martedì 11 giugno 2013

Progetti di Sisifo

Una cosa bella dell’era di internet è che inserendo in un motore di ricerca due parole chiave in meno di un secondo puoi avere a disposizione immagini e documenti a cui decenni fa avevano accesso solo gli specialisti del settore. Ecco che vi propongo di cercare “consolidamento spondale” su google e confrontare i risultati e le immagini con quanto realizzato, non so ancora da che ditta e sotto quale direzione dei lavori, sull’Artugna in località Fontaniva.
Senza spingerci troppo nel dettaglio, un intervento ben fatto prevede innanzitutto di contenere l’erosione della scarpata e facilitare lo sviluppo della vegetazione. Ci sono un sacco di tecniche possibili, dall'inserimento di geocelle in polietilene, vari interventi di ingegneria naturalistica, utilizzo di stuoie. Non serve una laurea in ingegneria idraulica per capire che mettere solo dei grossi massi (che il torrente in piena ha già dato ampia prova di poter dissestare e sballottare) e non fissarli pure con niente, neanche del calcestruzzo, è uno spreco di risorse che potevamo evitarci.
L’intervento realizzato è evidentemente frettoloso, raffazzonato e privo di progettualità. Mi domando cosa abbiano lasciato a fare quel muretto, che in autunno la forza della corrente ribalterà e romperà. Altrettanto triste destino, ma forse impiegandoci qualche piena in più, succederà ai profili delle sponde, costituiti solo da sassi di granulometria varia. Nel frattempo sembra che ci siamo arresi a sistemare l’altro guado (tra le vie Pordenone e Sacile) e tutto sommato, piuttosto che buttar via ancora denaro pubblico per interventi ridicolmente inutili, meglio così.

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8 commenti:

  1. Sono i soliti interventi realizzati senza progettazione. Magari da architetti paesaggisti, che dovrebbero, invece, occuparsi di paesaggio.
    Sai, Marco, sono del parere che ormai le amministrazioni pubbliche dovrebbero evolversi. Supponiamo che si debba realizzare, appunto, una sistemazione spondale. Cosa dovrebbe fare, un Comune? Secondo me, dovrebbe innanzitutto incaricare un geometra per ottenere un rilevo dettagliato di un’area più vasta di quella oggetto di intervento; poi, dovrebbe incaricare un geologo, per eseguire la qualificazione di quell’area. Infine, dovrebbe incaricare un ingegnere per il progetto della sistemazione spondale. Il progetto, poi, andrebbe valutato da un’apposita commissione di esperti (chimici, biologi, naturalisti, agronomi, architetti), che ne definisca le eventuali modifiche o gli eventuali approfondimenti o la fattibilità, in nome di una sua funzionalità complessiva.
    Colgo inoltre l’occasione per invitarti a leggere ilmio nuovo post (scusa, se è un po’ lungo).

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  2. Ad integrazione di quanto sopra, ricordo una interrogazione del Popolo della Libertà "Ponte sull'Artugna" che ha avuto risposta riportata nella delibera di CC 56/2010.
    Poi un'altra del gruppo Misto "Ponte sull'Artugna-sicurezza stradale in via Sacile che ha avuto risposta riportata nella delibera di CC 38/2011. Se vogliamo parlare di Artugna, parliamo anche di questo.

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  3. Ho dimenticato di dire che queste delibere e gli allegati che vengono richiamati (testo delle interrogazioni) non sono da me reperibili sul blog. Non credo si tratti solo di una mia incapacità ad entrare nel sito comunale e quindi per avere una idea chiara è necessario recuperare anche gli allegati. O chiedere agli autori delle interpellanze (Polese Angelo e Luca Imperio).

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    1. Non ho ben chiaro a cosa fai riferimento, tutti i link dell'ultimo post "gattini ciechi" sono funzionanti; a volte capita che quelli vecchi "scadano" ma quelli che ho controllato funzionano ancora. Sono al più riferimenti a documenti che archivio su Google Drive, forse hai limitazioni d'accesso a questo servizio?

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  4. Mi riferisco alla delibera di CC 56/2010 che riguarda la risposta alle interrogazioni evase nel Consiglio Comunale del 29 novembre 2010. . Tra quelle c'è la risposta a Polese sulla sicurezza del Ponte dull'Artugna. Peccato che tra gli allegati richiamati non compaia il testo dell'interrogazione ma solo la risposta e quindi manca una informazione fondamentale.
    La cosa non è una novità : molto spesso non è leggibile il testo degli allegati.

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  5. Prendo atto con piacere che da oggi 23 luglio 2013, nel sito comunale sono presenti anche gli allegati alle delibere.
    Vedo con soddisfazione che si tiene conto delle osservazioni.
    Ed allora altre due domande sullo "stato dell'arte" di alcuni lavori :
    1) distributore GPL a San Giovanni
    2) impianto fotovoltaico sulla Malga "Fossa de bena " finanziato dalla regione nel 2012.
    Grazie per l'attenzione.

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  6. Una precisazione per l'impianto fotovoltaico in Fossa de bena : i 15.000 € avuti dal Comune di Polcenigo a fondo perduto, sono un interessamento del Consigliere regionale della Lega Nord Mara Piccin. A livello locale è stato fondamentale Fantin Marino, facente parte della Commissione Alpeggio, nominato dal Gruppo nella Amministrazione precedente.

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  7. Il Gruppo che ha nominato Fantin Marino è "la forza delle idee" capgruppo Mauro Quaia.

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