mercoledì 5 aprile 2023

Il silenzio degli elettori

Rispolvero il blog per organizzare alcuni pensieri in merito alle Elezioni Amministrative 2023 appena concluse. Non sono mancate le sorprese, ma andiamo subito al sodo che voglio andare a dormire ad un'ora decente.

Antonio Del Fiol (1285 - 83.12%)
Larga vittoria per il vicesindaco uscente da un doppio mandato, sostenuto dalle usali tre liste "civiche" di destra. La continuità e solidità della loro proposta ha premiato ma di certo l'assenza di un reale avversario in opposizione ha falsato la gara politica. In buona sostanza il distacco tra sindaco vincente e sconfitto e' lo stesso del 2018, il che la dice lunga sulla solidità dell'attuale maggioranza (e ambizioni delle opposizioni).


Ma vediamo le liste; con in parentesi i risultati (2013-2018-2023)

INSIEME PER POLCENIGO (256-464-390)
Lista civica Lega Nord, non si presenta l'ex assessore Oliva Quaia e Del Fiol passa candidato sindaco, quindi leggera flessione di preferenze ma si conferma trainante nella coalizione. Plebiscito per Karen Dorigo (80) madrina del Borc in rosa e Giuseppe Gambron (48). Non molto da segnalare, giusto che la Lega a Polcenigo al voto per le Regionali e' scesa a soli 184 voti ma a quanto pare questo non non si e' riflesso sulla lista civica collegata.

VIVA POLCENIGO (209-324-336)
Una parentesi simpatica e' che questa Lista e' passata dal chiamarsi "Viva Polcenigo, qualcosa di nuovo" a "Viva Polcenigo, il valore dell'esperienza". Ossia vi vendiamo per buona prima una cosa e poi il suo contrario, d'altra parte il suo ideatore Mario Della Toffola e' un piazzista di talento. Cristallizzato il risultato di Fabio Pegoraro (70) e Mariarosa Bosser (49) esattamente come cinque anni fa, una novità e' Erika Pradella (42) che eletta sulla fiducia dovrà ora dimostrare le sue capacita'. Escluso a sorpresa Mario Della Toffola (35) che curiosamente nelle precedenti tre elezioni era candidato sindaco, quindi da un po' non si presentava al vaglio delle preferenze.

POLCENIGO PER TUTTI (196-319-330)
Stratosferico risultato per il nuovo vicesindaco Gennaro Parisi (118) e la riconfermata assessore Anna Zanolin (72). La coppia non traina il resto della lista che non si discosta dal risultato precedente. Piu' che "Polcenigo per tutti", per loro due insomma.

Fino qui davvero pochissime novita' resta solo il dubbio se l'esclusione di Della Toffola portera' di nuovo una giunta a quattro (Pegoraro, Parisi, Zanolin, Dorigo) piu' il sindaco oppure la quinta poltrona e' una tentazione troppo dolce per resistere. Vedremo.

Marco Perut (261 - 16.88%)
Onore delle armi per il soldato Perut, candidato consigliere nel 2009 e 2013 con il centrodestra e ora capogruppo dell'opposizione piu' a sinistra degli ultimi 15 anni. Di certo non puntava a vincere, ma l'operazione di cui e' stato portavoce si e' rivelata interessante.

POLCENIGO FUTURA (226)
La lista raccatta piu' o meno dichiaratamente un arcobaleno di orientamenti politici e geografici (nati a Milano, Roma, Napoli, Palermo e cinque "nostrani") con l'intento di non lasciare la maggioranza a spadroneggiare e ricucire lo strappo di partecipazione con la cittadinanza. Di fatto, con gli elettori di destra che votano Del Fiol, tutti e solo i membri di centrosinistra della lista vengono eletti in Consiglio Comunale, con buona pace di chi aveva suggerito agli elettori del PD di non votarli.

