lunedì 14 dicembre 2009

Ultimo treno per Polcenigo


Oggi vorrei porre alla vostra attenta attenzione un problema locale che mi è sciaguratamente capitato a inizio mese. Ognuno di noi la mattina fa un azione che a molti sembrerà semplice routine, ma che se si pone l’attenzione può rivelarsi conveniente per tutti. Infatti ognuno di noi dopo le abituali azioni di rito mattutine si reca a lavoro o a scuola. Io ho deciso, un po’ per risparmiare e un po’ per comodità di orari, di recarmi a lavoro in treno. Infatti molti di noi non lo sanno ma i Comuni di Polcenigo e Budoia sono dotati di una stazione ferroviaria sulla linea Sacile-Gemona. La stazione, situata nella frazione di Santa Lucia nel territorio comunale di Budoia, porta i segni di un tempo ormai passato quando il treno rappresentava una vera e propria risorsa per i nostri paesi. Ora, nel 2009, la stazione è ancora utilizzata da alcuni, permettetemi il termine, temerari pendolari tra cui molti giovani studenti. Anche se il numero di treni si è notevolmente ridotto negli anni, la tratta è servita da un nuovo treno (Minuetto) che ha sostituito la precedente caratteristica ma datata littorina. Dopo questa breve introduzione vi racconto il fattaccio. Martedì primo dicembre mi sono recato a lavoro come sempre in treno, e fin qui tutto normale. Nel pomeriggio si è abbattuto sulla nostra provincia un violento temporale che ha fatto saltare la linea ad alta tensione che serve anche le ferrovie. Conseguenza: la sera, quando mi sono recato in stazione a Sacile per prendere il treno per il ritorno mi sono trovato lì annuncio che anche il mio treno era in ritardo come quelli provenienti da Udine e da Venezia. Solo che il mio treno aveva un ritardo che aumentava di minuto in minuto fino a raggiungere l’ora di ritardo. A quel punto mi sono arrangiato e ho chiesto un passaggio in macchina per tornare a casa. Il giorno dopo mi hanno spiegato che c’era un guasto alla linea. Sfortunatamente (per me) il giorno dopo, 2 dicembre, la storia si è ripetuta: andata tutto tranquillo, la sera arrivo in stazione a Sacile e mi trovo già un ritardo di 60 minuti. La calma è la virtù dei forti ma la pazienza ha sempre un limite. Chiedo informazioni allo sportello e non mi sanno dire nulla. Chiedo di fare un reclamo e loro gentilmente mi hanno offerto un modulo da compilare e riconsegnare. Chiedo inoltre informazioni sul perché non è stata programmata una corriera sostitutiva: nessuna spiegazione. Dal giorno successivo mi reco a lavoro in macchina con un costo per me maggiore, senza tener conto dei rischi di incidenti. Si parla tanto di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici per abbattere l’inquinamento (infatti lo Stato viene incontro da due anni con il rimborso di parte dell’abbonamento a mezzi pubblici) e poi chi ha il monopolio sul settore non offre il servizio dovuto. Puntano sulla TAV ma non hanno capito che se seguissero gli orari ed evitassero disagi alla clientela, i viaggiatori sarebbero tutti contenti e non dovremmo ritrovarci costretti a sporgere gli inutili reclami. Chi ha il monopolio di un servizio pubblico dovrebbe avere la responsabilità di tale incarico...ma forse il Paese dei sogni dove i treni sono in orario è un utopia...in Italia.
Luca Varnier

9 commenti:

