venerdì 4 giugno 2010

Basta il pensiero

Riporto dall'Espresso del 3 giugno 2010 - "Scandalo auto blu"

[...] E' il caso del Friuli, dove il presidente del consiglio regionale Edouard Ballaman qualche giorno fa ha fatto il beau geste e rinunciato alla potente Audi in dotazione per rimettersi alla guida della sua vecchia e sgangherata Rover verde padano. Un annuncio cui, però, è seguita la beffa. Il regime di rimborso spese della Regione autonoma risulta addirittura più caro dell'auto di servizio. E così da quest'anno l'Ente pagherà 3.210 euro in più al mese proprio al presidente senza autista, che finirà per costare il doppio di prima.

A Polcenigo, per chi ha la memoria corta, Ballaman ci era stato presentato dal suo amico e collaboratore "superassessore" Santin come l'uomo da seguire, forse è il caso si prendano altri modelli.

65 commenti:

  1. E' straordinerio che il rimborso spese sia superiore!!! è una magia che solo in Italia poteva accadere!
    Con ottimismo verso la Grecia!!!

    Ma poi cosa c'entra la Grecia? noi siamo già molto peggio della Grecia, non falliamo perchè non ci fanno fallire se no finisce tutto. Ovvero, per i creditori è meglio che rimaniamo in vita così il debito almeno un pò lo paghiamo...
    Ed è altrettanto ovvio che economicamente parlando siamo più forti della Grecia. Infatti come sempre accade quando ci sono problemi i primi a soccombere sono i più deboli, la Grecia appunto.

    Ma a me interessa solo un dato (non il pil che sta mattina sembra che cresca): quante industrie, fabbriche, società stanno nascendo? e quante invece stanno chiudendo, rimpicciolendosi?
    basta fare questo conto...

    Perchè tanti giovani non trovano più lavoro? Non è che di colpo le industrie non ne vogliono più, anzi, una società ha più convenienza ad assumere un giovane. E perchè allora?
    Perchè non le serve un aumento di personale! Perchè non stanno nascendo nuove fabbriche! Perchè, per fortuna sia chiaro, non può licenziare i dipendenti anziani per assumere giovani!

    Ormai si trova un lavoro solo per cause di forza naturale (passaggio a miglior vita di qualcuno), per conoscenza, per scambi di favore tra parentado, e poco altro. Non c'è più nessuno disposto ad assumere qualcuno e insegnargli qualcosa (ricordo che quasi tutti non nascono "imparati" e che scuola e mondo del lavoro non vanno di pari passo).

    Questa manovra non è nulla. In un futuro prossimo ce ne saranno altre.

    Mi interesso di questi argomenti. Finora non ho però ancora sentito nessuno spiegare il perchè di questa crisi strutturale. Parlano di speculazioni, mutui sub prime, derivati, ecc che sono solo conseguenze e non spiegano invece perchè queste cose sono avvenute.
    Perchè le banche statunitensi sono state costrette a dare prestiti anche a persone che mai avrebbero potuto restituire il prestito? Perchè?
    L'avevo già accennato in un post scritto mesi fa e non ripeto.

    Sono ottimista solo se le leggi del mercato cambiano subito.
    Libero mercato solo tra gli stati dove un operaio ha un salario simile.
    Se Steve Jobs vuole vendere il suo ipad da noi o in Francia o negli Usa, lo costruisce qui. Può benissimo produrlo lì, ma lo vende lì!
    Troppo facile sig. Steve Jobs, sig. Bialetti, sig. Omsa, sig. ecc ecc produrre dove un operaio prende 50 euro al mese... e rivendere da noi.
    Al breve lo stolto ignorante dirà che ne trae un vantaggio perchè lo paga meno, alla lunga si trova senza lavoro... e senza soldi non compri nulla!

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  2. Mi vengono in mente alcuni detti.
    Primo tra tutti, il classico: «Il lavoro nobilita l'uomo.»
    Ne ho tratti però degli altri, da Wikipedia, che vorrei proporre, per alcuni risvolti particolari:
    «Tutti devono lavorare: o con le mani o con la testa.»
    «Dove il lavoro coltiva il campo, non vi nascono ortiche.»
    Questi due mi fanno venire in mente la nostra Costituzione, dove, all'articolo 1, è scritto:
    «L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.»

    Il lavoro, dunque, come fondamento della democrazia. Se tutti lavorassero, non ci sarebbero fannulloni dediti a truffe di vario tipo, comprese quelle perpetrate da coloro che occupano dei posti all'interno delle istituzioni (non mi riferisco solo ai politici).
    Ad essi, dedico i seguenti due detti, sempre tratti da Wikipedia:
    «Chi lavora guadagna la vita; chi non lavora, la ruba.»
    «Chi si vergogna di lavorare, abbia vergogna di mangiare.»

    Tuttavia, se si guarda alla realtà italiana degli utlimi 30 anni (o forse più), bisogna ammettere che non è il lavoro a "nobilitare" l'uomo, ma i soldi: se si possiedono i soldi, si è rispettati, addirittura riveriti. Così, i detti si sono un po' trasformati, nell'illusione che l'abbondanza di soldi faccia acquisire la stima (sempre da Wikipedia):
    «Il lavoro dà benessere, abbondanza e considerazione.»
    «Il lavoro porta seco l'agiatezza, l'abbondanza e la stima.»
    Insomma, al lavoro si è cercato di affidare la possibilità di arricchirsi per emanciparsi, per ottenere stima e considerazione.
    Poiché, però, non si può lavorare più di 24 ore al giorno, si è dovuto cercare un altro modo per arricchirsi, così il lavoro ha perso di importanza.

    A chi dunque si affanna per cercare il prestigio, evitando il lavoro, suggerirei di sottoporsi a una terapia a base di lavori forzati.
    Cito, a tale proposito. ancora due detti che propongo di seguito (naturalmente, tratti da Wikipedia):
    «Il lavoro non è soltanto una necessità, è anche un piacere.»
    «Il lavoro risana l'anima e il corpo.»

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  3. "Il lavoro nobilita l'uomo... e lo rende fesso!"
    "I soldi non fanno la felicità, ma aiutano a vivere bene!"
    La cara Sara non conosce altre banalità?
    :-)

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  4. Personalmente non condivido l'enfasi retorica di Sara, ma comprendo l'autentica motivazione ideale. Ma non capisco la solita vuota critica dell'ennesimo (o solito) anonimo capace esclusivamente di "pensare" in modo derivato. Forse pensare con la propria testa è troppo faticoso, meglio un tranquillo parassitismo intellettuale.