Auguro buon lavoro al nuovo Consiglio Comunale. Ecco, ora che ho esaurito il compitino sulle liste, veniamo al succo

I GRANDI ESCLUSI
Il primo ovviamente e' Mario Della Toffola: doppio sindaco uscente, candidato senatore, candidato in Regione, che ha forgiato il tridente delle liste e le pagine facebook del Comune dalle quali quotidianamente sforna slogan accattivanti e foto con i ministri. Una fabbrica del consenso spropositata per un Comune piccolo come Polcenigo che ha sparato sulle pagine dei quotidiani e delle reti nazionali. Piu' immagine che sostanza, ma talmente tanto reiterata da diventare reale. Ha forse dato per scontata la sua elezione e invece e' arrivato corto sia in Regione che a Polcenigo restando a becco asciutto. L'uomo non e' privo di risorse e troverà il modo di cascare in piedi, certo che si e' preso un sonoro calcio nel sedere dagli elettori che ha coccolato tutti i giorni per 10 anni ed e' dura da digerire.
Il secondo nome mancante e' quello di Fabrizio Venier, che riassume quelli di Sonia Bravin (segretaria PD dal 2018) e Diego Gottardo (capo dell'opposizione 2018). Bene, torniamo quindi al 2018 e all'operazione PPD - Progetto Primavera Democratica che si e' rivelata fallimentare in inizio, svolgimento e conclusione. L'inizio ha spaccato quanto di buono aveva iniziato Primavera Polcenigo nel 2013, lo svolgimento nei cinque anni non e' pervenuto, la conclusione e' che nessuno di quel gruppo si e' ripresentato (a parte Giovanni Mezzarobba, ok). Non contento, Venier dai giornali ha fatto sapere che stava valutando se presentare una lista, poi di non riconoscersi in quelle presentate, poi che il PD invitava gli elettori a non votare Polcenigo Futura bensi' di organizzarsi in una sorta "comitato cittadino permanente" iniziativa fumosa chiaramente destinata a sciogliersi come neve al sole dopo le prime due riunioni. Quello che non ho letto sono delle scuse per non essere riusciti ad interpretare le necessita' degli elettori di sinistra e di coinvolgerli in una politica organizzata e di aver progressivamente ridotto negli ultimi trenta anni il numero degli iscritti del PD a un gruppetto forse buono per giocare a briscola. Anche non aver avuto il coraggio di presentare il simbolo ed il nome del PD nelle ultimi vent'anni forse andrebbe spiegato, cosi' come le ragioni di non essere stati capaci di mettere assieme una straccio di lista da opporre alla destra andrebbero approfondite.


Ma al di la' delle primedonne che hanno solcato il piccolo palco di Polcenigo, i veri assenti delle ultime elezioni sono stati gli elettori: l'astensionismo e' arrivato al 58%. Questo e' il singolo dato piu' preoccupante, sicuramente rafforzato dallo scenario scontato di queste elezioni, ma anche incoraggiato da una cultura politica che non coinvolge la partecipazione bensì la fruizione di contenuti come degli spettatori. Tutte le parti, maggioranza e opposizione, dovrebbero darsi il primo compito di invertire questa tendenza, per il bene della Comunita'.


Per concludere, Polcenigo si conferma un Comune saldamente in mano alla destra, capitanato da alcune personalità di spicco che si sono finora concentrate sulla creazione di una immagine pubblica attraente anziché coinvolgere i cittadini. Le opposizioni sono state emarginate, schiacciate e si sono di loro iniziativa disintegrate. Era un compito arduo ma sono state incapaci di opporsi alla politica del consenso a tutti i costi. In definitiva il futuro di Polcenigo dipenderà dalla capacità di interpretare le esigenze dei cittadini che non si sentono rappresentati e di coinvolgerli di nuovo e attivamente nella gestione della comunità. Solo così si potra' ricostruire la partecipazione dei cittadini e promuovere un dialogo aperto e costruttivo tra tutte le parti.

domenica 26 agosto 2018

A new beginning



Trovo sia elegante che ogni cosa abbia un inizio uno sviluppo e una conclusione. Questo blog non fa eccezione e per molto tempo è rimasto immeritatamente a languire.
Il progetto, posso dire pioneristico essendo partito quasi 10 anni fa, di uno spazio "collettivo" non è mai decollato e nel frattempo la popolarità dei social media ha definitivamente spostato l'attenzione altrove.
Non che manchi l'esigenza di avere qualcuno che crei contenuti anziché limitarsi a ripostarli o scrivere la prima cosa che gli viene in mente, ma è un'attività che ho dovuto abbandonare trasferendomi a Londra e che riflettendoci mi rendo conto non intendo proseguire. Posso dire di aver sempre scritto e detto ciò che ritenevo giusto e sono lieto della stima che molte persone hanno espresso al lavoro svolto lungo questo percorso. Negli anni il mio stile e atteggiamento credo siano maturati, ho imparato a non temere le critiche ed a ripartire dalle sconfitte con in mente obiettivi a lungo termine. Faccio ancora fatica a non chiamare uno stupido o un buffone con il loro nomi, ma ci sto lavorando.

