva ad un 16% ragguardevole. L'incompatibilità con i leghisti a mio avviso è evidente, sia per come il PDL ha condotto la campagna elettorale sia per come l'ha condotta la Lega, sgambettando di continuo in modo lecito e meno lecito gli avversari.
Attualmente quindi le liste civiche di Quaia sono il gruppo più numeroso del Comune (17%), seguite dal PDL (16%) e dalla Lega (12%). La Lista civica di Del Puppo è stata di fatto l'ago della bilancia, che con il suo 9% ha fatto pendere l'ago nella direzione del carroccio.
Guardando i dati in diagonale è interessante anche notare come il 28% dei cittadini abbia scelto un partito e il 24% invece una lista civica, un leggero divario che secondo me significa che nel dubbio gli elettori hanno preferito puntare su un simbolo, quasi fosse una garanzia.
In ogni caso... se è realistico esemplificare la situazione del nostro Comune in questo modo c'è da mettersi le mani nei capelli. In una stanza ci sono 10 persone: un leghista, uno di forza italia, tre persone appartenenti a diverse liste civiche che non è detto vadano d'accordo, un indeciso, quattro che se ne stanno seduti in un angolo in silenzio. I quattro silenziosi non so cosa facciano, gli altri sei litigano su tutto. E devono amministrare Polcenigo. In bocca al lupo.
L'analisi è basata sui dati presi da qua, se ci sono delle piccole incongruenze nelle percentuali è perché sono risultati ufficiosi.
Bella questa analisi del voto! mi piacerebbe sapere anche in percentuale quanti hanno barrato solo il simbolo e quanti invece hanno anche scritto una preferenza...e fare poi un confronto di questi dati tra liste di partito e liste civiche...
RispondiEliminaPdL 516 pref. 239 (46,3%) ;
RispondiEliminaLega 429 pref. 166 (38,6%) ;
Progetto Comune 314 pref. 219 (69,7%) ;
Civica Democr. 290 pref. 153 (52,7%) ;
La forza 235 pref. 144 (61,2%)
ecco... PDL e Lega sono quelle con il numero minore di preferenze in percentuale!! Perché la gente vota il simbolo e non la persona.. Bravi a tutti e due: CVD.
RispondiEliminamentre invece il sindaco Del Puppo ora ci spiega: «Alle comunali non si sceglie attraverso il partito, la gente vota le liste e le persone, per questo è stato possibile questo risultato.»
RispondiEliminama li ha visti i dati??? la sua lista ha fatto il 9%, senza la Lega non andava da nessuna parte...e la lista della Lega è quella dove gli elettori si sono più limitati a far soltanto la croce!!
Buongiorno a tutti quanti.
RispondiEliminaIl dispiacere più grande che ho voto come candidato consigliere è che di giovani (di ogni lista) ne sia entrato solo uno. A differenza dei nostri vicini di Comune, i Polcenighesi non vogliono rinnovare l'amministrazione del paese. E' come se un eventuale svolta facesse paura!
Spero vivamente che i cittadini di Polcenigo non si pentino in futuro della scelta che hanno fatto.
Spero inoltra che i giovani esclusi dall'Amministrazone comunale (me compreso), partecipino attivamente e con maggior entusiasmo all'attività che riguardano le loro tematiche.
Ricordo a tutti che siamo il futuro di Polcenigo. Speravamo che il futuro fosse oggi ma...evidentemente dobbiamo ancora lavorarci su.
Dai che ce la faremo...
Direi che secondo le statistiche di Marco e Giorgio giustamente Mauro ha preso più preferenze, ma il dato è falsato in termini percentuali, visto che 300 preferenze su 550 voti appaiono percentualmente inferiori a 250 preferenze su 300 voti, ma la sostanza è e resta che il PdL oggi simbolo o preferenza è il partito di maggioranza a Polcenigo, e il tutto correndo da soli...., non con apparentamenti di vario genere, forse la pacatezza, e l'idea innovativa hanno premiato.
RispondiEliminaPer quello che riguarda i giovani eclusi dal consiglio, ricordo che serve serieta e lavoro anche per le commissioni comunali, che fungono da organo di controllo sull'eventuale lavoro dell'amministrazione.
Quindi avanti i giovani.
P.S. io non sono vecchio o almeno non mi ritengo tale, solo lavorando assieme e superando la diffidenza tra noi potremmo domani fare veramente qualcosa di nuovo per Polcenigo.
nessuno mette in discussione il PDL come primo partito del Comune. i dati però evidenziano come il vostro elettorato (e della Lega soprattutto) sia stato percentualmente più generalista, perchè (su questo converrai) un voto espresso a regola d'arte implica croce e preferenza. se una persona si limita a mettere la croce vuol dire che non ha chiara l'importanza fondamentale della preferenza e quindi il suo voto dal mio punto di vista non è pienamente consapevole.
RispondiEliminaper quanto riguarda la questione dei giovani candidati consiglieri non eletti ciò che conta non è 'l età anagrafica ma se la persona ha idee da portare avanti e progetti validi da sviluppare.
RispondiEliminaCon ciò non voglio assolutamente dire che chi non è stato eletto non aveva progetti e idee buone ma votare una persona prendendo come parametro di valutazione solo l' anno di nascita non è la miglior cosa