domenica 21 agosto 2011

I ponti di Polcenigo: torrente Artugna

ponte guado
guado ponte
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IMG_4680 guado tra Rivalta e Pradarin
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12 commenti:

  1. Foto stupende. Ma... è un caso che siano tutti deserti?
    In posti così, dovrebbe esserci un viavai continuo di turisti!
    Hai fatto un percorso particolare, per raggiungerli tutti?
    Ti sei mosso in bici, in auto, in moto?

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  2. Sì!
    Tutti i turisti ai ponti di Polcenigo-Brigadoon, così Sara ci spiega quanto è brava con l'idraulica...
    :)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))
    gino

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  3. ho seguito il corso del torrente in mountain bike, c'è un sentiero che dal primo ponte diventa dopo qualche km strada bianca e sul tratto verso il cavalcavia ferroviario mi sono soffermato una mezz'oretta incrociando qualche coppia di ciclisti.

    mi sono reso conto ora di aver dimenticato il guado di via Pradarin, rimedierò.

    come si può vedere i ponti sono in buono stato, eccetto quello della fontaniva e un guado tra via Sacile e via Pordenone

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  4. Questi luoghi, così belli, collegati tra loro, ma inospitali, per la mancanza di segnaletica che, appunto, accolga il forestiero e lo accompagni lungo un percorso.
    Se uno li conosce e li apprezza, questi luoghi li frequenta, altrimenti non si accorge nemmeno che esistono e va sempre nei soliti posti (parco di San Floriano-superiore, sorgente del Gorgazzo e edicola ex-Minatelli).

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  5. Meglio così!
    Meno 'impatto ambientale' e più salvaguardia della natura!
    O no, cara Sara, amica della tuttologia?

    pino

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  6. Ho approvato in Giunta il 28.07.11 il programma della sagra dei cesti. Eravamo in tre, il numero minimo necessario, ed in alcune situazioni è difficile fare gli schizzinosi.
    Ora però mi è venuto un dubbio : è razionale portare la gente a visitare un sito , prima che esso sia stato in qualche modo censito ( nei suoi beni) e protetto dalle possibili asportazioni ?
    Possibile che l'UNESCO e la Sovrintendenza siano d'accordo ?

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  7. Io penso che la TRASPARENZA sia la SEMPRE l'arma vincente.

    Se tutti sanno, tutti vigilano, quindi non ci sono solo quelli che rubano. Supponiamo che nella località sia esposto un elenco di tutto quello che si deve trovare in quel luogo: se il visitatore trova che manca qualcosa, sicuramente lo segnala (naturalmente, deve essere indicato anche un recapito a cui potersi rivolgere).

    A proposito poi della sagra dei cesti, fareste bene a pulire quella meraviglia che era il Gorgazzetto a termine lavori e che adesso sta di nuovo diventando uno schifo. Deve essere inoltre accessibile al pubblico, non chiuso come qualcuno sta facendo ora, perché è area demaniale come lo sono le spiagge: tutti vi possono accedere.

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  8. Cara Sara, non mi hai risposto.
    Non stavo parlando del futuro ma dell'iniziativa di sabato e domenica di portare turisti in un luogo come il Palut.
    Perchè questo nome ? Questa è la salvaguardia della cultura e delle tradizioni locali. Palù è un venetismo attuale che mi è estraneo.

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  9. E' vero, non ho risposto a TUTTE le questioni che hai posto. Ci provo ora, punto per punto:
    se sia "razionale" portare la gente a visitare un sito prima che esso sia stato censito e protetto dalle possibili asportazioni, penso, come ho detto nella mia risposta, che prima va fatto il censimento; questo, però, non significa che si debba attendere che il censimento lo faccia l'UNESCO anche perché quando un bene diventa patrimonio dell'UNESCO, la sua tutela non viene trasferita ad esso, ma rimane comunque affidata all'ente "giuridicamente" competente, in questo caso i comuni di Caneva e Polcenigo; Così, ho risposto in parte anche alla tua seconda questione, cioè se sia possibile che l'UNESCO sia d'accordo con questa visita: non è l'UNESCO che decide se il sito sia visitabile o meno, ma sono i due comuni sopra citati.
    Quanto alla Soprintendenza, non credo che il sito sia necessariamente e automaticamente sottoposto anche al regime previsto dalla legge sulla tutela dei beni culturali e ambientali (non ho comunque approfondito questa questione), tuttavia mi stupisce che questo dubbio non sia venuto, per esempio, al vostro Segretario comunale. Mi viene così da chiedervi (e credo di aver già posto questa domanda in un'altra occasione) chi sia e cosa ci stia a fare, un "simile" Segretario comunale...
    Quanto al Palut, non sarebbe fuori luogo trovare la documentazione a testimonianza di quel nome (quello che dici è, in effetti, verosimile).
    Ti ringrazio comunque per la tua fiducia, altrimenti non mi avresti sottoposto un tuo dubbio.

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  10. La nostra Segretaria comunale è la dottoressa De Paoli Maria che ha preso il posto dell dottor Cappello ad inizio 2010, con risultati migliori della gestione precedente.
    Non credo fosse compito suo porsi il problema, ma doveva essere l'A.C. o meglio ancora i due Assessorati interessati a chiedere.
    Ciò non mi risulta sia stato fatto, in quanto si preferisce sempre la parte più immediata, gratificante e pubblicitaria.

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  11. Mi è giunta notizia che domenica 11 alcuni sommozzatori si sono immersi nelle acque del Palù, Senza alcuna autorizzazione nè della Sopraintendenza nè di altri.

    L'Assessore Sanchini ed il Sindaco di Caneva sono stati avvertiti.

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  12. Mi ricordo il ponte ferrovia vicino via Ciaseril e anche le altre viste. Miei nonni hanno avuto una fattoria in via Grave. Sono nato in Inghilterra ma come un giovane mia famiglia ha visitato li` e siamo rimasto in questo luogo per molte estati.
    Ciao a tutti.
    Lorenzo Diana
    Londra

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