Credo che alla superficialità dilagante si debba contrapporre profondità di pensiero, ma che quest'ultima perda inesorabilmente la battaglia di catturare la labile attenzione di chi scorre le notizie con il pollice sullo schermo del proprio telefono. Questa nuova barbarie mastica e rigurgita slogan, pubblico perfetto per l'attuale primo cittadino che di mestiere vende e imbelleta parole. "Scrigno verde" e taglia alberi, "antica fiera" anziché "sagra" ed ignora il problema dei quintali di plastica che la festa paesana produce, "antico borgo" e propone di fare un albergo di lusso al posto del castello.
Se la pochezza di contenuti delle ultime amministrazioni è senza precedenti bisogna riconoscere che nel mantenere la poltrona sono dei professionisti, complice un'opposizione misera e tenuta sotto scacco da personaggi donchisciotteschi, che si sono creati il vuoto attorno e combattono i propri mulini a vento. Non che il pubblico polcenighese sia facile: perlopiú diffidente verso il cambiamento, testardo nelle proprie posizioni e difficile da coinvolgere.
Sicuramente la mia speranza è riposta nelle nuove generazioni; spero che viaggino molto conservando attaccamento alle loro radici, così quando rientreranno sapranno vedere oltre il dito che indica la luna.

Chiudo con quello che vuole essere un arrivederci, ed un sorriso.


Ciao!

martedì 1 maggio 2018

Quando perdi, non perdere la lezione


Le elezioni del 29 Aprile 2018 hanno sancito il secondo mandato del sindaco uscente Della Toffola ed una batosta clamorosa per il listone Progetto Primavera Democratica (PPD), che perde 393 a 1365 contro la coalizione di centrodestra. Tante cose ci sarebbero da dire, ma in questo post mi limiterò a commentare i numeri, che sono bellissimi perché in quanto numeri non sono opinioni.


Magra consolazione, i dati accreditano la lista "Progetto Primavera Democratica" come la squadra più forte, ossia senza riempilista "pesi morti" a differenza di "Viva Polcenigo viva" con capolista F.Pegoraro che è risultata la peggio assortita. Per capirlo bisogna vedere come si sono posizionati relativamente i vari candidati, facciamo che non lo spiego ma vi mostro una bella tabella colorata in cui verde vuol dire "bene" e "rosso" maluccio.


Tra le 4 concorrenti, la lista "Polcenigo per tutti" (319) di G.Parisi e stata la meno votata con Viva Polcenigo Viva (324) appena 5 voti oltre. Al listone di centrosinistra PPD (355) superare di appena 30 voti queste due liste ovviamente non è bastato e grazie all'ennesimo gran risultato della Lega Nord che ora alla guida di A.Del Fiol si chiama "Insieme per Polcenigo" (464) nel complesso il navigato Della Toffola (78%) è stato riconfermato con oltre il triplo dei voti del suo giovane sfidante Gottardo (22%).
Purtroppo la possibilità di dare una doppia preferenza ai candidati non ci consente di capire quanti "voti di pancia" sono stati segnati esclusivamente sul simbolo delle liste. Questo chiaramente spiega gli abbondanti risultati stellari dei candidati sopra le 50 preferenze ed in generale rende quasi tutti soddisfatti della propria performance. L'impressione -ok, la mia impressione non è un numero è vero- è che il listone del triplice partito PPD non abbia catturato l'interesse dell'elettore, che non si è identificato e non ha simpatizzato per l'affiancamento last-minute di facce nuove e vecchie.

