giovedì 7 agosto 2014

Cosa fatta capo ha


E' pubblicata sul Messaggero Veneto di oggi una dichiarazione del Consigliere della Fondazione Bazzi Ilario De Fort, eletto dalla minoranza nella curiosa situazione del nostro Consiglio Comunale in cui le minoranze unite rappresentano 972 voti mentre l'Amministrazione Della Toffola 746. Lo ricordo per chiarire una situazione in cui, seppur largamente criticata per 8 mesi di temporeggiamento, l'A.C. non ha prestato orecchio a proposte e segnalazioni d'ogni genere, arrogandosi il diritto di decidere in libera autonomia senza consultare i cittadini, il Consiglio Comunale, le Commissioni e nemmeno attendere il voto del Cda della Fondazione. Le decisioni non potrebbero essere prese in un posto più lontano dalla piazza pubblica.

Nella mia veste di Consigliere del Cda della "Fondazione ing. Bazzi e madre Ida" ritengo doveroso informare i cittadini sulla situazione della Fondazione nel periodo di gestione di quest'ultimo anno, proprietaria com'è noto del parco rurale di S.Floriano di Polcenigo.
 -Bilancio di previsione 2013 - approvato con un anno e due mesi di ritardo sulle disposizioni dello Statuto
 -Conto consuntivo 2012 - approvato otto mesi in ritardo
 -Bilancio di previsione 2014 (il termine era 31 dicembre), approvato nel Maggio 2014
Porto all'attenzione inoltre che il Bilancio di previsione 2013 e il Conto consuntivo 2012 sono stati approvati due giorni prima dell'incontro fissato in Consiglio Comunale congiuntamente dai gruppi di minoranza per affrontare il tema. Tali documenti, come può verificare, sono stati redatti con superficialità e senza rispettare a mio avviso il principio di verità, ossia accertare in modo chiaro, veritiero e corretto la propria situazione patrimoniale e finanziaria, in quanto risultano inserite Bilancio di previsione 2013 finanziamenti non erogati che quindi a mio parere distorcono l'ammontare del passivoTali finanziamenti non sono stati erogati in ritardo in parte per la mancanza di adeguata rendicontazione delle spese. Il presidente Micco, in carica dal 2011, ha deciso che la Fondazione aprisse partita IVA e diventasse un'attività commerciale. Questa decisione è stata presa senza consultare il Cda e non è mai stata rettificata.Da gennaio 2014, ossia dalla data di scadenza del contratto dei lavoratori ex ERSA, Aldino Micco ha presentato le proprie dimissioni da Presidente (formalizzate e rese pubbliche già nel dicembre 2013) e da consigliere della Fondazione ma di fatto è rimasto in carica assumendosi il compito di decidere di esternalizzare la gestione dell'intero colle individuando un soggetto privato.Avvalendosi delle libertà dell'ente Fondazione, soggetto di diritto privato, non si è proceduto ad un bando pubblicoIl Cda, i cui membri sono per 4/7 espressione dell'Amministrazione Comunale e quindi legati all'attuale maggioranza del sindaco Della Toffola, ha scelto come interlocutore la cooperativa Controvento di Mestre, che ha presentato come referente sul territorio un consigliere di maggioranza.A completamento del quadro segnalo che l'Amministrazione Comunale e la Fondazione hanno negato più volte le richieste sollevate dalle minoranze di confronto in un incontro pubblico e quando si sono viste obbligate hanno evitato venissero verbalizzate le dichiarazioni rilasciate; pur essendo membro del Cda di diritto l'assessore al sociale Oliva Quaia si è sempre rifiutata di relazionare il Consiglio Comunale delle decisioni prese in Fondazione ed è stato reso pubblico che la Fondazione abbia utilizzato parte dei fondi un cospicuo lascito testamentario per finalità diverse da quanto prescritte, precisamente per coprire lo scandalo di non avere liquidità per pagare i lavoratori. Anche questa decisione è stata presa in autonomia dal presidente Micco senza consultare il CdaL'amministrazione ha dichiarato che non sono state fatte forzature politiche per la cessione del Parco di San Floriano e che l'ultimo Consiglio di Amministrazione aveva dato mandato al Presidente Micco di firmare apportando alcune modifiche che sono state recepite dalla controparte. Si tratta di una manipolazione dei fatti, perché Il Cda aveva visionato la bozza di contratto e dato mandato al presidente Micco di apportare delle modifiche riguardanti:
- canone / fideiussione- reinserimento dell'art.13 che era stato rimosso e prevedeva che Controvento accettasse la struttura come idonea
- perizie (redazione dell'attestato di prestazione energetica, obbligatorio per i canoni d'affitto, controllo degli impianti)
Tali modifiche dovevano essere recepite e approvate dal Cda, che ora non è nemmeno a conoscenza di che versione del contratto sia stata firmata! La Fondazione si è assunta impropriamente la decisione di chiudere l'affare senza rispettare il ruolo del Consiglio d'Amministrazione. Ciascuno può prendere le proprie posizioni sulla scelta, ma l'affidamento di S.Floriano deve essere svolto a regola d'arte, rispettando il ruolo del CdA sovrano. Invece abbiamo assistito a favoritismi politici, sotterfugi e incapacità di gestire correttamente e formalmente la cessione. La procedura ha mancato della figura del Presidente come riferimento per il progetto, in quanto è dimissionario da 8 mesi, e del segretario che non ha fatto da garante sull'operazione in quanto non più super partes.Il Cda aveva stabilito di cedere parte del parco macchine a Controvento per un valore di 30mila euro e vendere il restante separatamente, che fine ha fatto questa scelta? Si era deciso di aspettare ci fosse un inventario aggiornato, ma nemmeno quello è stato atteso. Nel parco macchine ci sono macchinari appartenenti all'ERSA e quindi pubblici, quelli non possono essere ceduti senza il parere dell'Ente in questione.Sono stato eletto in CdA per svolgere un ruolo propositivo e di sorveglianza sulle decisioni e oggi vengo a sapere dai giornali che il contratto è stato firmato aggirando il Consiglio d'Amministrazione.