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  5. Resta il fatto che il TG regione ha dato solo la notizia di Ballaman che rinunciava all'auto blu (risultando virtuoso), mentre per sapere che in verità i costi sono raddoppiati ho dovuto comprare e leggere l'Espresso. Disparità di dimensione di pubblico, ma daltra parte i cittidani meno sanno peggio votano e a certi politici conviene mantenerci ignoranti.

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  6. è vero! ahimè se una persona ha il "macchinone" è più rispettato da tutti. E non importa come ha fatto i soldi, magari evadendo le tasse e in un certo modo rubando anche al deficiente di turno che lo venera...
    Per me è sparito il senso di critica verso chi ha il potere. Una volta, forse, c'era del sano disprezzo, della giusta rabbia verso le disparità di potere, soldi, ecc.
    Ora tutto è tollerato.
    I vari "potenti" possono fare tutto e nessuno più si indigna.
    I valori non esistono più. Si può fare qualsiasi cosa, e qualsiasi cosa viene accettata, per arrivare ad essere "qualcuno".
    Forse gli ideali servivano proprio a questo.
    Meglio essere carne o essere pesce che nulla.

    Vero Marco! Giusto per la cronaca qualche settimana fa l'avevo letto pure nel Gazzettino la questione dei rimborsi...
    Se non ricordo male una delle "ripulite" primarie in Rai era stata fatta proprio ai direttori delle reti regionali. I risultati non sono tardati!!!

    A volte cmq sono fin d'accordo con alcune proposte della Lega. Ma altre volte mi chiedo se invece non sono solo un grande bluff... come nella rimozione delle province... la minaccia di "guerra civile" in caso di rimozione di quella bergamasca... la nuova casta famigliare che sta nascendo nella lega... il voler a tutti costo mettere uomini loro ai vertici di enti e cose varie...

    Ecco, vorrei solo capire se tutta la loro enfasi serve per effettivamente cambiare le cose in questo paese o solo per diventare anche loro come i dinosauri che dicono di voler estinguere... e in parole povere continuare a mangiare sulle spalle di tutti.

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  7. Non provo una grande simpatia per Beppe Grillo e non sempre condivido il suo modo di fare, soprattutto quando si dimostra imprudente di fronte a certe esternazioni (come il fotovoltaico e la "vettura" Eolo) oppure quando manda avanti masse di giovani inesperti e non formati, tuttavia paganti. Concordo, però, con la sua idea di fondo, con la quale ci vuole ricordare che i politici dovrebbero essere i rappresentanti del popolo e non viceversa.

    Il problema è che noi italiani, in generale, non abbiamo il senso della democrazia. Siamo ancora un popolo "monarchico": stiamo sempre in attesa di ordini, di qualcuno che ci dica cosa "dobbiamo" fare. Ci piace, poi, trascorrere il tempo a lamentarci di quel qualcuno.

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  8. (provocazione) secondo diversi scrittori e giornalisti infatti i politici rappresentano anche troppo bene il popolo.. facendosi specchio (in grande) della pratica diffusa dell'evasione fiscale, delle raccomandazioni, dell'abusivismo, dei reciproci favori...

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  9. Vero anche questo. Immagino che tu ti stia riferendo alla cosiddetta demagogia, vale a dire l'arte di raccontare quello che il popolo vuole sentirsi dire. Quello a cui mi riferivo io, invece, è il fatto che il popolo si preoccupi dei bisogni dei suoi governanti, al punto che chi guadagna 800 euro al mese e trascorre magari tutti i giorni davanti alla stessa macchina (in fabbrica) abbia a cuore, per esempio, la vita privata violata di neri, rossi, azzurri, verdi vari e gabbiani arcobaleno. Questo succede, probabilmente, perché crede veramente di potersi trovare, un giorno (non si sa mai nella vita...), al posto suo. Insomma, Berlusconi incarna i sogni degli italiani e quindi rappresenta degli italiani che non sono nemmeno virtuali, bensì del tutto intangibili. Ciò, insomma, che non è previsto da una Costituzione democratica, come è la nostra.

    Gli italiani, dunque, dovrebbero svegliarsi e capire dove si trovano e, se vogliono davvero iniziare a realizzare i propri sogni, dovrebbero pretendere di essere rappresentati per quello che sono realmente e non per quello che già vorrebbero essere.
    Come sostiene (ingenuamente?) Rossana Casadio, di Sacile (http://www.sacilepartecipata.it/), la politica dovrebbe basarsi sui dati, altrimenti, cosa ci sta a fare?

    Fino a qualche anno fa, ero convinta anch'io che i politici fossero effettivamente rappresentanti di questo popolo evasore (di tasse e di qualsiasi tipo di responsabilità) e contrario alla meritocrazia: oggi credo che siamo riusciti ad andare oltre, nel verso del peggio.

    Mi chiedo se mai gli italiani si risveglieranno dai loro sogni e cosa dovrà succedere perché si arrivi a ciò.
    Forse, qualcosa si inizierà a vedere alla fine di luglio (quando l'ultima manovra sarà tramutata in legge) e se non si vedrà alcun cambiamento sarà perché gli italiani sono ancora assopiti o sarà perché la TV non mostrerà più niente.
    Guarda caso, proprio alle soglie di agosto, arriva questa "mazzata" (il D.L. che diventa L.), quando gli italiani sono in ferie e la TV già non trasmette niente.

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  10. @Sara: mah, io invece sono grato a Grillo! posso a volte neppure io condividerne i modi ma di certo non è che per questo lo considero in modo negativo. Gli sono grato perchè in un certo modo ha aperto gli occhi (non solo lui) su tante questioni che erano tenute ben nascoste da quasi tutti. Lo conosco da tanto tempo e capisco perchè i suoi modi a volte sono rudi...
    Diciamo che ha raggiunto un livello di insofferenza elevato...
    Poteva starsene in Rai con un contratto da 2/3 milioni di euro all'anno... assecondando il vario direttore di rete e così via.
    Di certo non percepisce uno stipendio pubblico, non è sceso in campo personalmente e non professa l'accaparramento a più non posso di vari benefici (vedi rimborsi spesa elettorali).
    Che altro dire... ha cercato di dare uno scossone a quelle persone che non condividevano certi modi di fare politica ma non si sentivano rappresentati da nessuno. Non credo che quello che dica non sia condivisibile da persone che non hanno vari interessi di partito.

    Non ho capito il tuo dubbio sul solare ed eolico... queste tecnologie ovviamente sono agli albori e ovviamente possono avere tutte le pecche del caso. Ma puntare su questo è essenziale per tutto e tutti.
    A fine ottocento il petrolio non era conveniente e solo grazie ad immensi interventi statali è diventato un prodotto di "facile" produzione...
    Facile tra virgolette perchè neppure oggi l'estrazione del petrolio è semplice e non è che esce dal sottosuolo già pronto per metterlo dentro la macchina... è uno dei processi più impattanti... ma dietro ci sono interessi e bisogni immensi... altra storia.