Ora alcuni commenti sui risultati personali:
Anna Zanolin (59), Karen Dorigo (51), Ezio Bravin (56), Mariarosa Bosser (49), Daniela Rossitto (43) ed altri come la 18enne Giulia Ortolan (22) sono la prova di quanto l'elettorato abbia premiato l'ingresso di aria fresca, sia con persone di esperienza che totalmente nuove purché non legate ai partiti. Questo risentimento verso i partiti politici si rispecchia nel fatto che nessuna lista abbia avuto il coraggio di schierarsi apertamente con il logo del proprio partito di riferimento (per chi non lo sapesse si trattava comunque di Fratelli d'Italia, Lega Nord e 1/3 di PD).
Sonora bocciatura infatti per chi la politica l'ha fatta per molti anni, come sindaco o assessore: Mauro Quaia (7), Roberto Donazzon (18), Luigino Del Puppo (19), Fabrizio Venier (24). Evidentemente non sono stati giudicati interessanti i loro contenuti, spesso legati ad episodi passati ed a baruffe che li hanno "etichettati" come vecchi politici locali, categoria che come tutti sanno rappresenta al giorno d'oggi un insulto; per cui tutti vogliono andare in Consiglio Comunale ma nessuno a farci politica. Infatti bisogna essere onesti e riconoscere che coerentemente la maggior parte alza solo la mano quando è ora di votare. Però mentre Quaia prosegue il suo trend negativo 46-x-11-7 (2004-2009-2013-2018), Venier riesce a dare una sferzata positiva 66-34-15-24 perché evidentemente entrare nel listone PPD senza chiedere ai suoi sostenitori di candidarsi in una lista propria per affiancarlo gli ha permesso di incamerare più preferenze.
Gran risultato soprattutto per chi pur facendo politica si è sempre proclamato un tecnico come Antonio Del Fiol (196) e per chi non parla mai in Consiglio Comunale come Gennaro Parisi (76) e Oliva Quaia (84). Oliva Quaia che non parla mai nemmeno di quello che succede in Fondazione Bazzi, dove l'altro ieri hanno approvato un documento che vincola il parco di San Floriano fino al 2042 alla cooperativa Controvento. Non lo sapevate? Troppo tardi. Un po' meno bene rispetto ai colleghi di giunta per Fabio Pegoraro (69) che infatti cerca di fare politica, con risultati opinabili.
Un universo a parte, come sempre, Mezzomonte, dove Mezzarobba (16) vince seppure di misura.
Nota di colore: Fabio Viel vince contro Carlo Barbieri la gara del migliore trasformista. Sono gli unici due candidati a presentarsi in tre elezioni consecutive con tre liste diverse saltando da palo in frasca con disinvoltura. Il punteggio personale vede in netto vantaggio Viel che conduce 31-17-20 rispetto a Barbieri che si attesta ad un blando 8-11-8. Potrebbe rivelarsi una camaleontica maratona in cui il primo a mollare perde, quindi non è ancora detta l'ultima parola.

Personalmente trovo in generale questo risultato sconfortante. Nel 2013 Primavera Polcenigo (290) corse da sola diventando la lista più votata, primato che fondendosi due mesi fa con Progetto Comune e Polcenigo Democratica ora ha perso a favore della Lega Nord. Inoltre non si è trattato di una sconfitta, ma una Caporetto. Guardando il lato positivo, ora abbiamo una minoranza compatta che vede 5 Consiglieri su 6 di colore Primavera ed è un buon punto da cui ripartire. 
Senza rimproverare nulla alle persone che ci hanno messo la faccia e l'impegno, è chiaro risultati alla mano che la formula proposta è stato uno sbaglio dal punto di vista numerico, strategico, di tempismo, di identità e perché no, emotivo.

Riconoscerlo, imparare dai propri errori e ripartire con rinnovato entusiasmo tutti assieme in questa avventura rappresenta la sfida per i prossimi 5 anni.

domenica 2 aprile 2017

I social delle libertà


La pagina Facebook del Comune di Polcenigo festeggia il 1 Aprile pubblicando una burla, indifferente a quanto discusso nel Consiglio Comunale burla della settimana precedente. Una riunione finalmente convocata dopo oltre 100 giorni, in cui tra i molti argomenti si era discusso dell'utilizzo della pagina Facebook del Comune.
Si è saputo che 3 amministratori gestiscono i post e per sapere i loro nomi leggetevi il verbale della seduta. Ah, non c'è più la verbalizzazione delle dichiarazioni online ma solo un comodo mp3 da andare a chiedere in municipio? Dopo questa miglioria Della Toffola ha escogitato anche la convocazione via sms e ne ha fatto un articolo di giornale. Il prossimo passo sarà un gruppo Whatsapp in sostituzione del Consiglio Comunale. 
In questa seduta Primavera ha portato in approvazione una mozione per dotarsi di alcune regole riguardo l'uso del portale di comunicazione. Poiché attualmente viene condotta massiccia promozione commerciale attraverso uno strumento pubblico è giusto che sia perlomeno equilibrata. Questo principio così semplice è stato approvato con un solo voto di margine complice l'assenza di 3 consiglieri di maggioranza. Il sindaco prima si è astenuto e poi ha chiamato il riconteggio per votare contrario, ma invano: la mozione è passata 7 a 6.
Da segnalare una discussione dai toni molto accesi, ecco alcune schegge in ordine sparso:

De Fort: Usata così la pagina FB crea disparità e invidie. 
Pegoraro: E' nostra volontà politica non avere un regolamento.
Della Toffola: Faremo un regolamento a nostra immagine e somiglianza.
Del Fiol: Si ma lo facciamo il 31/12/17 a ridosso delle prossime votazioni.
Bravin: Questo e un Comune o un Ente privato?
De Fort: Lei scambia il suo lavoro di pubblicitario con il suo ruolo di sindaco!
Venier: Sindaco, quando lei è in imbarazzo aggredisce verbalmente le persone.
Della Toffola: Pubblichiamo sempre i giornali ..sempre!

Considerata l'indicazione di "© riproduzione riservata" presente su ogni articolo di giornale quest'ultima dichiarazione suona come un'assunzione di responsabilità. Se condividere gli articoli di giornale sulla pagina FB è espressamente vietato, il Comune di Polcenigo se ne può fregare? Della Toffola d'altra parte sosteneva Berlusconi e la Casa delle Libertà.



In ogni caso la pagina FB del Comune è uno strumento potente di comunicazione tra il cittadino... e che cosa dall'altro lato della tastiera? Un Ente pubblico. Quindi chi la gestisce deve farlo con responsabilità e seguendo indicazioni di comportamento precise, mica secondo la propria attitudine personale. Ora l'attuale sindaco è versato al marketing, con il prossimo avremo la pagina piena di foto di gatti o di video sulle campane gong tibetane? Più banalmente, l'ampio spazio che viene dato alla ristorazione di S.Floriano perché non è diviso equamente tra tutti i ristoratori del territorio? E cosa dire di chi ha un'attività ma non ha una pagina FB o non è attivo sui social?
Oppure se per assurdo talvolta avvenisse, come allerta una ricerca  la confusione evidente tra la dimensione di comunicazione istituzionale e quella di comunicazione politica, utilizzando “la bacheca per promuovere l’immagine e sostenere le campagne politiche dei soggetti eletti, fino ai casi limite in cui gli eletti stessi si sostituiscono ai gestori per parlare in prima persona all’interno dello spazio”? Mi ricorda qualcosa...
Che debba esserci un regolamento è banale e per colmare il vuoto si può copiare a man bassa da chi questo problema se l'è già posto e risolto ossia altri Comuni che hanno adottato un regolamento per gestire i social.
Non sarà facile, perché l'attuale Amministrazione sguazza nel farsi beffe delle regole. La dicono lunga due Consigli Comunali convocati in una settimana, con la documentazione consegnata in blocco 5 giorni prima del Consiglio stesso, dopo tre mesi di silenzio. Oppure l'aver cancellato la multa di oltre 200mila euro ai colpevoli dello scempio dell'ecomostro di Mezzomonte. Notizie di serie B, vuoi mettere i centinaia di like per i "maialini felici" a S.Floriano?

