sabato 24 agosto 2013

Epic fail

Si attende con ansia la nomina da parte del sindaco dei Consiglieri Delegati per sapere chi ricoprirà la prestigiosa carica di Consigliere alle fontane.
Questo perché solo una mente artistica, lungimirante e geniale potrebbe pensare di utilizzare una tradizionale fontana da parete in modo così innovativo, piazzandola apparentemente senza logica alcuna nel centro del Cortivòn.
Nel libretto dei “Thest” si diceva appunto di “prolungare nel tempo tradizioni e consuetudini della nostra comunità” e creare  “un forte richiamo al territorio” ecco quindi un intervento urbanistico significativo in tale senso, che prende secoli di tradizione e li butta là in modo ignorante ma generoso (con i nostri soldi) proprio come da tradizione ”te trà la polenta al ciàn”.
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Che poi ad esser puntigliosi si poteva anche considerare il fatto che a Polcenigo ci sono mille altri posti per mettere una fontana, anche nel Cortivòn stesso se si desiderava riqualificarlo ulteriormente c’è un angolo piuttosto schifoso proprio lì accanto e dotato, guarda caso, di parete e rubinetto ad hoc. Oppure si poteva sistemare una delle tante fontane di Coltura, insomma alternative ce n’erano.
La fontana, per inciso, è stata donata dal norcino e scultore Ciano Barat all’associazione l’impresa nel turismo è donna, che l’ha consegnata all’amministrazione tempo fa per l’opportuna installazione.

mercoledì 7 agosto 2013

Nuovi mostri


Risolta brillantemente la pressante e drammatica carenza di alloggi che caratterizza la frazione di Mezzomonte: 6 nuovi appartamenti privati sorgeranno dove un tempo c'era l'edificio pubblico delle scuole elementari. Dopo ben 12 anni d'attesa sembra siamo arrivati ad una qualche conclusione. Nessun albergo per il volano turistico bensì un semplice edificio composto da sei appartamenti, che verrà presentato in forma di progetto a settembre.
La soluzione del contenzioso tra i proprietari e l'Amministrazione Comunale è stata accolta con sostanziale indifferenza da parte degli abitanti della frazione (27 in tutto), preoccupati principalmente dello stato di degrado in cui versa il cimitero. Così mentre si discute se togliergli pure il servizio pubblico di consegna del pane si costruiscono appartamenti sull'unico lato libero, quello più panoramico, della piazza. Al Comune, abilissimo mediatore, a risarcimento dei 254 mila euro di multa che non vedrà mai si prenderà un appartamento dei sei previsti. 
Ora non tutto è perduto, perché con un progetto di buona qualità architettonica, si potrebbe salvare capra e cavoli. Un esempio è il vicino Piancavallo, ma senza arrivare a spendere ed osare tanto si potrebbe riuscire ad ampliare e rendere fruibile la piazza e il sottostante belvedere, prevedere adeguati spazi pubblici aperti e chiusi e ai piani primo e secondo sviluppare i famigerati appartamentini. Lo si potrebbe fare con accortezza e con stile, creando qualcosa che diventasse il simbolo ed un vanto per la frazione, un'attrazione oltre che uno spazio funzionale.
Succederà davvero tutto questo? Molto improbabile. Perché i proprietari eredi del conte non hanno alcun motivo per provarci (anzi, molto probabilmente andranno al risparmio) e l'Amministrazione difficilmente avrà la forza e la compattezza, se non la volontà, d'imporsi. All'ecomostro succederà un nuovo mostro, figlio di una politica fatta di belle speranze, ma poco lungimirante e per nulla ambiziosa.

martedì 6 agosto 2013

Fiuto per gli affari


In questo torrido agosto fremono i preparativi per la Sagra dei Sèst, tra assessori alla Cultura che vanno in vacanza nel momento cruciale e si dimenticano d'inserire gli eventi nel programma, la povera bibliotecaria utilizzata come tuttofare e tappabuchi dalla Giunta intera, l'assessore all'associazionismo Pegoraro che litiga puntualmente con le associazioni che lavorano per la buona riuscita sagra. Ma di tutto questo ne parleremo più avanti.

Oggi vi segnalo questa delibera di Giunta, che ritengo esemplificativa di come l'amministrazione si stia facendo scudo delle ristrettezze economiche in cui è costretta ad operare per nascondere la propria mancanza di competenze. Il sindaco ha premuto fortemente perché si uscisse quanto prima dall'Unione montana, ottenendo questo risultato già al terzo Consiglio Comunale, nonostante alcuni consiglieri di minoranza tra cui in particolare il consigliere Loredana Perut (Civica Democratica) invitassero alla prudenza, a considerare con meno fretta la questione e si domandassero le ragioni di tanta urgenza. Ora si viene a sapere che l'Unione dalla quale siamo usciti (e in cui eravamo entrati in modo a dir poco rocambolesco) si gestisce in modo autonomo la riscossione tributi mentre Polcenigo si ritrova senza i funzionari necessari ed è costretta ad affidare l'incarico ad una ditta esterna.
Ora viene il bello, perché attenzione: il preventivo che la ditta Leader Consulting presenta al Comune è di 19.084€, ossia appena 916 euro sotto il limite dei 20mila euro per il quale l'Amministrazione è tenuta a procedere all'affidamento dell'incarico interpellando almeno 5 ditte. Ora, anche un somaro arriverebbe ad intuire che aprendo l'affidamento tramite una gara Polcenigo otterrebbe uno sconto maggiore dei 900 euro a cui la Leader Consulting ha "generosamente" rinunciato per permettere invece all'A.C di procedere all'affidamento diretto.
Ma non va così, con buona pace dei contribuenti, questo inverno a Polcenigo si andrà a pagare IMU e TARES sempre più salate anche per coprire gli sprechi di denaro pubblico del sindaco Della Toffola e della sua Giunta, che intanto continuano a lamentare che il patto di stabilità e la crisi non gli permette maggior possibilità di manovra. Il patto di stabilità lo paga Pantalone, al solito. Ma non disperate, per quel poco di margine d'azione che abbiamo qualora la Giunta non rettificasse quest'atto d'indirizzo Primavera Polcenigo presenterà una mozione a tal proposito, nel Consiglio Comunale di Settembre. Ed ecco fresca fresca la delibera con cui la Giunta determina l'incarico, poi potrà lamentarsi del patto di stabilità che non le fa spender abbastanza i nostri soldi.