    @Marco: è vero, credo che metà delle persone sia in qualche modo negativa... e non è la fede in un partito a delimitare ciò...
    Soluzioni? non ce ne sono! l'importante sarebbe non farle arrivare al potere... e cmq basta guardarsi alle spalle e non prenderla in quel posto...

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  11. Mi spiego meglio: il mio dubbio non riguarda, in generale, il solare e l'eolico, ma riguarda, in particolare, due precise scelte di Beppe Grillo:

    la prima, è relativa all'acquisto di pannelli fotovoltaici per uso personale, poi propagandati come una grande opportunità; Beppe si è dimenticato di dire che, in realtà, non tutti, nonostante gli incentivi, sono in grado di acquistarseli, perché sono molto costosi (ammesso che effettivamente convenga, vedi, per esempio, http://ingegneriasanitaria.blogspot.com/2008/08/risparmio-energetico.html);
    mi chiedo, poi, come mai non dica, oggi, quanto siano convenuti a lui e perché non abbia cercato, nel contempo, di lottare contro la "vera" liberalizzazione dell'energia, visto che esiste ancora una nutrita schiera di cosiddetti "clienti vincolati", che si devono accontentare del cosiddetto "scambio sul posto" senza, di fatto, poter vendere l'energia.

    la seconda, si riferisce a Eolo, un prototipo di automobile con motore alimentato ad aria compressa: c'è qualcuno che possa raccontare di aver visto il motore (dal vero!), grande assente a fiere e manifestazioni varie?
    Peraltro, chi ha un minimo di conoscenza di termodinamica, ha subito chiaro che non può esistere una cosa del genere (vedi, per esempio, http://www.kensan.it/articoli/Eolo.php).

    Beppe Grillo è anch'egli una vittima del sistema, solo che non ammette pubblicamente di esserlo. Che male ci sarebbe, in fondo, ad ammetterlo?
    Sarà mica colpa sua se uno dei mali della della nostra società asservita alla Chiesa cattolica romana è di intendere che la cultura sia solo quella che non riguarda le scienze?

    Se Beppe dicesse: «Sentite come sono ignorante, grazie ai numerosi anni sprecati a garantire stipendi, scaldando banchi per niente: a quando la riforma dei programmi scolastici? A quando la formazione di libere menti pensanti, che possano diventare i cittadini di domani, magari tutori della nostra anzianità, quando avremo bisogno di cure e di assistenza? Quand'è che vedremo gli allievi poter superare i prorpri maestri?»

    Non so, ma non riesco a credere fino in fondo alla buona fede di Beppe Grillo. Naturalmente, sarei lieta di scoprire che mi sbaglio, perché c'è molto bisogno di persone che siano, quanto meno, in buona fede.

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  12. Grillo potrà prendere anche lucciole per lanterne ma almeno tenta di proporre qualcosa di nuovo...
    E non prende nessuna percentuale da nessuna casa di pannelli fotovoltaici... per non parlare del progetto eolo che appunto è solo un progetto (credo) e quindi chi lo pagherebbe?

    Grillo ha affrontato temi tabù che ora vengono fuori per cause di forza maggiore...
    Non esistono santi o altro, ma aver persone che denunciano le varie sconcezze dei vari potenti di turno, è già qualcosa...

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  13. Sono abbastanza d'accordo nel difendere Grillo che, con tutti i suoi difetti, almeno fa qualcosa di buono. In certi argomenti poi è davvero efficace.. il rovescio della medaglia è che talvolta le spara un po' grosse e tende ad essere inconsistente.
    Nella situazione attuale in ogni caso io gli affiderei una trasmissione fissa quotidiana sulla Rai.. eccessi lucciole lanterne o quel che è, una boccata d'aria.

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  14. Una cosa che apprezzo di Beppe Grillo è il fatto che non intende entrare in politica (almeno per ora e mi auguro che continui così).

    Tuttavia, dovrebbe anche preoccuparsi della formazione delle persone che manda letteralmente allo sbaraglio.
    All'intenzione di muovere le acque per far emergere il torbido, dovrebbe seguire una politica vera, una vera contrapposizione al sistema.

    Ho anche detto che apprezzo il fatto che Grillo stia cercando di far sì che i politici siano scelti dal popolo.
    Siamo però un popolo impreparato a scegliere i nostri politici, perché non siamo in grado di compiere liberamente delle scelte (naturalmente, parlo in generale, come italiani): nessuno ce lo ha insegnato. Per contro, ci è stato insegnato a "fare quello che fanno tutti" e a "tenerci buone" le persone che forse un domani potrebbero farci dei favori. Senza tener conto che poi ci ritroviamo con dei grossi debiti...

    Sono questi gli ostacoli che dobbiamo scardinare, secondo me, prima di parlare di tutto il resto. Beppe Grillo cerca di informare, che è il modo più efficace per raggiungere la gente. Ma la gente va anche formata, affinché sia in grado di assumere un atteggiamento critico nei confronti dell'informazione che riceve.
    Così, chi fa informazione, sarebbe costretto a stare più attento a quello che dice e assumerebbe un atteggiamento più "maturo" e quindi anche più credibile.
    Non si può credere a tutto, solo perché lo dice una tal persona e non credere a niente, solo perché lo dice un'altra persona. Così, non si cresce.

    Io credo, Ernest, che la nostra crisi economica sia molto dovuta alla nostra ignoranza.

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  15. Grillo informa. Ma di certo non solo lui. Bisogna riuscire a sentire più campane possibili e poi farsi un'idea. L'informazione è un tassello importante per una buona formazione.
    Onestamente non saprei cosa chiedere di più a Grillo. Magari di fare i miei interessi... ma sarei uguale ai personaggi della prima e seconda repubblica...

    L'attuale crisi economica mondiale...
    Se per nostra ignoranza intendi che fino ad oggi abbiamo reagito in modo passivo a tutte le nefandezze economiche che si sono fatte, sono d'accordo.
    Ma per me la nostra responsabilità finisce lì.

    Un esempio di "mala economia": la Cina aveva sempre imposto alti dazi sulle auto straniere di importazione e così le marche americane, giapponesi, europee, per essere competitive hanno dovuto portare in Cina le loro fabbriche. Ora se non riescono a vendere sul mercato locale tutto quello che producono (i cinesi sono come delle formichine che risparmiano tanto, non come le cicalone americane), dovranno esportarlo altrove. Quindi gli operai cinesi dell'Audi faranno concorrenza agli operai tedeschi dell'Audi. Inoltre la Cina ha costretto le multinazionali straniere ad allearsi con produttori cinesi.
    E fino a quando avranno la "pietà" di mantenere gli stabilimenti europei, americani, giapponesi, che sono palesemente meno convenienti di quelli cinesi?