sabato 5 marzo 2016

Il lungo inverno di Polcenigo



L'incontro organizzato per ieri sera al Cinemateatro di Polcenigo dalla Proloco è una metafora di come vanno le cose in questo Comune. Un appuntamento colmo di merito e stimoli interessanti con un esperto metereologo a disposizione per discutere il tema importante e d'attualità dei cambiamenti climatici calati nel nostro contesto territoriale. Essendoci così tanti boschi, campagna e natura apprezzata a suon di "like" avrei immaginato il teatro con molto pubblico. Invece c'erano solo una dozzina di persone (sempre le solite facce) ed a introdurre la serata una vergognosa e ostinatamente ignorante propaganda negazionista da parte del sindaco Della Toffola e dello scudiero Pegoraro che hanno sfacciatamente dichiarato che la natura cambia da sola e che la responsabilità dell'uomo a riguardo è tutta da dimostrare. Non spendo una parola a commento ma il dottor Sergio Nordio dell'Osservatorio meteorologico regionale del FVG ha potuto constatare che Polcenigo è fermo culturalmente al Medioevo e si sarà domandato come mai l'hanno invitato a parlare qua se non interessa a nessuno e chi è stato nominato ad amministrarci pensa che la comunità scientifica internazionale sia composta da allocchi catastrofisti.
D'altra parte mentre le Associazioni boccheggiano, l'abitante di Polcenigo sfoga il suo spirito civico su Facebook, usato per pubblicità, sputtanarsi a vicenda o condividere foto di cartoline del passato mentre il presente và in malora senza che nessuno se ne curi. Adesso hanno pensato di fare un gruppo whatsup in cui segnalarsi a vicenda le persone sospette, una specie di ronde di quartiere ma senza uscire di casa. Ma scusate, se vedo qualcuno entrare da una finestra io chiamo i carabinieri, no? Un placebo per gente isterica che si segnala a vicenda le macchine con una targa strana o le persone che girano di notte con il cappuccio della felpa in testa. Nella vita reale è peggio, dopo che alle ultime elezioni abbiamo avuto a sproposito un centinaio di candidati al Consiglio Comunale, tutte le Commissioni Consiliari sono svanite beatamente nel nulla talmente misera è la voglia di partecipare alle loro riunioni. Nemmeno il Consiglio Comunale si riunisce più e tutto sommato meglio così vista l'inedia dei Consiglieri Comunali, che scaldano il banco e ritengono che il tempo che si annoiano in sala consiliare valga il gettone di presenza con cui sono ricompensati.
Ma di quanto ha appena scritto quasi nessuno è a conoscenza, perché praticamente nessuno alza il culo per andare a vedere o fare davvero qualcosa. Ci fossero almeno dei giornalisti che facessero il proprio lavoro seriamente, forse l'opinione pubblica sarebbe scossa dal torpore. Invece chi scrive sui giornali (non chiamiamoli neanche giornalisti) aspetta lettere e comunicati seduti in redazione, meglio se con foto allegata, e non verificano (figurarsi approfondire!) quanto gli viene trasmesso, riducendo i quotidiani a insipidi megafoni del piccolo politico locale o del megalomane di turno.
Tempo fa credevo fosse possibile cambiare tutto questo, e forse lo è.. spero. Ma per il momento ho smesso di provarci e mi sto concentrando su altro. Nel 2013 volevamo far rifiorire assieme Polcenigo, oggi invece è ancora pieno inverno.

venerdì 3 luglio 2015

Al contadìn non far sapere





Del Consiglio Comunale del 29 giugno ne ha scritto in anticipo il prono giornalista S.Cescut sul Messaggero senza poi degnarsi di venire alla seduta. D'altra parte perché farlo quando il sindaco gli passa i comunicati stampa da pubblicare senza verificare le fonti? Un peccato, perché se fosse venuto a sentire (come ha fatto la Giannelli del Gazzettino) ne avrebbe sentite delle belle.
La seduta si è aperta con le dimissioni del Consigliere Primavera Polcenigo Martina Janes, che riporto testuali:

Come annunciato durante la campagna elettorale 2013 la lista civica Primavera Polcenigo ha scelto di dare la possibilità a tutti i suoi giovani componenti di fare la propria parte all’interno del Consiglio Comunale, affinché l’impegno programmatico potesse concretizzarsi e diventare esperienza formativa per ognuno.Dopo il consigliere De Carli è ora giunto il mio turno, dopo più di due anni, di passare il testimone e con questa dichiarazione annuncio quindi le mie previste dimissioni.Confermo tuttavia il mio impegno civico, la partecipazione alle attività del gruppo e il sostegno ai nostri consiglieri comunali, ai quali auguro un buon lavoro possibilmente seguito da maggiori soddisfazioni di quante io ne abbia finora ricevute.È sconfortante vedere come questa Amministrazione abbia spesso investito di più sull’immagine e sull’apparenza che sulle evidenti problematiche sociali, ambientali e urbanistiche del Comune. Finora inoltre non è stato dato uno spazio reale alla partecipazione attiva dei cittadini e le Commissioni Consiliari, che hanno presidenti nominati tra le file della stessa maggioranza, vengono di rado convocate.Mi sono chiesta spesso se valesse la pena continuare a collezionare “no” e risposte non soddisfacenti o elusive da parte di questa Amministrazione e come si potesse fare per continuare comunque a pensare ad un futuro migliore per questa comunità. La risposta al primo dubbio è sì, sicuramente ne vale la pena e la frustrazione fa diventare ancora più tenaci. Su come fare invece ho trovato confortanti queste parole di Enrico Berlinguer, che ci tengo a condividere in questo Consiglio, sperando che suscitino in voi quello che hanno suscitato in me: “Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia”. [Martina Janes]

