Mi è capitato sotto occhio il depliant che la municipalita' di Auckland ha fatto consegnare in tutte le case per una campagna di sensibilizzazione verso la raccolta differenziata. Oltre alla grafica pulita e semplicita' necessarie per essere comprensibile a tutti, dagli anziani ai ragazzini, quello che mi ha colpito è un altro aspetto. La lingua. Accanto al testo in inglese è presente la traduzione in cinese. Perche' mai in cinese e non in maori, visto che è per tradizione (e turismo) la loro seconda lingua?
Riflettendoci non mi sarei dovuto sorprendere, il 18% dei 1.4 milioni di residenti è di origine asiatica (contro un 11% maori) e il City Council ha quindi deciso che la necessita' di essere comprensibile in una materia dove il primo passo è educare il cittadino è prioritaria su altri aspetti. Insomma, pur di far gettare la spazzatura nel contenitore giusto hanno deciso di accantonare l'orgoglio maori e parlare ai cinesi in cinese. Pragmatici.
Un altra piccola cosa che mi ha colpito, è la semplicita' con la quale hanno risolto il problema della pubblicita' indesiderata, spazzatura assicurata. C'è un ordinanza comunale che proibisce di consegnare pubblicita' nelle cassette postali che hanno affisso la scritta "no circulars". Semplicita' disarmante.
Cosa centra Polcenigo in tutto questo? Purtroppo ben poco. Non mi risulta siano fatti sforzi per integrare i piccoli gruppi extracomunitari presenti sul territorio (extracomunitari significa anche gli amici americani, non solo gli extranegri, per dirla alla Guzzanti) e nessuno si preoccupa della spazzatura cartacea che settimanalmente attraversa la nostra cassetta della posta per concludere il viaggio nel caminetto (per chi ce l'ha).
Ciao Marco, paese che vai... usi che trovi.... lì il senso civico è molto importante, a difesa della nostra "monnezza" devo comunque dire che in inglese viene tradotto il depliant, chiaro che in arabo, rumeno, ucraino, macedone e spagnolo non rientra in quello che è la salvaguardia dell'identità culturale della "monnezza" friulana. Solo noi possiamo fare la differenziata gli altri devo intuire e adeguarsi.
RispondiEliminaP.S. Ti aspetto per Polcenigo jazz 2010?
Anche gli umani si differenziamo gli uni dagli altri...c'è chi è più civile in alcune cose e chi magari in altre...chissà un giorno daremo noi l'esempio..
RispondiEliminaSicuramente adesso penso ci sia un problema da risolvere velocemente, traducendolo nella migliore lingua possibile: ossia l'ABBANDONO della semplice spazzatura, che avviene sempre più spesso nei campi e lungo i fossi.
A questo aggiungo un serio controllo del territorio al fine di contrastare la continua accensione di falò, che non sempre bruciano sterpaglie.
E non voglio fare nessuna distinzione di razza od appartenenza perché riguarda tutti, italiani in primis. Ciao
Il caso dimostra come «istruzione» ed «educazione» siano due cose distinte. Istruire va bene, ma occorre anche educare e il miglior esempio viene dall'alto.
RispondiEliminaUn comune che ordina un certo comportamento e che poi fa rispettare l'ordine, come immagino che avvenga a Auckland, dà il buon esempio sulla stessa istruzione che impartisce.
Questa, per me, è giustizia, è imparzialità.
e...quindi....?
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