    E pensi siano causa della nostra ignoranza queste continue delocalizzazioni?

    Se mi dici che noi dobbiamo formarci, studiare, specializzarci posso essere sulla stessa linea di pensiero. Ma ciò non basta. Siamo Paesi (Usa, Europa) con centinai di milioni di persone che non possono vivere solo di progettazione, design e servizi. La Svizzera forse si, ma sono pochi.

    Chi ci ha guadagnato non è stato il Popolo. Avrà comprato qualche cellulare al discount a 29 euro ma se non l'ha ancora capito era meglio se quel cellulare veniva qualcosa di più ma era prodotto dove per farlo un operaio aveva un salario e un trattamento decente.

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  16. Altro tema...
    Oggi ho sentito Berlusconi all'assemblea di confartigianato e, a parte le solite uscite che se fossi un suo consigliere gli suggerirei di non fare, ha detto delle cose che condivido.

    In primis la "sburocratizzazione" per aprire un'impresa. Tutte le normative asfissianti che si devono seguire che a tutto servono tranne che incentivare l'apertura di attività. A volte c'è veramente il rischio che tutti i cavilli siano stati creati per far si che l'incaricato di turno abbia qualcosa da fare... Ha parlato pure di liberalizzazioni. Mah staremo a vedere...
    Qualche tempo fa mi ero interessato per vedere e capire la fattibilità di aprire un'attività. Spero che ora/in futuro la cosa sia meno incasinata...

    Dici che si siano accorti della crisi e che serva fare qualcosa per tentare un vero rilancio?
    Magara!!!

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  17. Un po' di sintesi eviterebbe troppi 'voli pindarici'... o no?
    Si fa fatica a leggere tali sproloqui...

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  18. e si che non sono difficili...
    e a volte sintetizzando troppo non si dice nulla...
    ma uno sproloquio può essere anche di due righe.

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  19. ... e, altre volte, non si accettano consigli di buon senso e si continua a sproloquiare sui 'Massimi Sistemi', magari anche un po' piccati per troppa 'permalosità pedemontana'...
    Sono stato abbastanza chiaro e conciso?

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  20. e quali sono i consigli di buon senso? conciso lo è stato, chiaro no. Dovrei scrivere solo quello che lei considera sensato?
    sarebbe triste, non crede?
    a parlare di massimi sistemi non si conclude niente, può essere vero... e a parlare di piccoli sistemi mi da la garanzia che qualcosa invece cambi?
    Nessuna permalosità pedemontana, il brutto dei commenti via internet è che non si può far capire il tono dei commenti e le assicuro che non c'è nessuna "piccatezza"... metterò le faccine allora! ^_^ ;-)

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  21. Oggi il Sole24H riporta questa notizia, passata in sordina. Si tratta di dati del CS di Confindustria e non di veline di partito. La lettura oggettiva dei dati può essere utile per comprendere meglio le reali dinamiche dei mercati, ovvero della catallassi. Il fatto che l'industria manifatturiera italiana dimostri questa vitalità deve essere di stimolo per tutti e, forse, non dico sempre, ma qualche volta pensiamo in positivo, e non diciamo, spesso per convinzione politica, che tutto va male. Certe volte i dati certi spiegano meglio la realtà dei fatti.


    ROMA - Nonostante la crisi l'industria manifatturiera tiene e l'Italia è la quinta potenza industriale. Anzi, addirittura la seconda se si guarda la produzione pro-capite. In una cronaca quotidiana fatta di lotta al debito pubblico, manovre miliardarie e tempeste di Borsa, verificare che l'industria italiana «c'è e tiene», come ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, è uno squarcio di luce. «Siamo la parte più vitale del Paese», ha continuato la Marcegaglia, presentando ieri, insieme al direttore generale, Giampaolo Galli, e al numero uno del Centro studi, Luca Paolazzi, il rapporto "Scenari industriali, Nuovi produttori, filiere e mercati globali. Le imprese italiane cambiano assetto". Una radiografia che arriva 5 anni dopo l'ultimo rapporto: «È per capire meglio anche come ritornare a crescere».


    L'Italia ha il 3,9% della produzione manifatturiera globale, ha mantenuto il distacco dalla Germania (6,5%) ma l'ha ridotto rispetto agli Usa (secondi con il 15,1% e nel 2000 primi con 24,8%) e ai terzi, il Giappone (8,5% nel 2000 secondi con il 15,8). Ma il nostro Paese ha aumentato il vantaggio nei confronti della Francia (settima con il 3,6%) e il Regno Unito (decimo con il 2,3). Anche se siamo incalzati dalla Corea del Sud, con il 3,6. Salda in vetta è la Cina, balzata al 21,5% dall'8,3 di nove anni f

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  22. Ernest, sei proprio sicuro che la crisi italiana dipenda da quella internazionale?
    Io sono convinta che il sistema Italia sia sbagliato di per se stesso e lo vedo da 30 anni. Questa crisi è una naturale conseguenza di un sistema sbagliato, in cui il lavoro non vale niente, in cui le persone non valgono niente.

    Il ricordo dei bei tempi passati, in cui si viveva più semplicemente e si era molto più contenti (anni '60 e '70, in Italia), mi fa sperare che non ci sia alcuna ripresa (come invece sta accadendo), perché sarebbe solo apparente; spero, invece, che si arrivi a "raschiare il fondo", affinchè si capisca che si deve cambiare, recuperando quello che c'era di buono nel passato.

    L'economia, in passato, era "a dimensione umana" e quindi esisteva ancora un valore sociale dell'impresa. Esisteva anche un valore sociale delle professioni. Le merci avevano un valore legato allo studio e al lavoro che ne avevano consentito la produzione.

    Oggi si è perduto tutto.

    Dare la colpa agli altri è troppo facile. L'Italia deve sviluppare una reale mentalità imprenditoriale, ma, ladri come siamo, non saremo capaci di farlo. Salvo che si ravvedano le nuove generazioni, purché non si lascino abbagliare dall'idea che la gratificazione sia direttamente proporzionale ai consumi, perché, allo stato attuale, gli unici a guadagnarci sono i commercianti di rifiuti. Tutto finisce solo lì, come in un imbuto.

    Infine, chi si permette di rimproverarti il fatto che parli di "massimi sistemi", dovrebbe quanto meno dimostrare di essere in grado di dirti cosa intende e di spiegarti quali sarebbero i "consigli di buon senso" a cui allude. Altrimenti, viene il legittimo dubbio che nemmeno egli sappia di cosa stia parlando, ma che voglia solo dire qualcosa per dimostrare (forse a se stesso) di esistere. Viene anche il dubbio che non abbia nemmeno voglia di leggere. Perché dargli bada?

