martedì 18 maggio 2010

Polcenigo verde


Quando un uomo è davvero povero, l'unica ricchezza che ha sono i propri figli. Questo era il concetto di proletariato. Quando un Comune è davvero povero, l'unica sua ricchezza è il territorio. Se poi è davvero un Comune molto sfortunato, un territorio privo di interesse, ma non è il nostro caso. Polcenigo ha avuto la fortuna di un territorio meraviglioso. Il perfetto punto di partenza della Storia, con la S grande. Anzi, preistoria, visto che la storia inizia con l'invenzione della scrittura. Preistoria con la P maiuscola solo quando la parola viene dopo un punto, sennò preistoria e basta. Passano tremila anni, e sono successe un bel po' di cose che se vi interessano vi andate a informare dal polcenigologo maestro Fadelli. Il punto è però che ora come prima Polcenigo può solo puntare sull'astuzia e sul territorio per stare bene. Alcuni Comuni sfruttano il territorio per lottizzazioni, metri cubi di cemento ed euri costruendo eserciti di villette a schiera (ogni riferimento al villaggio satellite di Fontanafredda è puramente voluto). A cosa servono tante case e tante persone ad un Comune? Lo rendono migliore? Divorano solo il territorio e tolgono un campo dove un bambino può correre con il pallone di giorno e le coppiette andare in camporella la notte. Forse piuttosto si può dire che se l'uno per cento delle persone che si interessa a qualcosa fosse una costante ad esemprio nella Proloco invece di essere 30 volenterosi, in un Comune di 6mila persone sarebbero il doppio, 60 volenterosi e si potrebbe fare una sagra un pochino più bella. Visto che la pompa non pesca più si raddoppia il serbatoio anzichè migliorarne la resa. Nel frattempo il territorio si consuma e..sorpresa, il territorio non è un bene rinnovabile. Una volta che c'hai costruito sopra una casa anche quando resta abbandonata, la casa rimane. Magari viene giù pezzo per pezzo, come il rudere sulla rotonda a S.Giovanni di Crispino, ma resta là. Si parla allora di pianificare il territorio, ma bisognerebbe anche gestirlo, il territorio già pianificato. Bisognerebbe valorizzare il percorso del livenza, dell'artugna. Le moto da cross vengono a correre abusivamente nell'artugna. Se ci fosse un percorso per le moto da cross verrebbero il doppio e non sarebbero pericolose. Il Livenza è un fiume meraviglioso e dov'è accessibile dal pubblico a parte la Santissima? Pochi eletti lo sanno. Quando andavo alle elementari mi ricordo che un giorno siamo andati in gita dove il Gorgazzo si unisce al Livenza. Ora è pieno di spine, impossibile per una scolaresca. In alcuni Comuni vengono date multe ai terreni lasciati in stato di abbandono. Nei comuni di posti turistici si prevedono parcheggi e mappe della zona. Credo che da noi questa cosa esista solo a S.Floriano. Per me in pagella Polcenigo ha voto 6, buone potenzialità ma dovrebbe migliorare nella partecipazione e nella gestione delle sue risorse, in particolare il territorio. Di buono c'è che a differenza di Fontanafredda non costruiamo ovunque palazzi e villette.

2 commenti:

  1. A cosa servono le case, villette, lottizzazioni?
    A far girare tutto... almeno fino ad ora...

    Il paradosso di oggi è che con un campo verde nessuno ci guadagna.

    Non ci guadagna il politico di turno che non incassa nessuna tangente o altro (una delle attività della mafia è sempre stata la compravendita di terreni agricoli che magicamente diventano edificabili).

    Non ci guadagnano l'elettricista, l'idraulico, il palchettista, il muratore, chi fa lavatrici, congelatori, piastrelle, tegole, cemento, ferro, il vivaista, lampadine, intonaci, fili elettrici, ecc ecc

    Insomma non ci guadagna nessuno. L'economia non andrebbe avanti. In America infatti sono stati costretti a concedere mutui subprime anche a disgraziati che non avrebbero mai potuto assolverli in modo da far andar avanti più possibile la baracca...

    Se si blocca il mercato della casa si blocca tutto, quello delle auto (eh si, una coppietta quando compra la casa si compra pure la macchinetta), degli elettrodomestici, i mobilifici, ecc ecc.
    La nostra economia è basata sul "comprare".
    E bisogna farlo anche spesso e tanto.

    Con le ristrutturazioni non ci guadagnano proprio tutti (non ci sono le lottizzazioni...) e sono anche più costose per il proprietario (vanno benissimo cmq le detrazioni che già ci sono).

    Sono d'accordo con te Marco. A me piacerebbe un comune che dicesse: stop alle nuove costruzioni, si ristruttura e basta. (cmq anche da noi hanno fatto scempi, vd casette invendute zona scuola, gorgazzo).
    Sanzionare chi non mantiene decenti le proprie proprietà esse siano case o boschi (non hai soldi per mettere a posto? vendi!).

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  2. Tutta l'Italia, Polcenigo in particolare, potrebbe vivere più che decorosamente, col turismo. Se solo i politici lo capissero! Le attività economiche, in fondo, non sono così rigide (è il mercato immobiliare che le ha rese tali...): possono mutare. Ci si può anche riconvertire, perché no? E poi, il turismo porterebbe anche un notevole arricchimento culturale... Ah, già! Ecco cosa si vuole evitare... Il solito "protezionismo" tutto italiano e, particolarmente, friulano.

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