4 commenti:

  1. Bravo Ilario De Fort, così si fa. Duri e puri fino in fondo. Ma ti ricordi il maresciallo Badoglio? Sai quello che prima dell’otto settembre faceva proclami di guerra con i tedeschi e poi trattava di nascosto con gli alleati? Voci al bar, maligne sicuramente, dicono che mentre vengono fatti proclami contro Controvento a tua firma, forse non scritti proprio da te, nel frattempo tu ti affretti a tranquillizzare quelli della Cooperativa dicendo che “è solo politica…”. Ovvero son drio scherzar, passada la buriana poi vegnè su a venderve un fia’ de salami e ossocoi, sentirè che boni…
    Qual è la verità?
    P.S. Rinnovamento, sempre le stesse male lingue dicono che ti hanno visto domenica sul colle con Riet, il Sindaco, il Vice e il Pegoraro. Che ci facevi di bello? A Polcenigo proprio non ci si annoia mai…

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    1. Forse mi ripeto. Domenica ero a San Floriano, da solo, e c'erano anche i tre amministratori attuali con i quali non ho nulla in comune.
      La mia posizione su San Floriano è arcinota : credo ad una iniziativa che abbia un riscontro economico e mi sembra che 230.000 € di affitto in nove anni,l'acquisto cash delle attrezzature ed una fideiussione, lo abbia. Tutte le altre proposte non si impegnavano concretamente anche se erano state tenute molto in considerazione dal sindaco, salvo poi saltare sul carro dell'unico vincitore possibile.

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  2. Buongiorno Signor Anonimo,
    In effetti ho avuto il piacere di incontrare proprio ieri i soci della cooperativa Controvento:
    devo ammettere che mi sono parse due persone disponibili e, cosa ancora più apprezzatto, si sono rivolti a me senza rancore e con un linguaggio semplice.
    A dispetto di quanto comunicatomi dal Presidente della Bazzi in CdA che mi aveva comunicato che con me non volevano più parlare.
    A loro ho detto quanto pensiamo io e credo anche il tutto Gruppo Primavera: nessuno ha mai messo mette in dubbio le loro buona fede, ci interroghiamo, invece, su quanto è accaduto negli ultimi quattro anni e sulle modalità alle quali si è giunti a questa nuova gestione.

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    1. Tante botte per Ilario! Ne hai fatta di strada, tieni duro che mi sembri l'unico pulito... Coraggio!

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