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  23. @Sara Sanviti
    Io, modestamente, non essendo un fortunato abitante di Polcenigo-Brigadoon, constato che anche questo blog (come gli altri 2 pedemontani) rischia di essere un 'Cahier de doléances' senza alcuna proposta concreta e fattiva...
    Inoltre, per mia grande fortuna, non ho alcuna pretesa/ambizione di risolvere i 'problemi' globali del mondo, rischiando pure di non essere nemmeno votato a livello locale come rappresentante di presunti 'valori' innovativi (per intenderci!).
    Attendo con gran pazienza l'estinzione anche di questo blog, nato bene e cresciuto male per l'insana pretesa di insegnare agli altri i propri dogmi ideologici.
    La voglia di leggere è sempre legata ai contenuti e non alle vuote e sterili polemiche, reiterate in questi mesi.
    :-)

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  24. Interpretando i dati sull'industria manifatturiera in Italia, emerge in modo molto chiaro che il sistema economico non è così alla frutta come ci si ostina a voler professare. In effetti, il catastrofismo, la tendenza a credere che nel passato vi era l'età dell'oro -l'evoluzione nefasta del pensiero di Rousseau che permea l'ideologia di molti ecocatastrofisti- si afferma con verità rivelate e dogmi, come un credo religioso. Ma siamo proprio certi che negli anni '60 e '70 i valori delle persone, le condizioni di vita delle persone fosse, tutto sommato migliore di oggi?

    Comunque sia i quaderni delle doglianze possono risultare sterili ed inutili, ma sempre utili come voce, sentimento. Gli oratori dello Speaker's Corner parlano e basta, ma tutto ciò fa parte del costume di una democrazia.

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  25. Hai ragione, Mario. Si pensi, per esempio alle norme che tutelano la salute e la sicurezza sul lavoro: risalgono al 1955, ma sono rimaste inapplicate (e in molti casi lo sono ancora). Mi sono espressa male, in effetti: personalmente ho bei ricordi della vita più semplice che si conduceva in quegli anni, in cui c'era più tempo da dedicare alle relazioni umane e sono convinta che di quei tempi ci siano delle cose buone da rivalutare.

    Quello che mi infastidisce più di tutto è che uno non possa vivere come vuole, se la sua aspirazione è quella di mantenere un basso profilo: dovrebbe, invece, adeguarsi allo stile di vita dei più, altrimenti viene continuamente vessato, perché non si pone in competizione con gli altri (in realtà perché non è un un "buon consumatore"...).

    Il catastrofismo, così come l'ottimismo incondizionato, sono entrambi atteggiamenti sterili, quando non producono guai.

    Si dovrebbe cominciare a creare un quarto potere autonomo: la ricerca scientifica. Essa, in tal modo, dovrebbe riuscire a mantenere una certa obiettività, perché le scelte sono invece compito dei politici, non degli scienziati.

    Il problema è che non siamo stati abituati a esprimerci senza basarci su dei dati e a programmare le nostre azioni, bensì a inseguire esternazioni di personaggi più o meno autorevoli o presunti o sedicenti tali: quei politici che dovrebbero fare i politici e non gli scienziati.

    Senza nulla togliere al fatto che essere un buon politico è molto, molto difficile, innanzitutto perché fare delle scelte è molto difficile e in secondo luogo perché è molto difficile far comprendere le ragioni delle scelte fatte, non ritengo che quella che si vede oggi si possa definire "politica".

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  26. @luciano61
    questo blog non si estinguerà finchè qualcuno ci scriverà stimolando delle discussioni.
    in quasi un anno di attività ho imparato che la discussione che segue un post non sempre (o quasi mai) ne segue la direzione tracciata ed è fisiologico sia così.
    questo non significa che gli interventi non abbiano valore. per esempio trovo sia importante aver contribuito a far sapere che Ballaman non è il virtuoso guerriero padano che l'assessore Santin c'ha dipinto e che la giunta comunale sembra sia stata così tanto astuta da perder soldi anche dove prima li si guadagnava.

    oltretutto usi la parola "dogma" a sproposito, non sto catechizzando nessuno. se questo fosse blog fosse il covo di coreani comunisti che il consigliere e presidente della nullafacente commissione statuto Perut ha dipinto non credo che il consigliere Della Toffola vi parteciperebbe così spesso.

    si parla piuttosto di educazione civica, con -te lo concedo- una leggera tendenza (che non trovo così fastidiosa come denunci tu) a esternare sui sistemi di qualche ordine di grandezza superiori a Polcenigo, da cui cmq si parte.

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  27. 'Progetto Comune' è fermo al 9 giugno 2009... finite le elezioni e 'gabbato il Santo' tutto tace e ritorna il sano silenzio; 'Polcenigo Partecipata' vive di eventi e di spot locali (i problemi della Terra e degli umani sono lontani milioni e milioni anni luce!); per fortuna rimanete Voi (ma per quanto, ancora?) a disquisire su Grillo e sull'acqua calda e/o fredda delle risorgive e del Livenza...
    Molto bene, no?!?

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  28. Come capogruppo del PdL ho evitato di utilizzare i blog di altri per propagandare quanto facciamo come sede di partito e come gruppo consiliare. Visto il post di Luciano mi preme sottolineare che come consiglieri di minoranza stiamo intervenendo su molte questioni locali. Non voglio dilungarmi sterili cronistorie ma fare riferimento ad alcuni piccoli successi.

    Nell'ultimo consiglio comunale di aprile è stata approvata una mozione presentata dai consiglieri del PdL affinché il finanziamento destinato alla realizzazione di un centro culturale polifunzionale nell'edificio antistante il municipio, venga spostato per opere o interventi da realizzare nell'abito del plesso scolastico di Range. Complessivamente finanziamenti in più lotti per € 1.400.000,00.

    Già nel mese di giugno 2009 contattammo le società di telefonia mobile per segnalare la scarsa copertura di segnale 2G e 3G. Vodafone è stata tra le più disponibili e recentemente mi hanno confermato di aver in programma un potenziamento dei segnali. Con la copertura 3G oltretutto si darebbe la possibilità anche ai polcenighesi di poter navigare sul web con una connessione decente.

    Perdonate autoreferenzialità.

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  29. Perché luciano61 non ci invita a visitare il suo blog, così ci insegna come si deve fare?

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  30. Perchè non ho la capacità/presunzione (o vanità politica?) di crearne alcuno, per poi metterlo (il blog!) in perenne 'letargo' o in finta 'moderazione' (detta anche 'censura preventiva') a causa di commenti a me non graditi... (sempre per intenderci!).
    :-)

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  31. peccato, sarebbe potuto essere un esperimento interessante.

