domenica 19 luglio 2009

Piste ciclabili


Si parla spesso del progetto ciclabile che unisce Polcenigo a Montereale. Si tratta senz'altro di una bella iniziativa di sviluppo, ma la domanda più sensata è: chi la usa questa pista?? Non sarebbe più pensato prevedere un piano di sviluppo ciclabile che colleghi Polcenigo a Sacile?? In questo modo verrebbe veramente incoraggiato il turismo, il percorso potrebbe snodarsi in modo da toccare i punti forti del nostro territorio quali la santissima, il parco di san floriano e il gorgazzo, terminando in piazza dove i sacilesi o la gente da fontanafredda si potrebbe fermare a prendere il gelato. Un percoso diretto e rapido che colleghi i due comuni verrebbe poi utilizzato anche d'estate dai ragazzi di Polcenigo che la sera o la mattina tornerebbero comodamente a casa da sacile senza rischiare punti sulla patente, incrociandosi magari a metà via sul ritorno con quelli che hanno avuto la stessa pensata per andare a fare una giro romantico al caffè Pinocchio o al bar Sorgente.
In realtà una pista ciclabile che colleghi Polcenigo a Sacile per non dire Polcenigo a Pordenone sarebbe un invito, e molta gente non usa la bicicletta proprio perché è scomodo percorrere le strade principali del territorio in quell'asse di collegamento (pedrada, la frazione di nave, il masat) che sono poco illuminate e non predisposte al traffico ciclabile, mettendo il ciclista sempre in ansia per il dovere di mantenersi accostato al fosso, in fila indiana guardingo per le buche o altri possibili imprevisti. Una pista ciclabile che colleghi efficacemente il centro di Sacile con le attività il cui sviluppo si desidera incoraggiare a Polcenigo sarebbe un progetto che il Comune dovrebbe prendere in considerazione se vuole davvero puntare sulla riqualifica del nostro paese.

8 commenti:

  1. Sono d'accordo, peccato però che il comune abbia dato la precedenza alle rotonde (tanto paga la regione)...cmq una pista ciclabile che colleghi Polcenigo a Sacile sarebbe senz'altro una buona cosa anche se presumo ci siano un po' di problemi a realizzare un'opera, seppur piccola come in questo caso, che interessa più comuni. Di certo non c'è dubbio sul fatto che, soprattutto d'estate, ci sarebbero molte persone che utilizzerebbero una pista riservata alle biciclette, anche semplicemente per fare un'escursione domenicale con la famiglia.
    Speriamo si faccia qualcosa, magari un giorno arriveranno dei contributi regionali anche per le piste ciclabili....

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  2. ... ma le 'rotonde' rendono di più... soprattutto per chi accede ai fondi europei...

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  3. cosa vuol dire "rendono" ? Sii piu' chiaro.
    Per le altre non so nulla, ma per quelle a S. Giovanni le hanno volute fortemente i cittadini, i membri del comitato "la strada e' anche nostra". Volevi forse dire che queste rotonde hanno "reso" qualcosa (soldi) a questi cittadini? A me non risulta, ma posso sbagliare.

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  4. ... bisognerebbe chiederlo ai vari assessori alla viabilità, così solerti nel far proliferare 'rotonde' di tutte le circonferenze in Friuli e in Veneto...
    Molte volte i cittadini 'vogliono' quello che le Amministrazioni concedono...

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  5. Io mi trovo d'accordo con Rick: le pise ciclabili sarebbero un primo passo verso una coscienza civica della strada e del suo uso; non a caso in Germania sono presenti dagli anni '70 e trovano un valido riscontro, mentre le rotonde proliferano solo in Francia e, ora, in Italia e i ciclisti rimangono penalizzati.

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  6. sono d'accordissimo per le piste ciclabili, Polcenigo, Montereale e oltre, Polcenigo - Sacile e oltre. Non c'è anche un progetto di collegamento Austria - Italia (Roma?). Penso possano avere solo un effetto benefico sul nostro modo di vivere, a tutto vantaggio della nostra salute psicofisica (e magari anche rappresentare un risparmio in termini economici per la sanità). E poi penso all'ambiente, dovremmo vedere meno spazzatura in giro, credo a nessuno faccia piacere vederla quando passeggia o fa un pò di ciclo-turismo.Benvengano anche le rotonde, anche se la loro distribuzione mi lascia perplessa qualche volta. Ma oltre a questo, vorrei tanto vedere dei civili marciapiedi per i poveri pedoni (anziani, bambini, mamme con passeggini sfiorati da sfreccianti auto). L'auto ha la precedenza su tutto?

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  7. apprezzo tantissimo la vostra partecipazione ma sottolineo l'importanza oltre che di un percorso turistico di interesse (asse Polcenigo-Valcellina ad esempio) la principale necessità di collegamento con un bacino di "ciclisti" quali Sacile o Pordenone. Sennò restiamo un'oasi nel deserto. Le bici come arrivano??? in macchina?

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  8. per lavoro percorrevo ca.70.000 Km/anno e mi consideravo uno che andava sempre di corsa. Ma da poco sono residente a S.Giov.di Polcenigo, dove mi aspettavo di trovare un traffico più moderato e rispettoso, invece ho potuto notare es :
    - tratto Budoia-Roveredo, é percorso da molti a volocità troppo pericolosa.
    - tratto Sarone-Gorgazzo-Budoia-Aviano, c.s
    - tratto S.Giov.di Polcenigo - Vigonovo, c.s.
    - tratto Vigonovo-Castello D'Aviano, c.s.
    - Tratto Vigonovo-Ceolini-Roveredo , c.s.
    Penso che un più rigoroso controllo, potrebbe rieducare molti ad una guida più moderata.
    - strada di collegamento S.Giov. centro con Santa Lucia di Budoia, nonostante la strada stretta, priva di alcun spazio per i pedoni, ed a curve "cieche", é percorsa da troppi a velocità pericolosa. Anche se la soluzione con posizionamento di opportuni dossi di rallentamento potrebbe essere fastidiosa, penso che possa rappresentare l'unica soluzione per contenere il rischio conseguente per tutti, pedoni,ciclisti,autisti, e costringerebbe gli utenti a moderare la velocità (soluzione questa adottata da molti comuni attenti al miglioramento della vivibilità e della sicurezza).
    Saluti
    Valentino

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