Si è appena concluso il Consiglio Comunale. Queste le mie personali pagelle, se non siete d'accordo con me..bè, il mondo è bello perché è vario.
Della Toffola, voto 7e mezzo
esteta sul tema delle antenne wifi è sempre molto corretto e paziente quando viene interrotto prima da Venier e dopo da Quaia entrambi in ritardo sulla chiusura dei dibattiti precedenti. Sulla richiesta di De Val di ulteriori delucidazioni sul significato della sua mozione riguardante l'istituzione di un concilio di capigruppo per redarre l'ordine del giorno manca l'obiettivo prodigandosi in una lunga lista della spesa e martoriando i presenti per infine arrivare al nocciolo quando ormai i più avevano perso la pazienza. Sempre elegante nei propri interventi ed estremamente corretto, guadagna molti punti simpatia quando confessa che si era preoccupato che il consiglio avesse potuto essere fissato di mercoledì, quando l'Inter si giocherà il ritorno con il Barcellona.
Imperio, voto 7
inizia un po' in sordina bisticciando con il sindaco, poi recupera non serbando rancore e interviene in maniera sensata, per lui questa sera ordinaria amministrazione.
Quaia, voto 6-
sembra determinato profondamente a voler rompere le scatole alla maggioranza a tutti i costi ed è esattamente quello che fa. Applica la più rigida grammatica amministrativa stando sostanzialmente dalla parte del giusto ma si presenta in una forma che appare eccessiva e rischia di allontanarlo dal resto del Consiglio. Dopo aver attaccato De Val, che lo aveva ascoltato in silenzio, lo interrompe durante la replica, passando dalla parte del torto e Venier ironicamente lo paragona a La Russa.
Venier, voto 8
preciso e misurato negli interventi, continua a giocare la sua partita contro De Val riguardo ai costi dell'acqua, senza fretta ma implacabile. E' l'unico in sala ad intervenire in maniera approfondita su quasi ogni argomento, avendone cognizione, e dimostra gran classe dichiarando di spezzare mezza lancia a favore del vicesidaco in merito al suo sbotto in occasione di una riunione per il wifi, pur con l'altra mezza lancia infilzandolo di gusto. Per trovare un difetto alla sua serata bisogna dire che quando legge da un foglio, ci mette la stessa passione che se leggesse il conto della parrucchiera, ma si rifà quando va a ruota libera.
De Val, voto 7
temporeggia sul tema dell'acqua, per il resto si dimostra disponibile e molto onesto ammettendo le difficoltà a cui è andato incontro nell'organizzare l'ambaradan dell'ASDASD e la conseguente delusione quando non ha trovato riscontro positivo da parte dei polcenighesi. Anche se si innervosisce quando gli parlano in politichese prolisso o con toni accesi evita per quanto può la polemica evitando di ribattere colpo su colpo.
Santin, voto 6
un po' noioso in quanto si autolimita a solenne garante di statuto e regolamenti vari, curandosi più della forma dell'assemblea che di parteciparvi. Seppure con questo pesante vincolo non viene meno alla sua carica di protettore dell'identità culturale, assicurando Della Toffola che alla sua proposta verrà dato seguito in quanto lui è "uomo d'onore".
il sindaco, voto 6
parte in quarta come se il Consiglio fosse destinato ad essere chiuso in una mezz'oretta, spazientendosi sugli interventi di tutti e chiudendoli in modo brusco e senza troppe remore. Durante il lungo intervento in materia di bilancio si annoia mortalmente e seppure in silenzio esprime con il linguaggio del corpo insofferenza in sua ogni posizione possibile. Poi magicamente si rilassa, come se il peggio fosse passato e discute serenamente con Venier riguardo al tema del gas, seppur non condividendone l'opinione.