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  32. @Marco DC
    Lo so, sono limitato e cosciente dei miei limiti culturali: dispiace anche a me di non aver un bricciolo di vuota vanità e/o capacità...
    Pazienza, sopravvivo ugualmente con molta serenità...
    p.s.- ho appena terninato di leggere 'Eroi di carta' di Alessandro Dal Lago (edizioni 'manifestolibri') e anch'io concordo con l'autore sul danno e sull'inutilità di nuovi falsi 'eroi' (ad iniziare dal neo-santo laico Roberto Saviano) mediatici; forse per tali ragioni, ben argomentate dallo stesso Dal Lago, non credo neppure ai presunti 'eroi quotidiani' (scusa Sara se ho parafrasato il tuo blog silente!) della blogosfera.

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  33. Se le cose stanno in quei termini, che vorrei mi venissero chiariti meglio, Ballaman ha sbagliato. Comunque mi meraviglio che un errore del genere lo faccia una persona che si ritiene un politico e che non ha certo bisogno di soldi..
    Introduco un argomento sul quale ho bisogno di proposte concrete : l'evasione fiscale in Italia si stima in 130 miliardi di € / anno, siamo in 60 milioni e quindi circa 2.300 €/ anno /persona. Quindi a Brigadoon sarebbero circa 6 milioni di € anno che vuol dire più o meno il Bilancio Comunale.
    Che fare ?

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  34. Ho provato a digitare su Google "tax evasion" e i primi due risultati dicono che l'evasione fiscale in Italia sia lo sport nazionale (New York Times, 13 giugno 2007) e che sia uno sport più praticato del calcio, anche se non siamo, nell'evasione, i campioni del mondo (Just Landed, articolo estratto da Living and Working in Italy).
    Secondo me, le cose da fare sarebbero tre: innanzitutto punire seriamente l'evasione (con la sottrazione dei servizi alla persona e l'esclusione dall'accesso a qualsiasi servizio per il quale si pagano le tasse); in secondo luogo, istituire la moneta elettronica (come i biglietti elettronici dei mezzi pubblici, ormai molto diffusi nelle città) e, attraverso quella (che potrebbe coincidere con ila tessera del codice fiscale o quella sanitaria), effettuare gli opportuni prelievi fiscali, ad ogni operazione eseguita; infine, cosa più importante in un paese veramente democratico, comunicare a ciascun contribuente l'entità esatta delle tasse pagate e la destinazione precisa di ciascuna somma. In tal modo si permetterebbe al cittadino di conoscere esattamente quanti soldi sborsa per le tasse (e con quali finalità) e quindi indire periodici referendum riguardo all'eventualità di sopprimere determinati servizi pagati attraverso le tasse oppure di modificarli oppure di introdurne di nuovi.
    Finché il cittadino fa da sè i calcoli delle tasse, gli viene di fatto permesso di evadere, perché tanto non gli è dato sapere dove vadano a finire i suoi soldi; in queste condizioni non si possono avere buoni contribuenti e non si può dire che viviamo in una democrazia.
    La trasparenza è la base della democrazia, ma questa manca del tutto, nel settore fiscale. Senza trasparenza non c'è consapevolezza e senza consapevolezza non c'è libertà. Chi evade è indotto a farlo, dal sistema. Chi sceglie di non evadere deve compiere sforzi enormi per sentirsi accettato in questa società e per vedersi riconosciuta quanto meno una certa buona fede.

    Cambiando argomento, vi segnalo un nuovo sito pedemontano (il sesto?): http://inostrebosch.blogspot.com/

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  35. Caro ingegnere, forse non ti è chiaro che sono un amministratore locale ed in tale ruolo chiedevo che fare.

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  36. Ad alcune persone manca proprio il senso della realtà e delle proporzioni... eppure ad Ingegneria insegnano le volumetrie!
    Coraggio 'rinnovamento', i 'Soloni' non mancano mai!

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  37. No, non mi era chiaro. E' una delle tantissime cose che non so. Purtroppo, è opinione assai diffusa (e il commento successivo al tuo lo dimostra) che gli ingegneri sappiano tutto. Invece, gli ingegneri sono soltanto organizzatori ed elaboratori di dati e li attingono da chi ne è detentore. Col tempo, anche gli ingegneri qualcosa imparano, ma da lì a dire che "sanno", il passo è ancora molto lungo. I veri depositari del sapere sono gli uomini di scienza e basta.

    A proposito di dati, qual è il tuo vero nome? Che ruolo rivesti in Comune a Polcenigo?

    Ad ogni modo, qualora non ti mancasse la buona volontà, puoi conseguire almeno la trasparenza. Quindi, direi che potresti iniziare a scrivere a tutti i cittadini di Polcenigo, spiegando loro quanti dei loro soldi finiscono nelle casse del Comune e dove, ESATTAMENTE, vengono destinati.

    Un amministratore, specialmente se riveste un ruolo di assessore al bilancio, queste informazioni le possiede: altrimenti, che cosa amministrerebbe?

    Infine: di cosa ti occupi, ammesso che tu abbia la fortuna di avere un lavoro?

    Ciao!

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  38. ... e se te lo dice una 'trombata' alle recenti amministrative, puoi pure crederci!
    E che caspita!

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  39. Almeno lei il coraggio di provarci l'ha avuto, ha messo la sua faccia, il suo nome. E tu? nemmeno un nomignolo? Magari un altisonante Einstein. Perche' di solito le persone piu' sono ignoranti e piu' si credono dei geni, poi si nascondono e offendono dall'ombra.

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  40. ... e c'è pure il difensore d'ufficio dell'Ing. delle Cause Perse!
    Gulp!!!
    un amico padano di rinnovamento

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  41. Non e' che la qualifica "amico padano di rinnovamento" sia molto diversa da "anonimo", ma apprezzo lo sforzo. Purtroppo non sono qualificato a difensore di nessuno, solo mi pareva giusto far sapere a Sara che non siamo tutti come te.
    A proposito di cause perse, fatti spiegare dal tuo amico (Rinnovamento) com'e' la causa della malga Fossa De Bena.

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  42. Aiuto...Il caldo degli ultimi giorni provoca reazioni a catena !
    Purtroppo, o per fortuna, rientro tra coloro che non amano scrivere poemi più o meno propagandistici, preferisco e consiglio di PARLARE faccia a faccia e liberamente di politica, magari davanti ad una birra..o forse i giovani e meno giovani non lo fanno più perché, visto che và tutto bene Mario, qualcuno sta "consigliando" loro di non farlo più??