Poi il vicesindaco Del Fiol si è prodigato a lungo nella presentazione e analisi del bilancio, sottolineando come non ci siano stati tagli al welfare e si stia finalmente procedendo all'appalto del ponte di S.Floriano zona marcita. Purtroppo le buone notizie finiscono qua perché si passa alla modifica di un regolamento comunale per introdurre la registrazione digitale del Consiglio Comunale. Della Toffola ha pensato infatti di cogliere l'occasione per svuotare il verbale cartaceo della seduta togliendo la parte riguardante il dibattito in aula, insomma niente più dichiarazioni dei consiglieri scritte. Così facendo sarà molto più difficile rinfacciare quanto dichiarato (e già adesso per un virgolettato inesatto ti fanno una testa così) in quanto per farlo sarà necessario recarsi fisicamente in Municipio e chiedere la registrazione in digitale, ascoltarsela e trascrivere la parte che interessava. Una bella complicazione, del tutto evitabile. Le minoranze hanno segnalato prontamente l'inghippo, sottolineando come sia possibile passare al digitale e al tempo stesso mantenere un verbale che abbia un senso... e senza alcun maggior costo per la cassa comunale. Ma la maggioranza non ne ha voluto sapere. In questo modo si sbarazzano in futuro di tutte quelle dichiarazioni scomode come quando Della Toffola si è detto a favore del mostro di Coltura "che i gestori di telefonia vengano, trovino i privati disposi a cedere l'area e che si posizionino autonomamente" o quando Pegoraro si è sbarazzato dei vecchi lavoratori del colle di S.Floriano "andare a trattativa con la condizione di prendersi in carico anche i dipendenti ti limita le potenzialità di trattativa". Un passo indietro nella trasparenza e più libertà per i nostri Amministratori di fare i loro comodi. Si passa poi per un breve intramezzo in cui il Consigliere di maggioranza Riet ha sbottato definendo "monate" il devolvere il gettone di presenza alla causa dei terremotati in Tibet e si è passati alle interrogazioni della Civica Democratica, presentate ancora ad aprile e maggio e finalmente prese in considerazione. In breve si riscontra un'incongruenza tra la prescrizione dell'Amministrazione Del Puppo di utilizzare dei sassi piuttosto che enormi massi per le lavorazioni (molto contestate) sul Gorgazzo ma Della Toffola lo nega, allora la Perut gli legge in aula proprio il testo, smentendolo. Della Toffola si arrampica con grande abilità sugli specchi e sposta il discorso, la Perut anziché inchiodarlo lo grazia. Forse ringalluzzito il sindaco poi fa una sparata che suscita perplessità e qualche risata tra il pubblico. Secondo una non meglio precisata perizia la rovina del ponte di S.Floriano sarebbe dovuta al transito di bovini e cavalli. Per smentirlo bastano le parole di Ugo Perut, l'architetto del ponte, che in Commissione Urbanistica aveva detto che la causa era la mancanza di manutenzione, ossia le foglie marce che avevano rovinato prima le assi, poi la struttura secondaria in legno. Ammetteva Perut che una struttura in legno ha bisogno di manutenzione e non era mai stata fatta. A dire il vero c'era anche stato un cedimento delle fondazioni, ma interrogato in merito il sindaco si era detto e ha ribadito di non essere interessato a recuperare le responsabilità del degrado. Per finire in bellezza, dopo l'incontro con i cittadini sull'antenna (mostro) di Cultura i giornali avevano intitolato ottimisticamente che la Giunta avrebbe provveduto a un piano delle antenne per evitare il ripetersi di situazioni simili. Ebbene l'assessore Pegoraro ha paventato che TIM potrebbe installarsi altrove e quindi regalarci una nuova bellissima antenna, ma che "speriamo" vada su quella esistente del magazzino Celant, raddoppiando così il guadagno del privato. Sull'intenzione di dotarci di un piano per le antenne neanche una parola, quindi ce lo sogniamo.