  1. Bravo, Luca, per questa segnalazione.
    Il Minuetto è un treno carino e comodo: ci puoi usare il computer e caricare il telefono cellulare.
    Purtroppo, ha la malsana abitudine di fare brutti scherzi.
    Lo scherzo più tipico è quello di lasciarti a piedi alla sera, con l'ultima corsa, che (quando c'è, da quanto tu racconti) non aspetta mai le coincidenze in ritardo: il problema è che se perdi l'ultimo treno, a quell'ora non ci sono taxi né corriere: bisognerebbe prendere un altro treno, andare a Pordenone e farsi accompagnare in taxi (spendendo ulteriori 25-30 euro).
    Io avrei trovato una soluzione, che provo a proporti: sali sul treno con la bicicletta (per le biciclette si paga un biglietto di 3,5 euro che una volta obliterato dura 24 ore). A dire il vero, il viaggio treno+bicicletta è comodo e ha senso se devi andare almeno fino a Casarsa (con il treno delle 8:38, che non devi cambiare a Sacile), altrimenti, per andare a Pordenone o a Sacile è meglio, da Polcenigo, andarci direttamente con la bicicletta (passando per Nave se si va a Sacile, facendo invece la vecchia via Maestra se si va verso Porcia-Pordenone). Non siamo abituati a usare la bicicletta per muoverci, ma ti posso assicurare che è solo una cattiva predisposizione mentale e che in realtà è fattibile tranquillamente, più di quanto si pensi.
    Sul Minuetto si sale al centro, con la bicicletta; sui treni della linea Venezia-Udine, si deve salire sempre dall'ultima porta, lato Venezia.
    In bicicletta, basta partire e arrivare, con calma: non si devono fare gare, non si devono mettere alla prova virtù, non si deve rischiare l'infarto per forza. Non bisogna, però, scordarsi il "carburante" (acqua o, meglio, succo di frutta, perché se non si beve non si pedala) e una tuta per la pioggia. Certo, sarebbe meglio se ci fossero più piste ciclabili e magari anche dotate di aree di servizio, dove potersi riparare soprattutto in caso di grandine.
    Il Minuetto è un trenino di proprietà della Regione FVG, pertanto eventuali reclami vanno inoltrati alla Direzione Centrale (regionale) dei trasporti. Bisogna aspettarsi risposte "sceme" come quella che forniscono quando perdi la coincidenza con l'ultimo treno, che parte da Sacile e arriva a Pinzano: «Ci siamo prefissi l'obbligo della puntualità, per evitare di accumulare ritardi e mettere così in difficoltà altri passeggeri...».
    Mi sono accorta che anche le corriere, adesso, fanno il trasporto delle biciclette, ma non ho capito con quali modalità e a quale costo.
    Io uso la bicicletta da maggio 2008 e sono molto, molto, molto contenta. Quando non uso la bici uso il treno o le corriere. A casa abbiamo una sola auto, come si usava una volta...
    Se più persone si servissero dei mezzi pubblici, sarebbe più facile essere ascoltati, soprattutto quando si presenta un reclamo. Ultimamente ho anche scoperto che se ti capita un incidente mentre ti rechi al lavoro, vige la seguente scala di priorità, per essere risarciti: al lavoro si va a piedi oppure, se il tragitto è troppo lungo, con i mezzi pubblici. Si usano i mezzi privati se non ci sono mezzi pubblici disponibili nell'orario di lavoro e se si usano i mezzi privati bisogna dimostrare che effettivamente si va al lavoro.
    Noi italiani siamo sempre quelli che non sanno far valere i diritti...
    Ciao!
    Sara Sanviti

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  2. ... così si rimane "Eroi tutti i giorni", cara Sara, e si diventa dei bravi politici 'verdi'...

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  3. Vedo con mio piacere che non sono l'unico informato sulla tratta ferroviaria Sacile-Gemona. Io abito a San Giovanni di Polcenigo e dalla primavera fino ai primi giorni dell'autunno vado fino in stazione a Santa Lucia di Budoia in bicicletta...è una goduria respirare la nostra buona aria fresca mattutina prima di affrontare la giornata. La salita fa salute. E poi dieci minuti di pedalata la mattina svegliano chiunque e affronti gli stressanti ritmi della giornata con più tranquillità. Non carico la bicicletta sul treno perchè lavoro in centro a Sacile e a piedi è un 1 km circa (che faccio molto volentieri). Potrei tenere la bicicletta in Stazione a Sacile così da evitarmi il prezzo del biglietto ma anche la scocciatura di farmi a piedi Sacile-San Giovanni di Polcenigo! Però io credo che queste siano solo inutili rimedi perchè il problema di base è che il leggendario Minuetto (che se ci salite vi accorgerete dalla miriade di rumori strani e particolari perchè si chiama così), e con lui il servizio offerto da Trenitalia, non offre all'utenza il servizio che secondo me è OBBLIGATORIO in quanto PUBBLICO.
    Sento parlare di fare in modo che le merci vengano trasportate via ferro invece che via gomma: Benissimo! I dati ci dicono che siamo il primo paese d'Europa (spero non del mondo) con il maggio numero di trasporti su gomma! L'Italia, geofisicamente parlando, è tagliata fuori rispetto alle vaste pianure francesi e tedesche (pianure e grandi fiumi. Vedere l'esempio della navigazione del fiume Reno), e la ferrovia sarebbe la chiave per risolvere molti problemi. Bisogna che ci svegliamo noi italiani! Siamo sull'orlo della catastrofe economica oltre che ambientale. Il futuro io lo vedo nero ma per lo meno nel mio piccolo cerco di cambiare questo Paese e spero che ogni piccola azione possa essere d'esempio anche solo per una persona. Ho anche io molto da imparare ma anche gli altri hanno molto da imparare, perchè no, anche da me.