    Caro Rinnovamento, pensavo fossi più realista e disilluso, visto che ti meravigli dell'operato di un valido paladino padano quale il Consigliere Ballaman. Io non avevo dubbi che anche lui, come tutti dove conviene, si comporta come un vero e sano mediterraneo italiano!!
    E poi non è bello rispondere ad una domanda, con un altra domanda, le risposte, al limite, dovresti darle tu..
    Cordialmente

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  43. Ciao Valeria, non dico che va tutto bene. Con i miei post sullo stato reale dell'economia, intendo portare dati oggettivi su cui confrontarsi. Non mi piace il manicheismo a geometria variabile: se governa la sx va tutto bene, viceversa se governa la dx va tutto male (regola che può essere invertita a seconda dell'appartenenza). Credo che l'analisi politica, qualche volta vada fatta in modo oggettivo, inevitabilmente ci saranno opinioni diverse, ed è giusto che sia così, ma molto spesso si argomenta con pregiudizi o leggende metropolitane.

    Per quanto riguarda la causa persa dal comune in merito alla malga Fossa de Bena, come gruppo consiliare abbiamo presentato un'interrogazione per avere dall'amministrazione delle risposte, in merito a questo "affair" indubbiamente fastidioso e dannoso in termini di credibilità dell'ente e per le casse comunali. Oltre tutto danno causato da un sindaco ed da un'amministrazione che poneva l'esperienza tra i suoi punti di forza. Ma quando l'esperienza diventa presunzione è facile cadere in errore.
    Sentiremo le giustificazioni nel corso del prossimo consiglio comunale che come minoranze abbiamo richiesto, visto la poca propensione del sindaco a convocare i consigli, nonostante le numerose interrogazioni, interpellanze e mozioni presentate dalle minoranze.

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  44. @ Mario
    Ormai è da un pò di tempo che faccio pochissima differenza tra dx e sx,(tranne quando guido ovviamente) e credo che anche la mia sia un'opinione alquanto oggettiva.
    Indubbiamente la vita per Voi consiglieri di minoranza a Polcenigo non è facilissima, ma questo succede anche in realtà più grandi dove chi governa decide, senza lasciare tanto spazio ad interventi di chi, diciamo.. ha meno potere di "lui".
    Mi dispiace, ma nel nostro piccolo sei nella parte sbagliata.. continua così, giustamente a fare concreta e propositiva opposizione.
    Mi sento di aggiungere che, oltre ai tuoi interventi, spero sempre in qualche segnale di vita da parte dei tuoi "colleghi" non di partito, ma di minoranza seduti alla tua "sinistra" in Consiglio.. Ciao

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  45. Rinnovamento è Giuseppe De Val, Lega Nord , vicesindaco ed assessore delegato all'Edilizia privata (nonchè presidente della Commissione edilizia), all'Ambiente, all'Urbanistica, all'Agricoltura, alle attività produttive ed al commercio. Non al Bilancio.

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  46. Ambiente, Territorio (Urbanistica), Economia (Agricoltura, Attività produttive, Commercio): un bel pacchetto. Tutto in mano a un'unica persona: da un lato potrebbe favorire le scelte, dall'altro lato, però, appesantisce il lavoro. Io ti proporrei di promuovere la formazione di filiere corte (nel senso di lunghezza tra produttore e consumatore) e di promuovere il ricorso alle procedure ISO 26000 (sulla responsabilità sociale - sono previsti anche finanziamenti regionali - v. BUR n. 23 del 9 giugno 2010), in particolare a quella parte della norma che dice che bisogna dimostrare come ci si finanzia (quindi, rendendo pubblici i prezzi e i bilanci aziendali). Naturalmente, non ci si può non far aiutare dall'Assessore al Bilancio, cui potrebbe spettare il compito di fare informazione riguardo al meccanismo con il quale si prelevano i soldi ai cittadini e li si tramutano in servizi (e, ovviamente, in compensi per gli amministratori, escludendo ovviamente i cosiddetti "benefici") e di promuovere forme di incentivazione (a pagare giuste tasse), a fronte di servizi che servano anche a favorire lo sviluppo delle attività economiche, il cui fine, dimostrato sempre secondo le procedure della ISO 26000, dovrà essere comunque quello di migliorare il grado di benessere della società (nel senso di qualità della vita).
    Questo è il mio pensiero. Ovviamente, parlare è facile...

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  47. Ok, grazie per i suggerimenti che cercherò di approfondire. Riprendo il concetto al quale prima nessuno ha risposto.
    Per avere nuove entrate "giuste" cosa può fare una amministrazione comunale ?
    1) Ha senso verificare le dichiarazioni IRPEF dei cittadini, il cui ricavato andrebbe allo Stato e non al comune?
    2) Cerchiamo quindi solo i mancati pagamenti dei servizi che eroga il Comune e di cui introita la tassa o tariffa ( acquedotto - TARSU - ICI) ?
    3) verifichiamo lo stato degli immobili di cui counque l'Agenzia del territorio ha i dati e comincerà a breve una verifica ? Se cominciassimo noi, sarebbe un aiuto ai cittadini e non una vessazione.
    Attendo da Voi risposte concrete sulle mie considerazioni ma anche altre idee.
    PS
    La mia dichiarazione redditi 2008 è stata pubblicata sul blog ed ora pubblicherò anche la 2009.

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  48. Se in qualità di amministratore puoi fare una di queste cose o tutte per combattere l'evasione secondo me sarebbe giusto le facessi tutte quante a patto che:
    1- il comune non ci rimetta
    2- non si vada a tormentare chi le tasse le paga per davvero

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  49. Già, non tormentare chi paga le tasse, come fa, invece, lo Stato.

    Trasformare la tassa in tariffa (per acqua e rifiuti), nell'erogazione dei servizi, potrebbe essere una strada percorribile, purché la fase di accertamento si basi su evidenze reali e non solo formali, nel senso che il riscontro deve essere fatto sulla lettura dei dispositivi di misurazione (contatori o altro) e non su un semplice riscontro documentale o, peggio, su valori presunti. La modulazione della tariffa, inoltre, deve articolarsi su una parte variabile che prevalga su quella fissa, al fine di consentire libere scelte riguardo ai consumi. Il tutto, completato da un quadro di trasparenza totale e ricordandosi che le tariffe le stabilisce l'ente pubblico (l'ATO) e non il privato che gestisce il servizio. Quindi, il pubblico non deve avere partecipazioni col gestore privato, perché in tal caso il conflitto di interessi (il soggetto controllore coinciderebbe con il soggetto controllato) impedirebbe ogni equa valutazione del servizio anche riguardo alla tariffa, così alla fine chi è più onesto viene, come sempre, trattato da mona.

    Quanto all'edilizia, direi che non sia il caso di fidarsi esclusivamente dell'operato dell'Agenzia del Territorio, ma di effettuare una verifica incrociata, su iniziativa del Comune.