sabato 13 giugno 2015

Ormai è tardi

Giovedì [play] su richiesta di un gruppo di cittadini, facenti riferimento al gruppo "Insieme contro il mostro di Coltura" si è tenuta una riunione pubblica presso il teatro comunale. L'amministrazione ha invitato una dottoressa dell'Arpa, per presentare i dati tecnici.
Si è partiti con la ricostruzione dei fatti, presentata dal vicesindaco del Fiol. L'iter del piano delle antenne è stato avviato il 18 gennaio 2007 e definitivamente bocciato il 25 settembre 2012. Senza il piano delle antenne le compagnie telefoniche sono libere di contattare qualunque privato e chiedergli, dietro compenso, l'installazione di una torre di telefonia. Il costo della mancata approvazione del piano è stata 25mila euro, pagati dalla Comunità Montana, come ha precisato l'ex assessore Venier presente tra il pubblico a cui il sindaco a lungo ha evitato di dare la parola. Un'altra precisazione l'avevo già fatta intervenendo io, visto che sembrava che se Polcenigo non aveva un piano delle antenne fosse stata una casualità a cui questa amministrazione doveva adeguarsi. E invece il gruppo VivaPolcenigoViva ha contribuito (facendo mancare i sui 3 voti) alla bocciatura del piano. Pertanto partiamo pure dalla considerazione che il sindaco Della Toffola è a favore, come ha ribadito anche in serata, della "deregulation" sul tema delle antenne. Giusto per capire, perché poi uno si domanda come mai le cose vanno in una certa maniera e che le richieste vengano accolte solo di facciata.


Ma proseguiamo; il vicesindaco Del Fiol ha presentato la corrispondenza che l'Amministrazione ha intrattenuto con il gestore telefonico, che inizialmente era intenzionato a posizionarsi sulla proprietà pubblica in corrispondenza del serbatoio dell'acquedotto. L'Amministrazione aveva chiesto che fossero usati "materiali e colori" per minimizzare l'impatto, senza dare ulteriori dettagli né curarsi del fatto che fin dal progetto preliminare era evidente che Vodafone se ne stava fregando di quella vaga prescrizione. Il Comune avrebbe incassato circa 9mila euro all'anno di affitto e tutti sarebbero stati meno preoccupati, essendo il sito posto parecchio più in alto rispetto all'abitato della frazione. Sennonché l'imprevisto: il basamento dell'antenna andrebbe a interferire con la conduttore dell'acqua. A parte che trovo strano che non ci fossero alternative dal punto di vista ingegneristico, forse non le hanno cercate, ma come Venier ha avuto modo di osservare, l'amministrazione avrebbe potuto contattare ed espropriare parte del lotto accanto, ma non c'ha nemmeno pensato. Questa semplice idea non è arrivata da nessuno, perché com'è stato osservato dal pubblico piuttosto incazzato, l'assemblea con la cittadinanza è stata fatta a posteriori a frittata ormai fatta, e su richiesta, anziché prima. Inoltre l'Amministrazione avrebbe potuto pretendere e sorvegliare sul fatto che l'antenna impattasse il minimo possibile con il paesaggio, magari prevedendo un camouflage per nascondere le parabole. E invece no.


Quello che è successo è molto semplice, dov'era posta un'antenna carrello provvisoria, ossia presso il magazzino edile Celant (a cui vanno i soldi dell'affitto di Vodafone e magari in futuro anche di TIM), è stata eretta la nuova torre di Coltura. La compagnia telefonica ha ovviamene optato per la scelta per lei più semplice ed economicamente vantaggiosa. La dottoressa dell'Arpa ha spiegato che i valori calcolati sull'abitato sono inferiori al limite di normativa di 6 volt/m (nell'immagine sotto siamo a quota 17m), mentre il sindaco si è avventurato dichiarando che non ci sono elementi a sostegno che la vicinanza con l'antenna riduca il valore degli immobili in risposta a chi chiedeva una riduzione dell'IMU. I cittadini sono esplosi più volte per sfogare la loro insoddisfazione, vuoi per lo scempio di un paesaggio che era molto bello, vuoi per l'inutilità di un antenna esagerata che va a coprire un segnale che c'era già, vuoi per i soldi che il Comune si è lasciato sfuggire ma sopratutto per la preoccupazione per l'esposizione a lungo termine ad un ulteriore segnale radio che si potevano evitare.
Sollecitato più volte da Venier, ecco perché non gli veniva data la parola, il sindaco ha dichiarato che "l'amministrazione sta valutando la redazione del programma delle antenne" che ad essere sinceri mi sembra un po' vago come impegno. Sull'antenna di Coltura nessuna promessa d'intervento, diamo quindi il benvenuto a  questo nuovo sgradito arrivo ringraziando le amministrazioni precedenti e l'attuale per la loro incapacità.