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  4. Ho sentito dire che qualcuno aveva provato ad utilizzare il trasporto ferroviario italiano, ma che poi ha desistito per i lunghi tempi di consegna previsti.
    La gente dovrebbe davvero insorgere.
    Proporrei di sottoscrivere una petizione e, insieme, una proposta di legge di iniziativa popolare (regionale - articolo 12 dello Statuto) per la gestione efficace ed efficiente del servizio. Iniziare quindi a manifestare, qualora le proposte tardino ad essere accolte.
    Sara Sanviti

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  5. Ciuf, Ciuf!!!
    Il 'trenino' della petizione 'pro domo mea' è arrivato!
    Forza, non tardate a salire, perché la capo-stazione Sara vuol arrivare in tempo alle prossime elezioni (o stazioni?)...
    Ciuf, Ciuf!!!!!!!!

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  6. x Sara: Sono favorevole alla legge di iniziativa popolare: sarebbe magari il caso di creare un tavolo di lavoro concreto. Il risultato però non sarà di quelli che ci aspettiamo vista l'ottusità della gente. Comunque abbiamo il dovere di provarci.
    x Anonimo: Non ci sto capendo nulla. Mi spiego, lasci i commenti per Sara Sanviti e subito dopo ribatti contro le sue proposte...Scusa la mia corta visione della psiche umana ma...attendo tua cortese (come sempre) risposta.
    Saluti e baci.

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  7. Non ribatto contro nessuna seria proposta, semplicemente non mi piacciono i 'comizi' politici su blog propositivi e civici come questo.
    Mi sbaglierò (sicuramente!), ma dubito sempre di coloro che, essendo già stati 'trombati' in precedenti tornate elettorali, si ripropongono solo per la smania di protagomnismo e di potere...
    Ciao :-)

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  8. Presente! Ahimè sono stato anche io un "trombato elettorale"...penso però che l'impegno e la partecipazione attiva debba venire dal popolo perchè ricordo che chi è stato eletto è nostro sottoposto e non sopra di noi! Noi siamo il potere, chi governa ha solo una delega popolare! Ma questo è un'altro discorso in cui non voglio che ci si imbatta in questo blog (almeno non in questo post)...Per quanto mi riguarda IO non voglio fare campagne elettorali o cose del genere ma voglio essere il più propositivo. Questo blog è stato creato per dare voce ai giovani polcenighesi è va sfruttato. Quindi non vedo nulla di male nell'essere propositivi. Le critiche sono costruttive se hanno alternative che le sostengono! Nessuno è perfetto ma insieme si può essere migliori.

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  9. Caro Luca, non sono intervenuta subito, perché in questo periodo sto cercando di riposare, soprattutto mentalmente e di stare quindi lontana un po' da tutto e di godermi delle tranquille feste casalinghe (micio lunatico permettendo). Sono contenta che tu sia tra quelli che riescono a comprendere che la politica è quella cosa che condiziona e che regola la vita di ognuno di noi e che oggi, a distanza di oltre 50 anni dall'entrata in vigore della Costituzione, il popolo ha almeno la possibilità di capire (poi, se non vuole farlo, è un altro discorso) che il potere è suo. Ti informo che a Budoia esiste un Comitato che si chiama "cittadini consapevoli" e che ha, tra i suoi scopi, quello di allargarsi a un territorio più vasto, almeno per quanto concerne tematiche di più ampia portata rispetto alla realtà budoiese.
    Colgo infine l'occasione per augurarti un buon 2010.
    Sara Sanviti
    (un Anonimo che ha il coraggio di firmarsi)

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