    Alla base deve trovarsi la filosofia che i controlli sono giusti (anche quando siano effettuati a campione), quando riguardano tutti, quando cioè si realizza il principio di imparzialità, sancito dalla nostra Costituzione (art. 97).

    Si potrebbero poi adottare, mi scuso se mi ripeto, delle forme di incentivazione per rendere trasparenti le tariffe (di artigiani e professionisti) e per la costituzione di filiere corte. C'è bisogno di far ritrovare il senso della Comunità (la Lega, su questo, dovrebbe essere favorita, data la sua particolare vicinanza con il territorio), attraverso la quale costruire una sana economia locale il più possibile autosufficiente (quindi anche opportunamente responsabilizzata).

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  50. Nel contesto di quanto sopra, oggi mando una lettera a tutti i cittadini che sono residenti o proprietari degli immobile che , in qualche modo, gravitano sulle vie in programma di riasfaltatura a Coltura : Via San Michele, Via Mena e parte di Via Mezzomonte. Poichè il testo non è ancora definito, lo inserirò nel blog domani. D'accordo sul concetto espresso da Sara Sanviti : " alla base deve trovarsi la filosofia
    che i controlli sono giusti, quando riguardano tutti, quando cioè si realizza il principio di imparzialità ".

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  51. Dimenticavo Via Masiere ed inizio Vicolo Antiga.

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  52. Oggetto: Rifacimento manto stradale di via _San Michele a Coltura.




    Gent.ma
    Famiglia ___________________
    Via _______________________
    33___ _____________________




    Gentile Famiglia,
    l’Amministrazione Comunale di Polcenigo intende procedere entro settembre 2010 al rifacimento della pavimentazione stradale di via San Michele a Coltura
    Per tale motivo Vi chiediamo:
    1) nel caso in cui abbiate in programma di realizzare degli allacciamenti alle reti di sottoservizi lungo la via stessa (che comportino scavi e ripristini della rete stradale) di voler eseguire gli stessi entro agosto 2010.
    2) al fine di evitare tracimazioni di acqua e ghiaia da strade o terreni privati fin sulla strada pubblica oggetto di asfaltatura , Vi invitiamo a collegare i vostri scarichi di acque bianche con la rete di raccolta già esistente o di disperdere le acque nel sottosuolo , come previsto dal Regolamento Edilizio.

    Per chiarimenti potete contattare l’Ufficio Tecnico comunale negli orari sotto riportati.

    Ringraziando per la Vostra disponibilità, si porgono cordiali saluti.




    L’ASSESSORE DELEGATO
    DE VAL Giuseppe

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  53. Ci terrei ad avere un giudizio su questa iniziativa (metodo di lavoro). Per ora nessun cittadino si è messo in contatto.

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  54. ben fatto, così si evita di spaccare di continuo l'asfalto. mi dispiace non ti abbiano risposto.

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  55. Ad oggi 1 residente. Aspettiamo di avere altre richieste e poi faremo dei sopraluoghi.

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  56. Si bell'iniziativa!
    magari nessuno si allaccerà più...
    mah...

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  57. Qualsiasi cosa si faccia amministrativamente ci saranno sempre dei vantaggi per alcuni e degli svantaggi per altri. Allora, non facciamo mai niente... Io non penso alle prossime elezioni ed a conservare a tutti i costi la sedia. Cerco di fare quello che ritengo utile per la Comunità, sicuramente sbagliando alcune volte ed uscendo dagli schemi consolidati quasi sempre.

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  58. Ad oggi 14 luglio siamo stati contattati da quattro (4) cittadini, i quali si sono preoccupati soprattutto di esporre le loro lagnanze.
    Se i motivi di esse sono risolvibili e la responsabilità accertata dell'Ammnistrazione Comunale (questa o le precedenti non importa) vedremo di risolvere i loro problemi.

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  59. Aggiornamento riguardo ai virtuosismi di Ballaman, il leghista recordman delle auto blu.

    Davvero un bell'esempio, complimenti a chi si è fatto abbindolare dalle sue belle parole.

    http://www.corriere.it/politica/10_settembre_02/Ballaman-leghista-recordman-auto-blu-70-viaggi-illegali_2f67ce46-b65d-11df-83d3-00144f02aabe.shtml

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  60. Adesso è il momento di dimostrare che alle nostre belle parole devono seguire i fatti.
    Se è come si dice , Ballaman ha preso in giro tutti, ma soprattutto noi leghisti.
    Ed allora, per una cosa di "potere" ma sostanzialmente stupida, come avevo già avuto modo di dire precedentemente, è logico e doveroso che dia le dimissioni.
    Ma attendiamo la sua difesa, visto che questa possibilità è concessa a tutti, anche agli omicidi.

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  61. CENSURATO DAL PROPRIETARIO DEL BLOG.

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  62. Autoblu: Ballaman si "autosospende"

    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/lega-ballaman-si-autosospende/2133719

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  63. Parecchi anni fa, quando ero appena diventata un'elettrice felice del mio nuovo diritto, mi è capitato di andare ad ascoltare un comizio de giovanissimo E. Ballaman presso un piccolo bar di San Michele a SAcile.
    Mi ricordo ancora il suo intervento perchè aveva del paradossale: era arrabbiatissimo con i pizzaioli napoletani che in Provincia stavano aprendo nuove pizzerie sbaragliando la concorrenza locale, con pizze molto più buone...delle nostre ..
    I toni erano durissimi con chi era un parassita, con i terroni, con gli statali ed il sistema assistenzialista italiano, e quant'altro.
    AL Sig. Ballaman posso dire che "chi di spada ferisce, di spada perisce!"
    Quello che più mi preoccupa è l'ambiente politico che c'è perchè mi chiedo:coloro che lavoravano con Lui, non si sono mai accorti di niente ??? E se fosse stato, visto che dovrebbero essere i paladini per eccellenza della legalità padana, perchè non lo hanno subito isolato??

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  64. Nei post "vecchi" gli interventi sono moderati per evitare che l'anonimo di turno possa scrivere qualsiasi cosa senza possibilità di replica.
    Rinnovamento ti faccio presente che il 7 settembre alle 10.47 stavo andando a Lignano con il Pedemontana Livenza Rugby... non è un po' troppo pretendere che legga le mail di continuo?
    Ritornando sull'argomento, dev'esser stato un duro colpo per il suo stretto collaboratore e "superasessore" Santin.

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  65. Bé..ad avere qualcosa di "duro" Marco, c'è chi ha insegnato bene a vantarsene..
    E' anche grazie a questa preziosa caratteristica, che si superano i momenti difficili!!..coraggio!
    Saluti

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